Volata tirata alla Elfstedenronde, Tim Merlier supera Mark Cavendish
Finale palpitante alla Elfstedenronde, corsa belga di 193.1 km che, come dice il nome, attraversa undici città fiamminghe fra cui Bruges, sede di partenza e arrivo (in neerlandese Elf significa undici, Steden significa città, Ronde significa giro, da qui il nome all'apparenza complesso). È servito il fotofinish per determinare l'identità del vincitore, in uno sprint con tanti nomi nobili intenti a conquistare il successo.
Sul lato sinistro della carreggiata la spunta Tim Merlier: il crossista belga centra il sesto successo di una stagione sinora indimenticabile, con la perla di Novara al Giro d'Italia. L'alfiere della Alpecin-Fenix ha beffato di stretta misura Mark Cavendish: l'eterno britannico appare rigenerato dalla cura Deceuninck-Quick Step e dimostra, a trentasei anni compiuti, di avere ancora qualcosa da dare.
Completa il podio, a sorpresa, il promettente belga Sasha Weemaes (Sport Vlaanderen-Baloise) che si mette dietro il tedesco Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe), che in questo periodo sembra avere un po' con le polveri bagnate. Seguono in top ten il danese Michael Mørkøv (Deceuninck-Quick Step), il neerlandese Danny van Poppel (Intermarché-Wanty Gobert), il britannico Daniel McLay (Team Arkéa-Samsic), il veneto Luca Mozzato (B&B Hotels p/b KTM) buon ottavo, il belga Jordi Warlop (Sport Vlaanderen-Baloise) e il neerlandese Dylan Groenewegen (Team Jumbo-Visma),