Milan si coccola i compagni, Pogačar sbarazzino: "Corro sempre così"
Le dichiarazioni dopo l'undicesima tappa del Giro. Il friulano entusiasta della seconda vittoria, la maglia Rosa ostenta sicurezza, Groves non demorde, Jakobsen recrimina
Ecco le dichiarazioni di alcuni dei principali protagonisti dell'undicesima tappa del Giro d'Italia 2024, la Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare, vinta da Jonathan Milan, che ha battuto in volata Kaden Groves. Nel finale c'è stata una caduta in cui sono stati coinvolti Fabio Jakobsen e Madis Mihkels. Tadej Pogačar ha conservato la Maglia Rosa senza problemi, ma nel finale ha cercato ancora di aiutare i compagni
Jonathan Milan: "Ringrazio i compagni dal profondo del cuore, è speciale vincere con la ciclamino"
"La vittoria non deriva solo dai 20 secondi dello sprint, ma da tutto il lavoro fatto dal team nei chilometri precedenti. II miei compagni hanno creduto in me, mi hanno sostenuto tutto il giorno e mi hanno lasciato in una posizione ottima. Il modo in cui mi sono stato aiutato mi rende felice e voglio ringraziare i miei compagni dal profondo del cuore. Uno sprint al termine di un lungo rettilineo è sempre più insidioso perché bisogna trovare il timing perfetto per partire: ho seguito a Tim Merlier ed è andata bene. E’ speciale vincere con la Maglia Ciclamino. L’anno scorso dopo che avevo vinto non sono più riuscito a ripetermi, è importante imparare dagli errori del passato. È stata una finale difficile, con solo poche curve e quel rettilineo finale. Questo sprint è stato più difficile da gestire rispetto a quelli in cui trovi più curve”.
Tadej Pogačar: “Una caduta può succedere due volte, corro sempre così”
"Corro sempre così. Mi piace stare nel cuore della corsa e guardarmi sempre intorno con attenzione. In realtà non sto sulle ruote degli altri e non tocco nessuno, perché non si sa mai... Una caduta può succedere in ovunque: davanti, dietro, è sempre complicato. La mia filosofia è che posso stare al sicuro nella zona in cui mi trovo e cerco di non commettere errori. Sapevo che con il vento contrario sarebbe stato difficile aiutare Seba (Molano n.d.r.) e Rui Oliveira, ma ho fatto del mio meglio. Poi non ho più avuto le gambe per aiutarli, da lì in poi è toccato ai velocisti. Non ho ancora visto Felix (Großschartner n.d.r.) ma ho già sentito che sta bene"
Fabio Jakobsen: "Quando ti prendono la ruota posteriore non posso far finta di niente"
"Stavo bene e ho passato una bella giornata, ma quando ti passano sulla ruota posteriore non posso far finta di niente. Ero bloccato tra Madis Mikhels e le recinzioni. Sono molto deluso, avrei almeno partecipare disputare la prima volata in questo Giro. Questo non è normale, ma può succedere. Adesso farò cinque chilometri in bicicletta fino all'autobus e poi spero che non faccia così male."
Kaden Groves: "Crediamo nella vittoria di tappa, arriverà"
“Negli ultimi 500 metri c'era molto vento. Ero felice di essere riuscito a lanciare lo sprint. La velocità era molto alta ed la volata era molto frenetica. Penso che sia stato Jasper Stuyven o qualcun altro della Lidl-Trek a farmi spostarmi dalla ruota di Jonathan Milan, di conseguenza, negli ultimi 500 metri sono stato molto al vento e questo mi ha davvero infastidito. Loro (la Lidl-Trek n.d.r) sono stati molto bravi. Ovviamente è deludente non vincere, ma la prestazione è buona e sento di essere in buona forma. Teniamo la testa alta e continueremo a concentrarci sulla vittoria di tappa. Crediamo che arriverà”.