Julian Alaphilippe divorzia dalla Soudal Quick-Step
Il francese lascerà il Wolfpack alla fine della stagione
Un passo d'addio annunciato: dopo 12 stagioni, Julian Alaphilippe lascerà la Soudal Quick-Step.
Separazione tra Julian Alaphilippe e la Soudal
La notizia è stata rilanciata dal numero 1 della squadra World Tour belga, Patrick Lefevére, in un'intervista al quotidiano «Het Nieuwsblad»: «Julian Alaphilippe mi ha chiamato questa settimana per comunicarmi che sarebbe andato via. Non ci ha dormito la notte per alcune settimane, ma alla fine ha confermato la sua decisione». E così, il tentativo di ricucire il rapporto con il bicampione del mondo - accusato di aver anteposto i piaceri della vita all'agonismo sotto l'influenza della compagna Marion Rousse - è miseramente fallito. Dunque, il 32enne di Saint Amand Montrond si prepara a scrivere una nuova pagina della sua carriera. E, come si può facilmente intuire, la platea dei pretendenti è particolarmente affollata: secondo Cycling News, infatti, almeno tre squadre (la Cofidis e le Professional Q36.5 e TotalEnergies) sarebbero pronte a ingaggiarlo.
La fine di un lunghissimo matrimonio
Se volessimo usare un termine di paragone calcistico, Alaphilippe potrebbe essere accostato alle grandi bandiere di una volta: dopo un anno trascorso nella squadra di sviluppo della Omega Pharma-Quick Step, il corridore francese si è unito al Wolfpack nel 2014. Nella sua bacheca brillano le due maglie iridate consecutive (Imola 2020 e Leuven 2021), tre edizioni della Freccia Vallone (2018, 2019, 2021), una Clásica de San Sebastian e la doppietta Strade Bianche-Sanremo nel 2019, quando vestì la maglia gialla al Tour de France per 14 giorni, classificandosi infine al 5° posto. In bacheca anche 6 vittorie parziali alla Grande Boucle e la tappa di Jesi dell'ultimo Giro d'Italia.
Prima di tornare al successo nella corsa rosa, Alaphilippe ha attraversato un periodo particolarmente difficile per una tremenda caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi del 2022. In crisi di risultati e di fiducia, il campione francese è stato più volte attaccato da Lefevére, che minacciò addirittura il suo licenziamento in un'intervista al periodico «Humo»: «Julian è un bravo ragazzo. Tuttavia, dopo aver firmato il suo megacontratto, non lo abbiamo più visto. Mi piacciono i miei corridori, ma bisogna rimanere corretti. Man mano che invecchi, devi prenderti più cura di te stesso, allenarti più duramente e non puoi gettare la spugna. Ora deve fare clic e lottare per questo». Poi, la stoccata sul suo stile di vita («Troppe feste, troppo alcol») e il successivo attacco a Rousse, censurato finanche dall'Unione ciclistica internazionale. Il blitz a Jesi al termine di una lunga fuga aveva alimentato le voci di un rinnovo per il 2025, ma a quel punto la distanza tra le parti era incolmabile.