Le squadre 2023: DSM
Continua il processo di ringiovanimento del team neerlandese. Bardet l'unico leader per le corse a tappe, nelle classiche ci si affida ancora a Degenkolb, Alberto Dainese velocista di punta?
Cerca di trovare un po’ di pace il Team DSM, formazione neerlandese al centro di numerose polemiche in tempi recenti e oggetto di un radicale rinnovamento del proprio roster. La squadra diretta da Iwan Spekebrink che ha più volte cambiato denominazione nell’ultimo decennio, è stata presa di mira per presunti rapporti ben poco flessibili con i propri atleti, e a testimoniarlo ci sarebbero i numerosi addii al veleno di corridori di spessore. Tuttavia, è indiscutibile che la ex Sunweb abbia segnato notevolmente la storia ciclistica recente, sfornando numerosi talenti dal proprio vivaio tra cui il trio Kittel-Degenkolb-Dumoulin, corridori che avrebbero poi dominato nelle rispettive specialità. Altro fattore di diffidenza è stato il vero e proprio alone di mistero attorno ai motivi delle imprevedibili cessioni, con il team che non ha mai voluto comunicare troppo con i media riguardo le proprie faccende interne.
Con gli addii dei propri uomini più rappresentativi, la DSM si è trovata costretta a fare i conti con una situazione piuttosto difficile a livello di rosa corridori, decidendo di sopperire alle partenze integrando in squadra numerosi giovani talenti provenienti dal proprio settore giovanile, tra i migliori in assoluto, o pescati un po’ ovunque. Questa strategia “low cost” non sembra però aver dato ancora grandi frutti, ma non c’è da stupirsi: è naturale che gli esordienti nel WorldTour necessitino di tempo per ambientarsi al meglio. Ci si è quindi affidati (in alcuni casi proprio aggrappati) ad un corridore d’esperienza come Romain Bardet per portare risultati di peso, ed il francese sembra effettivamente vivere stagioni positive in maglia DSM. Infine, è recentemente stata divulgata la notizia secondo cui la licenza WorldTour del team sia valida per il solo 2023 a causa di mancate certezze sulle coperture finanziarie, ma dal team rassicurano che tutto sarà risolto in tempi brevi. Sperando che quella che era partita come una bella favola non finisca in una storia triste.
Il mercato in entrata e in uscita
Prosegue il processo di rinnovamento e ringiovanimento del roster del Team DSM, ed i 9 acquisti equilibrano perfettamente le 9 cessioni finali. Lasciano il team alcuni degli elementi più rappresentativi degli ultimi tempi di squadra, come Thymen Arensman che passa alla Ineos Grenadiers e Søren Kragh Andersen, che si accasa all’Alpecin-Deceuninck. Altri solidi elementi che lasciano il team sono Cees Bol, Nikias Arndt, Casper Pedersen e Nico Denz, che restano tutti nel WorldTour per svolgere il ruolo di preziosi gregari. Annuncia il ritiro dal ciclismo Asbjørn Kragh Andersen, mentre il crossista Joris Nieuwenhuis torna a dedicarsi alla propria disciplina d’origine a tempo pieno. Infine scende nella categoria Professional Mark Donovan, che approda alla neonata Q36.5. Sul fronte ingaggi, invece, sono solo 3 i corridori non neoprofessionisti: si tratta di Patrick Bevin in arrivo dalla Israel-PremierTech, Harm Vanhoucke dalla Lotto-Dstny e Alex Edmonson dalla ex BikeExchange-Jayco. Le nuove leve che entrano in squadra vedono poi ben 4 corridori provenienti dal vivaio di squadra: Lorenzo Milesi, Tobias Lund Andresen, Oscar Onley e Max Poole. Infine arrivano Sean Flynn dalla Swiss Racing Academy e Matthew Dinam dall’australiana BridgeLane).
Ingaggi
>Patrick Bevin (Israel-PremierTech)
>Harm Vanhoucke (Lotto-Dstny)
>Alex Edmondson (BikeExchange-Jayco)
>Lorenzo Milesi (DSM Dev.)
>Oscar Onley (DSM Dev.)
>Max Poole (DSM Dev.)
>Tobias Lund Andresen (DSM Dev.)
>Sean Flynn (Swiss Racing Academy)
>Matthew Dinam (BridgeLane)
Cessioni
Thymen Arensman (Ineos Grenadiers)>
Cees Bol (Astana Qazaqstan)>
Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck)>
Joris Nieuwenhuis (Baloise Trek Lions)>
Casper Pedersen (Soudal-QuickStep)>
Nico Denz (Bora-Hansgrohe)>
Nikias Arndt (Bahrain-Victorious)>
Asbjørn Kragh Andersen (Ritiro)>
Mark Donovan (Q36.5)>
Gli uomini per le corse a tappe
Andreas Leknessund
Henri Vandenabeele
Romain Bardet resta leader unico per quanto riguarda le corse a tappe. In quanto tale, il francese sceglie di tornare a correre in patria per la maggior parte della propria stagione, con il Tour come obiettivo principale. Le certezze per il team si limitano però al solo transalpino classe ‘90, anche se sono diversi i giovani corridori che in un futuro più o meno prossimo potrebbero far registrare grandi miglioramenti. Il più “pronto” ad ottenere risultati sin da subito sembra essere il norvegese Andreas Leknessund, mentre tra i giovanissimi da tenere d’occhio annoveriamo gli scalatori Henri Vandenabeele, Marco Brenner, Lorenzo Milesi, Oscar Onley e Max Poole, che sembrano tutti avere i numeri giusti per essere protagonisti un domani. Tra coloro che invece lavoreranno i capitani del team troviamo corridori come Martijn Tusveld, Chris Hamilton, Kevin Vermaerke, Florian Stork, Romain Combaud e Tim Naberman. Infine, un elemento come Harm Vanhoucke avrebbe le caratteristiche per tentare di raccogliere piazzamenti in corse a tappe minori, ma sembra più indirizzato a proseguire la carriera come battitore libero.
Gli uomini per le corse in linea
Nils Eekhoff
Nonostante sia ormai evidenti che con le recenti partenze non sia più presente in squadra un leader di spicco per le classiche, non possiamo non partire dal veterano tedesco John Degenkolb. La carriera del vincitore di Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix sembra ormai definitivamente entrata nella fase discendente, ma se Degenkolb dovesse trovare qualche giornata particolarmente positiva sarebbe bello rivederlo a battagliare tra i migliori. Si attendono poi da ormai qualche tempo delle conferme sulle doti di Nils Eekhoff, uomo da pietre del nord a cui però manca sempre un pizzico di continuità per dare al team maggiori garanzie, anche perché un volto nuovo per le corse di giornata sarebbe cosa molto gradita per la DSM. Anche in questa categoria, poi, è ampia la schiera di giovani talenti che hanno già mostrato di avere ottimi colpi, tra cui troviamo Pavel Bittner, Tobias Lund Andresen, Matthew Dinham, Leon Heinschke e Jonas Hvideberg. Infine, l’acquisto di un corridore come Alex Edmondson garantisce al team esperienza e supporto ai capitani e ai giovani compagni per crescere al meglio sugli insidiosi terreni delle classiche.
Gli uomini per le volate
Patrick Bevin
Sam Welsford
Casper Van Uden
Rivelazione del team nel 2022 è stata, tra gli altri, il velocista Alberto Dainese, unico sprinter puro rimasto in squadra in grado di ottenere risultati di un certo peso. Il veneto, che nel 2022 ha portato a termine Giro e Tour, vincendo anche una tappa alla corsa rosa, secondo le recenti dichiarazioni dirigenziali sembra però incredibilmente scalzato nelle gerarchie di squadra dal pistard Sam Welsford e dal giovane Casper Van Uden. Questi ultimi sono senz’altro corridori di talento, ed in particolare Van Uden sia una grande promessa per gli sprint del futuro, sembra veramente inspiegabile un eventuale “declassamento” di Dainese, velocista già pronto a battersi ad armi pari con i big del momento. Anche i già citati Degenkolb ed Eekhoff godono di buono spunto veloce, ma sembrano essere più concentrati sulle corse di giornata. Arriva poi in squadra un uomo versatile e costante come Patrick Bevin, corridore che sa reggere su salite non troppo impegnative, va forte a cronometro e sa sprintare; per lui saranno tante le occasioni di mettersi in mostra in questo 2023. Infine, anche tra le ruote veloci ci sono giovani molto interessanti come Marius Mayrhofer, Sean Flynn, Niklas Märkl e Frederick Rodenberg.