Giro dell'Appennino 2020
Il percorso
L'81esima edizione del Giro dell'Appennino si presenta con tutte le caratteristiche classiche della corsa ma anche con qualche piccola novità rispetto agli ultimi anni, ad iniziare proprio dal ritrovo di partenza. L'emergenza coronavirus ha costretto gli organizzatori a spostare le operazioni del via nel comune di Pasturana con il chilometro 0 che sarà comunque posizionato a Novi Ligure come avvenuto nelle ultime edizioni: da lì si affronteranno una cinquantina di chilometri pianeggianti dopo i quali la corsa imboccherà la prima salita di giornata, il Passo della Castagnola. La seconda ascesa di giornata non sarà certo inedita per la storia della corsa, ma negli ultimi anni era uscita dai giri degli organizzatori: ad indurire la gara ci sarà infatti la salita di Crocefieschi caratterizzata da 4.8 chilometri al 6% medio. Ma in vetta, non saremo neanche ancora a metà percorso.
La fase decisiva della corsa inizierà al chilometro 120, quando ne mancheranno 71 all'arrivo. Qui in corridori imboccheranno la salita del Passo della Bocchetta (8.2 km al 7.7%) che farà verosimilmente esplodere il gruppo e lancerà all'attacco gli scalatori più forti: chi vorrà provare a fare la differenza dovrà farlo qui per poi provare ad incrementare sulla successiva salita di Fraconalto (5.5 km al 7%) e quindi sul breve strappo del Passo dei Giovi (2.3 km al 4.5%). Dalla cima dell'ultima salita mancheranno 35.5 chilometri al traguardo, poco più di più rispetto all'anno scorso visto che è stato leggermente allungato il tratto pianeggiante nel cuore di Genova arrivando a toccare il borgo di Boccadasse.
Nonostante la presenza di una salita molto impegnativa come la Bocchetta, le caratteristiche del finale tengono comunque la porta aperta ad un arrivo in volata di un gruppo anche abbastanza numeroso, ed in quel caso bisognerà fare molta attenzione al difficile rettilineo finale di Via XX Settembre: l'ultima curva sarà in corrispondenza dell'ultimo chilometro, poi negli ultimi 800 metri la strada presenterà una pendenza media del 3.8% con un breve picco al 6% attorno ai 300 metri conclusivi. Non sarà uno sprint facile e partire troppo presto, potrebbe essere fatale.
L'altimetria
Sabato 19/9: Novi Ligure - Genova (191.5 km)
Partenza: Novi Ligure ore 10.45
Arrivo: Genova ore 15.30 circa
I protagonisti
Sono ventiquattro le formazioni ai nastri di partenza, di cui sei World Tour (e mezzo...). Gianni Moscon è forse l'uomo più atteso: il trentino, che guida la Ineos Grenadiers assieme al talentuoso e veloce Ethan Hayter, deve dare un segnale per meritarsi la convocazione in vista del Mondiale di Imola. La formazione meglio fornita sembra essere la Mitchelton-Scott: l'esperto Michael Albasini, il vincitore della Sabatini Dion Smith e il poliedrico Robert Stannard saranno per tutti degli avversari decisamente tosti. È in forma Alexandr Riabushenko, che si divide con Joe Dombrowski la leadership nella UAE Team Emirates.
Davide Villella è il punto di riferimento del Movistar Team mentre la Bahrain McLaren ha Enrico Battaglin e uno scalatore puro come Herman Pernsteiner. Spazio alle seconde linee nell'Astana Pro Team, con Merhawi Kudus come probabile pedina principale. Quel "mezzo" team World Tour di cui sopra è la Nazionale italiana, composto da quattro elementi della Trek-Segafredo: inevitabile che gli occhi di tutti siano su Vincenzo Nibali, all'ultimo test prima della prova iridata. Al suo fianco c'è un Gianluca Brambilla che sulle strade genovesi proverà a meritarsi la convocazione, senza dimenticare un Jacopo Mosca in grande spolvero.
Sono otto le Professional impegnate; tra le straniere, spicca la Circus-Wanty Gobert che presenta Odd Christian Eiking e Simone Petilli, oltre ad un Andrea Pasqualon che forse sarà in azione più in veste di supporto. Il giovanissimo Binyiam Ghirmay, che tanto bene ha fatto in Toscana, difende i colori di una Nippo Delko Provence che ha anche Mauro Finetto come carta da giocare. Il terreno si addice a Simone Velasco, parte del trio di leader della Gazprom-RusVelo con Marco Canola e Serghei Chernetckii. Per la la Caja Rural-Seguros RGA l'opzione migliore sembra Cristián Rodriguez, per la Euskaltel-Euskadi Mikel Bizkarra. Per quanto riguarda le tre Professional italiane, la Androni Giocattoli-Sidermec si affida ai veloci Davide Gabburo e Simone Ravanelli, a podio un anno fa; la Bardiani CSF Faizanè risponde con Giovanni Carboni e Filippo Zana, la Vini Zabù-KTM gioca in pesante con Lorenzo Rota e Giovanni Visconti.
Completano l'ordine di partenza nove compagini Continental: in rigoroso ordine alfabetico, la Amore&Vita-Prodir può sorprendere con Marco Tizza, la Biesse Arvedi ha le due giovani stelline azzurre Kevin Colleoni e Filippo Conca, la Colombia Tierra de Atletas si affida all'esperto Darwin Atapuma, la D'Amico UM Tools gioca in casa con Luca Raggio, la General Store ha l'arrembante Riccardo Lucca, Giotti Victoria chiamata in extremis schiera Jonathan Cañaveral e Federico Zurlo, la NTT Continental propone il promettente Henok Muluberhan, la Sangemini Trevigiani porta un Raffaello Radice che sta vivendo un buon momento di forma e, infine, nella Work Service Dynatek Vega c'è il solido Paolo Totò.
La lista partenti
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La corsa in tv
La corsa verrà trasmessa in differita su RaiSport. L'orario della trasmissione è rintracciabile nella guida tv di Cicloweb.it.
Albo d'oro
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