La gioia di Eleonora Camilla Gasperrini: è nata il 25 marzo 2022, è la sua prima vittoria World Tour. (C) DPG Media BV
Donne Élite

Gasparrini! La nuova perla italiana rompe il dominio SD Worx

Nella terza frazione del Tour de Suisse Eleonora si impone bruciando Sierra e Neumanova. Žigart ripresa a meno di 100 metri. Reusser sempre al comando della generale

19.06.2023 17:26

Arriva ancora una volta dalla pista la nuova fiamma del ciclismo italiano al femminile. Si chiama Eleonora Gasparrini, classe 2002, da Torino: è lei a terminare la storica striscia di 21 successi consecutivi della SD Worx, che aveva vinto con Vas e Reusser le prime due tappe della manifestazione elvetica. Una zampata a gruppo ristretto che scrive il suo nome nel nutrito novero di atlete tricolori capaci di vincere a livello World Tour.

Dopo che la cronoscalata di ieri ha segnato i primi solchi in classifica riparte da San Gallo la terza tappa del Tour de Suisse Women 2023: 120.8km e due Gpm, uno di prima categoria e uno di seconda posto a 11 km dall'arrivo di Ebnat-Kappel. Non prendono il via Ricarda Bauernfeind (Canyon//SRAM Racing) e la campionessa olimpica Anna Kiesenhofer (Israel Premier Tech Roland), che dopo la buona prova di ieri si risparmia per la crono dei campionati nazionali austriaci di sabato (in palio 50 punti UCI, importanti sia per lei che per il team). Si vedono diversi tentativi sin dai primi chilometri, ma nessuna vera fuga prende il largo. Solo Becky Storrie (DSM) ai -60 riesce guadagnare una quarantina di secondi, ma il tentativo dura pochi chilometri. I ritmi decisamente indiavolati portano il gruppo ad assottigliarsi a una cinquantina di unità già ai -50, quando si affronta il Sitzberg, in cima al quale Elise Chabbey (Canyon//SRAM Racing) sprinta per consolidare il suo primato nella classifica delle scalatrici: anche domani ripartirà in maglia rossa.

Sulla discesa cade la quarta in classifica Brodie Chapman (Trek–Segafredo), che rientra senza riportare conseguenze, ma appena la strada torna a salire Pauliena Rooijakkers (Canyon) dà il la al primo vero attacco, seguita da Paula Patiño (Movistar), Eva Van Agt (Jumbo Visma) e dalla vincitrice della prima frazione Blanka Vas (SD Worx). La mossa di Vas permette alla SD di rialzarsi e non dover compiere scomode scelte: il tentativo prende dunque vantaggio e dal gruppo provano a rientrare Urška Žigart (Jayco AlUla) e Julie Van de Velde (Fenix-Deceuninck), che riescono nel loro intento, e Rachel Neylan (Cofidis) che invece rimbalza. Proprio la Cofidis prima e la UAE di Marta Bastianelli ed Eleonora Gasparrini poi cercano di collaborare per rientrare sulle fuggitive, riportando il distacco da 1'20'' a quasi 30''. Quando si rialzano ai -15 parte Clara Koppenburg, leader della Cofidis, che dopo un paio di chilometri riceve man forte da Katarzyna Niewiadoma (Canyon) e Olivia Baril (UAE ADQ).

L'inseguimento non si concretizza perchè davanti se ne è andata tutta sola Urška Žigart. Perde contatto dal secondo gruppo Rooijakkers, che lascia spazio alla compagna di team Niewiadoma, la quale invece rientra sulle inseguitrici. Il gruppo principale non si è addormentato però e grazie soprattutto al lavoro della UAE rientra sulle inseguitrici. Anche la Movistar tira per Arlenis Sierra e Žigart deve arrendersi a soli 100 metri dall'arrivo, ripresa da una volata lunghissima di Blanka Vas. L'azione dell'ungherese si esaurisce sulla contropendenza del rettilineo finale e favorisce Sierra che però viene passata a doppia velocità negli ultimi metri da Eleonora Gasparrini. È la seconda vittoria in carriera per la ventunenne torinese che si scioglie in lacrime dopo l'arrivo.

Resta immutata la classifica generale, che vede Marlen Reusser (SD Worx) leader con 9'' sulla compagna Demi Vollering e 18'' su Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo). La maglia rossa (gpm) resta a Chabbey, mentre Blanka Vas passa in testa alla classifica a punti grazie anche al traguardo volante centrato durante il tentativo di fuga. Miglior giovane è ora Victoire Berteau, portacolori della Cofidis.

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