Girmay sorpreso da sé stesso, Démare e Van Aert recriminano
Le dichiarazioni dei protagonisti di questa seconda tappa del Tour de Suisse. L'eritreo ammette: "non pensavo di poter vincere", Wout parte troppo presto, Arnaud troppo tardi. Tributo speciale per l'idolo di casa Michael Schär
Ecco le dichiarazioni post-gara di alcuni dei protagonisti della seconda tappa del Tour de Suisse.
Biniam Girmay: “Vittoria sorprendente, non mi sentivo in grande forma”
“Oggi è stata una vittoria un po’ a sorpresa per me. Con la grave caduta che ho avuto 2 mesi fa non sono riuscito ad allenarmi perfettamente e la forma non era eccellente, quindi oggi è non pensavo di poter vincere. Sono davvero molto felice, anche perché trovare tanti tifosi eritrei al traguardo come oggi è una bella soddisfazione, ma non posso festeggiare con loro: mancano ancora 6 tappe e devo rimanere concentrato sulla corsa”.
Arnaud Démare: “Sono rimasto chiuso in volata, peccato. Avevo buone gambe”
“La squadra ha lavorato duro tutto il giorno, sia per la vittoria di tappa che per difendere la maglia gialla di Küng. Lui stesso poi mi ha aiutato negli ultimi chilometri, ed il suo ruolo è stato molto importante, ma poi in volata sono rimasto un po’ bloccato dietro a Girmay e Van Aert. Forse non siamo stati perfetti nel tempismo, comunque sento ottime gambe che mi hanno permesso di superare agevolmente l’ultima salita. Purtroppo in questo Tour de Suisse non ci sono molte tappe per i velocisti, forse ne resta solo una, oggi è stata un po’ un’occasione persa”.
Wout Van Aert: “Sono partito troppo presto, ora aiuto Kelderman e provo a vincere la classifica a punti”
“In volata sono partito troppo presto, il finale è stato molto caotico e quando finalmente ho avuto un po' di spazio mi sono buttato, ma mancavano più di 300 metri e non sono riuscito a resistere in testa. Tuttavia le sensazioni erano buone, i due fuggitivi ci hanno reso la vita difficile nonostante fossero solo in due. Sull’ultima salita abbiamo provato a fare il ritmo per staccare i velocisti puri ma non era abbastanza dura. Ora aiuterò il nostro leader Wilco Kelderman e proverò a vincere la maglia a pois neri della classifica a punti”.
Michael Schär: “La giornata più bella della mia carriera”
“Oggi è stato di gran lunga il giorno più bello della mia vita in sella alla bici. Stamattina è stata una sorpresa il tributo riservatomi dal gruppo, so che ad organizzare il tutto è stato il mio vecchio amico Stefan Küng, è stato davvero emozionante, mi sono commosso. Poi sono andato in fuga e ho cercato di arrivare il più lontano possibile, ma non c’è stato niente da fare. Con Zukowsky ci siamo divisi i premi: lui era interessato alla maglia dei GPM, io mi sono preso l’orologio in palio al “golden km”. Prenderò il resto della corsa con tranquillità cercando di godermi l’atmosfera”.