Pogačar imperatore d'Italia: ennesima impresa sul Mottolino
Lo sloveno conquista la sua quarta tappa in questa edizione del Giro e mette un solco incolmabile tra sé e il resto del gruppo: Antonio Tiberi rimane quinto
Dopo il successo di Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) nella cronometro di Desenzano del Garda, davanti ad un comunque soddisfatto Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), il Giro d'Italia 2024 è ripartito nella mattinata di domenica 19 maggio con la sua quindicesima frazione, la tappa regina di questa edizione della Corsa Rosa. E alla fine, a vincere sul traguardo di Livigno, è stato lo stesso corridore sloveno, con un'autentica impresa.
Giro d'Italia 2024, la cronaca della quindicesima tappa
La tappa odierna ha preso il via da Manerba del Garda, non troppo lontano da Desenzano del Garda, sede di arrivo della cronometro individuale vinta da Filippo Ganna, e si è conclusa a Livigno, in cima al Mottolino. Nel mezzo 222 km di puro spettacolo disseminati da tantissime asperità altimetriche che l'hanno resa la frazione più difficile, sulla carta, del Giro d'Italia 2024. Pronti via, dopo circa 30 km, i corridori hanno affrontato il GPM di 3^ categoria di Lodrino (7,6 km al 4,4%), seguito a ruota dal 2^ categoria del Colle San Zeno (13,7 km al 6,7% con punte intorno al 10%). Dopo lo sprint intermedio di Malonno c'è stata l'ascesa al Passo del Mortirolo (12,6 km al 7,7% di pendenza media e un apice all'11,5%). Il secondo sprint a Le Motte (3,1 km al 7,5%), ha preceduto l'Intergiro di Isolaccia-Valdidentro e la doppia scalata finale, prima al Passo di Foscagno (14,6 km al 6,3%) e poi al Mottolino (4,6 km al 7,7 % con un ultima rampa finale al 10%).
L'unico a non prendere il via questa mattina è stato Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team), a causa di un malanno. A poche centinaia di metri dallo start da Manerba del Garda sono partiti una serie di attacchi, che hanno permesso la creazione di una fuga di 12 uomini, in modo piuttosto naturale e rapido rispetto al solito, così composta: Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck), Davide Ballerini e Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), Harrison Wood (Cofidis), Lilian Calmejane (Intermarché-Wanty), Bert Van Lerberghe (Soudal Quick-Step), Caleb Ewan (Team Jayco AlUla), Davide Bais (Team Polti Kometa), Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizané), Laurence Pithie, Lewis Askey e Olivier Le Gac (Groupama-FDJ).
Giro d'Italia 2024, dal gruppo si stacca una seconda fuga
In un secondo momento dal gruppo principale è evaso in solitaria Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), ma il ritmo imposto dalla Cofidis, il cui obiettivo era guadagnare secondi alla fuga e lavorare per la maglia blu di Simon Geschke, nonostante il reale proprietario sia Tadej Pogačar, lo ha fatto rimbalzare nel plotone. La tattica, che inizialmente poteva sembrare incomprensibile dato che davanti c'era il compagno Harrison Wood, ha portato il teutonico a sua volta ad attaccare sulle pendici della prima asperità di giornata e a lui si è accodato Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotéls). Questa azione ha portato un gruppo di una quarantina di corridori a tentare un contrattacco, ma la UAE Team Emirates del leader della classifica, che comunque in questa fase non si è visto nelle primissime posizioni, ha cercato di tenere sotto controllo la situazione. Intanto, davanti, Laurence Pithie si è preso i 9 punti del primo GPM di giornata a Lodrino, seguito da Lilian Calmejane (4), Harrison Wood (2) e Tobias Bayer (1).
Dal foltissimo secondo gruppo inseguitore, formato da circa una quarantina di corridori tra cui segnaliamo soprattutto Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), hanno tentato di guadagnare spazio e secondi Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e Amanuel Gebreigzabhier (Lidl-Trek), in breve riassorbiti. Intanto nel plotone degli uomini di classifica l'UAE Team Emirates è sempre rimasta in testa per controllare il ritmo, mentre in coda veniva annunciato il ritiro di Clement Davy (Groupama-FDJ). Sulle prime pendici del Colle San Zeno nel primo gruppo inseguitore è stato Lucas Plapp (Team Jayco AlUla) a tentare la fortuna, seguito dal solito Simon Geschke e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), e in un secondo momento anche Ewen Costiou.
In una gara in cui la situazione è sempre stata in continua evoluzione, hanno perso contatto dal gruppo dei fuggitivi prima Olivier Le Gac e Bert Van Lerberghe e poi anche Caleb Ewan, come ampiamente prevedibile, mentre da dietro con un'azione molto interessante Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), Davide Piganzoli (Team Polti Kometa) e Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizané) sono riusciti a rinvenire sulla testa della corsa. Sotto il ritmo forsennato della Alpecin-Deceuninck è arrivato il ricongiungimento tra i fuggitivi della prima ora e il gruppo al contrattacco, che ha dato vita ad un plotone di ben 51 uomini: Jonathan Narvaez (INEOS Grenadiers) con un compagno, Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) con due compagni, Laurence Pithie insieme a due compagni, così come Juan Pedro Lopez, Nairo Quintana, Michael Storer e Caleb Ewan.
Giro d'Italia 2024, in sei tentano la fortuna prima del Mortirolo
Al GPM di Colle San Zeno è passato in testa Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team) che ha conquistato 18 punti, davanti a Simon Geschke (8), Giulio Pellizzari (6), Tobias Bayer (4), Davide Ballerini (2) e Alessandro Tonelli (1). A quel punto nel gruppo di testa si è staccato un drappello di sei corridori: l'austriaco della Alpecin-Deceuninck è stato seguito da Davide Ballerini e Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), Harrison Wood (Cofidis), Giulio Pellizzari ed Alessandro Tonelli (VSF Group-Bardiani CSF-Faizané). Dietro la situazione è rimasta invariata, con il Team Polti Kometa a tirare nel primo inseguitore e l'UAE Team Emirates a fare il ritmo nel plotone dei favoriti per la classifica generale.
I punti allo sprint intermedio di Malonno sono stati così distribuiti: Ballerini 12, Bayer 8, Tonelli 6, Scaroni 5, Pellizzari 4, Wood 3, Fiorelli 2 e Groves 1, con i primi due che sulle pendici del Passo del Mortirolo hanno perso terreno dai suoi compagni di fuga. Scaroni, Tonelli e Pellizzari hanno a quel punto tentato un'azione per provare a scollinare in testa all'ambito GPM. L'UAE Team Emirates ha sempre condotto un ritmo regolare, non guadagnando mai secondi e rimanendo a circa 5', ma piano piano riprendendo i corridori che si sono staccati dalla coda del primo gruppo inseguitore. Ritornando nel secondo drappello a 2,2 km dalla cima della salita è arrivato l'attacco di Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), che ha raggiunto la testa della corsa. A conquistare i 40 punti del GPM è stato Scaroni, davanti a Pellizzari (18), Conci (12), Geschke (9), Storer (6), Piganzoli (4), Steinhauser (2) e Torres (1).
Nella discesa successiva al passaggio in cima al Mortirolo, c'è stato il ricongiungimento tra la testa della corsa e il primo gruppo inseguitore, a formare un gruppo di 18 unità: Jhonatan Narvaez (INEOS Greanadiers), Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Michel Ries (Arkéa-B&B Hotéls), Christian Scaroni e Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), Simon Geschke (Cofidis), Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Amanuel Gebreigzabhier e Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek), Nairo Quintana e Pelayo Sanchez (Movistar Team), Julian Alaphilippe e Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Davide Piganzoli (Team Polti Kometa), Attila Valter (Team Visma | Lease a Bike), Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), Luca Covili e Giulio Pellizzari (VSF Group-Bardiani CSF-Faizané). Dietro invece i compagni di Tadej Pogačar hanno cominciato a mangiare sempre più secondi ai fuggitivi, mentre è riuscito a rientrare Lorenzo Fortunato, rimasto attardato per una foratura.
Giro d'Italia 2024, la lunga ascesa al Mottolino
In testa i fuggitivi non hanno trovato un grandissimo accordo con sparuti attacchi e non una grandissima collaborazione. Nonostante ciò l'UAE Team Emirates ha faticato in un primo momento a guadagnare secondi soprattutto perché ha messo in testa Vegard Stake Laengen, che aveva già tirato e faticato in precedenza. Piano piano sulla lunga salita hanno perso contatto Pelayo Sanchez, Amanuel Gebreigzabhier, Christian Scaroni, Simone Velasco, Mauri Vansevenant, Michel Ries, Giulio Pellizzari e Juan Pedro Lopez, il che ha ridotto il piccolo plotone al comando a dieci unità. Allo sprint intermedio Attila Valter ha conquistato 3" di abbuono precedendo Nicola Conci (2") e Davide Piganzoli (1").
All'Intergiro di Isolaccia-Valdidentro è passato in testa Davide Piganzoli (12 punti e 3"), davanti a Julian Alaphilippe (8 punti e 2"), Attila Valter (6 punti e 1"), Georg Steinhauser (5), Nairo Quintana (4), Luca Covili (3), Jhonatan Narvaez (2) e Nicola Conci (1). Dopo questo passaggio il teutonico è partito in solitaria, seguito dall'ungherese, da Michael Storer e dal colombiano. Più dietro i tre italiani con Simon Geschke, mentre si sono staccati definitivamente sia la prima Maglia Rosa di questo Giro d'Italia 2024, che il vincitore della tappa di Fano.
Riappallottolatisi i due plotoncini con uno scatto secco è partito Nairo Quintana, che fino a quel momento non aveva collaborato un granché, mentre dietro Tadej Pogačar si è fatto vedere per la prima volta davanti, scortato dal suo ultimo luogotenente, Rafał Majka, a cui ha chiesto di accelerare notevolmente l'andatura. Questo ha causato il distacco di Domenico Pozzovivo (VF Group-Bardiani CSF-Faizané) e Lorenzo Fortunato. Dopo una sgasata finale del suo ultimo compagno, lo sloveno è partito con una facilità impressionante, lasciando piantati sul posto tutti i suoi avversari. L'unico a rispondere, seppur con poca reattività, è stato Daniel Felipe Martinez (BORA-Hansgrohe), rimbalzato immediatamente indietro.
Giro d'Italia 2024, ennesima impresa di Tadej Pogačar
Nairo Quintana, con un passo regolare, ha raggiunto Georg Steinhauser e lo ha staccato in poche centinaia di metri, mentre dietro Tadej Pogačar ha raggiunto il primo gruppo inseguitore e, senza aspettare un secondo per rifiatare, ha messo la freccia e si è lanciato all'inseguimento della testa della corsa. Ancora più indietro, invece, in una fase di stanca, ha provato un attacco Romain Bardet (Team DSM-Firmenich Post NL). Il Passo di Foscagno, GPM di 1^ categoria, lo ha vinto il colombiano (40 punti), davanti allo sloveno (18) e al tedesco (12). Poi Nicola Conci (9), Attila Valter (6), lo stesso Bardet (4), Simon Geschke (2) e Davide Piganzoli (1).
Esattamente sotto l'arco dei 2 km all'arrivo il campione sloveno raggiunge il vincitore del Giro d'Italia 2014, e senza pensarci nemmeno un attimo lo supera a velocità doppia e se ne va per quella che è l'ennesima impresa della sua straordinaria carriera, nonché la quarta tappa di questa edizione della Corsa Rosa e rafforzare la sua leadership in classifica generale. Secondo sul traguardo di Livigno giunge un ritrovato Nairo Quintana, con Georg Steinhauser terzo, Romain Bardet quarto a 2' 46", e poi a ruota Daniel Felipe Martinez e Geraint Thomas. Da segnalare il crollo di Antonio Tiberi, arrivato a 4' dallo sloveno.