Perché Remco Evenepoel si è ritirato dal Giro dell'Emilia
Il campione olimpico ha partecipato sabato alla corsa dominata da Pogačar, ma si è ritirato a 20 km dal traguardo perché qualcosa gli è entrato in un occhio
Sabato scorso si è disputato il Giro dell'Emilia 2024, che ha coinciso con la prima vittoria in maglia iridata di Tadej Pogačar.
La gara si è svolta sotto una pioggia incessante, che ha reso le condizioni del percorso particolarmente difficili. Il Campione del Mondo in linea ha dominato la corsa fin dal primo San Luca, mostrando una superiorità disarmante e distaccando tutti gli avversari, inclusi Remco Evenepoel e altri corridori di spicco come Tom Pidcock e Primož Roglič, con quest'ultimo che, proprio come il Campione Olimpico, non è riuscito a terminare la corsa.
L'abbandono di Evenepoel
La sorpresa della giornata è stata l'abbandono di Remco Evenepoel. Durante la seconda ascesa al San Luca, un inconveniente ha colpito il belga: un corpo estraneo è entrato nel suo occhio, impedendogli di continuare la gara. Nonostante fosse stato lui stesso a muovere le acque (metafora quantomai calzante, vista la giornata) all'attacco del primo passaggio sul San Luca, il belga ha dovuto fermarsi a soli 20 km dal traguardo, senza poter cercare un piazzamento che poteva almeno salvare la pessima giornata della sua squadra (ciascuno dei corridori della Soudal Quick-Step si è ritirato).
Le conseguenze del ritiro
Dopo l'abbandono di Evenepoel, Florian Lipowitz sulla seconda ascesa è diventato il primo inseguitore di Pogačar, anche se la sua azione non è poi proseguita. Il resto del gruppo, guidato Giulio Pellizzari e Thomas Pidcock, non è mai riuscito a ridurre significativamente il vantaggio dello sloveno, che ha trionfato con quasi 2 minuti e mezzo di vantaggio sul britannico, che nel finale ha regolato un terzetto rimasto al comando, battendo Davide Piganzoli e Michael Woods.
La stagione di Remco Evenepoel
Fallito anche il secondo confronto con Tadej Pogačar dopo la sconfitta sulle strade di Zurigo, a Remco Evenepoel resta come ultima chiamata il Lombardia che sabato 12 ottobre prenderà il via da Bergamo e si concluderà a Como dopo aver affrontato il Forcellino di Bianzano (o Valle Rossa), il Passo di Ganda, il Colle di Berbenno, l'ascesa a Valpiana (o Roncola) da Bedulita, il Ghisallo, la Colma di Sormano e il San Fermo della Battaglia: la Monumento probabilmente segnerà per entrambi la fine di una stagione che ha già consegnato a Remco la doppietta olimpica e allo sloveno un filotto di vittorie di livello mai visto nel ciclismo maschile, con Liegi-Bastogne-Liegi, doppietta Giro-Tour e Mondiale.