Sara Martín ottiene a Mijas la prima vittoria in carriera © Movistar Team-PhotoGomezSport
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Sara Martín, in Andalusia per lei anche il dottorato in ciclismo

La burgalesa, laureata in chimica, ottiene alla Ruta del Sol la prima vittoria da professionista battendo Elizabeth Stannard. Nona Debora Silvestri, Tamara Balabolina sempre leader. Domani si decide tutto

03.06.2023 19:48

In due giorni la Spagna trova le prime due vittorie stagionali per il suo movimento e la prima assoluta in carriera per due atlete: Marta Romeu ieri, Sara Martín oggi. Il tutto succede alla Vuelta Ciclista Andalucía, familiarmente nota come Ruta del Sol. Una corsa al momento dominata dalla russa Tamara Balabolina (sposata Dronova) e in cui hanno fatto capolino con insistenza Debora Silvestri e Barbara Malcotti, pluripiazzate e non lontane nella generale.

Due parole su Sara Martín (anzi: Sara Martín Martín). Nativa di Aranda de Duero (classica sede di tappa della Vuelta a Burgos, appena due settimane fa ci ha vinto Lorena Wiebes), quest'anno ha compiuto 24 anni e nel tempo ha esibito un'attitudine da gare a tappe: va bene in salita, non è ferma a cronometro; finora si è impegnata (oltre che negli studi: è laureata in chimica) più che altro a svolgere ruoli da gregaria - quando chiamata a farlo - per Annemiek van Vleuten: seppur da vie diverse, le due sono approdate in Movistar nello stesso anno, il 2021. Ora che ha dimostrato di poter vincere in proprio, la burgalesa troverà magari maggiore libertà (e soprattutto fiducia) per giocarsi più spesso le proprie carte.

La quarta e penultima tappa della Vuelta Ciclista Andalucía 2023 era la Pizarra-Mijas di 90.9 km. Intanto che la fuga tardava a prendere corpo, la leader della corsa Tamara Balabolina (Israel Premier Tech Roland) ha trovato il modo di mettere ulteriore fieno in cascina vincendo lo sprint con abbuoni dell'Alto de Casarabonela (era pure Gpm di terza), con la seconda della generale, Katrine Aalerud (Movistar), piazzatasi al terzo posto (6" per la russa, 2" per la norvegese). In quel momento erano stati percorsi 33 km e ne mancavano all'arrivo 58.

Per avere un vero attacco si è dovuta aspettare la mossa di Aranza Villalón (Eneicat-CMTeam-Seguros Deportivos) ai -36: la cilena ha messo insieme una trentina di secondi, ha vinto il traguardo volantes di Guaro ai -28 e poi è stata raggiunta ai -19 da altre tre atlete fuoriscite dal gruppo poco prima: Elizabeth Stannard (Israel), Agua Marina Espínola (Canyon//SRAM Generation) e Sara Martín (Movistar); la Human Powered Health, che pure aveva lavorato per annullare l'azione della Villalón, si è ritrovata tagliata fuori e ha continuato a inseguire, coadiuvata in particolare dalla Laboral Kutxa-Fundación Euskadi.

L'attacco pareva sul punto di fallire, e in effetti ai -16 le due sudamericane (la Villalón e la Espínola, che è del Paraguay) hanno alzato bandiera bianca, ma le altre due hanno insistito con una ventina di secondi da difendere. Venti che poi son diventati dieci che poi sono stati ulteriormente limati, ma di raggiungere la coppia al comando non c'è stato verso. L'arrivo era posto in cima a una rampetta di 300 metri su cui la Martín ha staccato la Stannard andando a regalarsi il primo successo in carriera con 3" sulla collega e 7" sul gruppo, sfilacciato e regolato per la terza posizione dalla solita Balabolina davanti a Mie Bjørndal Ottestad (Nazionale Norvegese), rivale di classifica; l'altra contendente Aalerud è arrivata settima, al nono posto Debora Silvestri (Laboral Kutxa), fin qui top ten in tutte le tappe della corsa.

Domani ci sarà la quinta e ultima frazione della Vuelta Ciclista Andalucía 2023 e si tratterà di coprire 93.9 km da Estepona a Castellar de la Frontera. Si partirà da un resort (Ona Valle Romano Golf & Resort) e si arriverà in piano al termine di una frazione che nella sua prima parte vedrà affrontate diverse salite, in particolare il Puerto Hacho de Gaucin, prima categoria di 8.6 km al 6.5% di pendenza media. Questa salita non potrà non fare selezione, ma dalla vetta al traguardo ci sono 66 km, per cui teoricamente si potrebbe trovare spazio per grandi recuperi: ma tutte riusciranno a ricucire o qualcuna salterà irrimediabilmente? Il sospetto è che la classifica, che attualmente vede Balabolina in testa con 47" su Aalerud, 58" su Ottestad, 1'04" su Marta Romeu (Laboral Kutxa), 1'07" su Silvestri e 1'10" su Barbara Malcotti (Human Powered Health), potrebbe avere qualche stravolgimento: in particolare Jessenia Meneses (Colombia Pacto por el Deporte-GW Shimano) è settima della generale a 1'17" dalla prima e in questi giorni ha dimostrato un'ottima gamba in salita conquistando la maglia dei Gpm: lavorerà per il gran ribaltone domani?

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