Contador, Nibali e Sagan: dove saranno nel 2017?
I tre big i più attesi di un ciclomercato scoppiettante: in cerca di squadra anche Degenkolb, Gilbert, Matthews e Vanmarcke. E nuovi team si affacciano
Mancano quasi due mesi all'apertura della sessione del ciclomercato ma, come ormai d'abitudine, il dopo Giro rappresenta il primo momento nel quale le squadre iniziano a finalizzare i piani per la stagione ventura. Quest'anno i nomi ancora senza una squadra per il 2017 sono numerosi, e molti dei quali di livello assoluto: gli intrecci, le voci e i retroscena accompagneranno quasi quotidianamente le settimane di avvicinamento verso il Tour, momento nel quale tradizionalmente si appongono le fatidiche firme sui contratti.
Nibali e Bahrain Cycling Team, manca solo l'ufficialità
Il nome su cui maggiormente si è detto e scritto è quello di Vincenzo Nibali: il fresco vincitore del Giro d'Italia lascerà, a meno di clamorosi dietrofront, l'Astana Pro Team nonostante patron Aleksandr Vinokurov stia cercando di far cambiare idea allo Squalo dello Stretto. Il messinese, a cui non sono andate giù (giustamente) le eccessive critiche pronunciate dall'oro di Londra nelle ultime stagioni, era stato indicato come obiettivo di Lampre-Merida e Trek-Segafredo; tuttavia, come appare sempre più sicuro, il siciliano è destinato ad essere il volto del nuovo Bahrain Cycling Team.
La nuova formazione nascerà per volontà di Nasser bin Hamad Al Khalifa, membro della famiglia reale del paese nonché presidente del comitato olimpico nazionale. Già provetto fantino, lo sceicco Nasser ha deciso di far entrare il regno del mondo del ciclismo seguendo quanto fatto dai vicini emiratini o qatarioti: diversamente da loro, il Bahrain ha optato per la costruzione di un proprio team invece che organizzare corse di livello internazionale. Ad occuparsi della costruzione del team è Milan Erzen, già team manager dell'Adria Mobil: secondo molti rumors la squadra, che avrà la propria base operativa in Lombardia, potrebbe avere nel management anche l'ex Liquigas e creatore del Giro di Croazia Vladimir Miholjevic e Alex Carera, procuratore col fratello Johnny proprio di Nibali.
Al fianco di Nibali dovrebbero continuare l'esperienza sia Valerio Agnoli che Alessandro Vanotti mentre è meno certa la presenza di Michele Scarponi, che starebbe valutando anche altre offerte; a livello di staff dati come probabili innesti Beppe Martinelli, Paolo Slongo e Michele Pallini. Molti i nomi accostati alla compagine: voci insistenti indicano in Rafal Majka e nel fidato Pawel Poljanski due importanti rinforzi mentre sono numerosi i nomi avvicinati più o meno insistentemente. Si va da Giovanni Visconti a Sonny Colbrelli, da Daniele Bennati a Eros Capecchi, da Peter Kennaugh a Nicolas Roche e altri ancora. Il budget non dovrebbe essere tra i più elevati (verosimilmente si rimarrà nella forbice tra i 12 e i 15 milioni €) mentre, per quel che riguarda l'equipaggiamento, la fornitura dei mezzi vede in lizza Argon 18, Bianchi e Merida con i primi dati in pole position.
Che fa Sagan? Astana e Etixx in pole
Complice la probabile chiusura della Tinkoff (anche se il team manager Stefano Feltrin lascia ancora qualche barlume di sopravvivenza), anche Peter Sagan è sul mercato. Il campione del mondo viene accostato insistentemente alle restanti due formazioni che utilizzano bici Specialized: l'opportunità Astana Pro Team potrebbe essere ghiotta, ma il team kazako (del quale faranno parte diversi giovani locali) dovrebbe ridurre il proprio budget in vista della prossima stagione complice anche il non felice momento globale per i paesi produttori di petrolio. L'altra ipotesi si chiama Etixx-Quick Step, formazione che sulle pietre posa l'architrave della propria stagione. Con il totem Tom Boonen dato in partenza per un'ultima stagione alla Lotto Soudal, Sagan sarebbe il perfetto uomo su cui rifondare un blocco che ha deluso in questo 2016.
A giocare contro questa ipotesi vi sono però due elementi: la formazione di Patrick Lefevere è già impegnata con un considerevole numero di atleti dallo stipendio pesante come Kittel, Stybar, Terpstra, Daniel Martin e Jungels, oltre ad avere il talentuoso Fernando Gaviria in rampa di lancio: riuscirebbero a conciliarsi tre ruote veloci di caratura mondiale come il colombiano, il tedesco e lo slovacco? Ci sarà spazio per lo stipendio di circa 5 milioni € annui che percepisce lo slovacco? Inoltre, il funambolo di Zilina vorrebbe portar con sé un blocco fidato di cui dovrebbero far parte, oltre al fratello Juraj, anche Erik Baska, Maciej Bodnar, Oscar Gatto e Michal Kolar. E, tanto per non far mancar nulla, si vocifera di interessi da parte di BMC Racing Team e Trek-Segafredo: tutto da definire dunque, per quello che sarà il nome caldo del prossimo ciclomercato.
Tante opzioni per Contador: Lampre, Trek o nuovi progetti all'orizzonte
Altro corridore in uscita dalla Tinkoff è Alberto Contador: il madrileno vanta probabilmente il maggior numero di accostamenti, paragonabile solamente a quelli affibbiati a Zlatan Ibrahimovic in altro sport. Il trentatreenne di Pinot aveva lasciato intendere un anno fa che il 2016 sarebbe stato il suo ultimo anno in sella: le cose sono però radicalmente cambiate, e il plurivincitore di Giro, Tour e Vuelta vuol continuare anche nel 2017. In un primo momento Contador era stato accostato al neonato team del Bahrain, ipotesi però venuta meno con l'approssimarsi di Nibali; quindi non è stata esclusa la sua presenza nel rinnovato gruppo di Bjarne Riis con Michael Rogers come manager, ma questo progetto parrebbe ancora in alto mare. Più recenti sono le carte che lo porterebbero a Trek-Segafredo e Lampre-Merida, con la squadra blufucsia desiderosa di poter dare al fabbricante di bici taiwanese un grosso nome.
C'è ancora in piedi l'eventualità che Contador sia un corridore alle dipendenze... di Contador. Lo spagnolo ha creato dal 2014 un team dilettantistico in patria nell'ambito della fondazione che porta il suo nome e non ha fatto mistero di voler sbarcare un giorno tra i professionisti; dalle parole del fratello e manager Fran l'opzione dello sbarco per il 2017 è difficile ma non del tutto esclusa, con i contatti con gli sponsor che proseguono ma senza essere ancora arrivati a discorsi seri. La novità degli ultimi giorni porta ad un riavvicinamento con la Trek-Segafredo, formazione che, complice il ritiro di Fabian Cancellara, vedrà un importante restyling.
Degenkolb, Vanmarcke e Matthews richiestissimi
Il team diretto da Luca Guercilena, in vista di un futuro a più forte tinte tricolori, è dato in prima fila per mettere sotto contratto John Degenkolb, suo malgrado minato quest'anno dall'incidente di gennaio durante il ritiro di Calpe. Il tedesco potrebbe comunque restare con il Team Giant-Alpecin, squadra per cui continueranno a correre fino alla fine del 2018 sia Warren Barguil che Tom Dumoulin. Tornando alla Trek, se non dovesse arrivare Degenkolb il nome più indicato per raccogliere la pesante eredità di Cancellara è quello di Sep Vanmarcke, che difficilmente continuerà con il Team LottoNl-Jumbo (il suo posto potrebbe essere ripreso da Lars Boom, sicuro partente dall'Astana). Vanmarcke è un altro dei nomi più contesi: su di lui c'è la Etixx-Quick Step in caso di mancato accordo con Sagan, così come non sono da scartare a priori le ipotesi BMC e Bahrain.
Destinato a cambiare casacca è Michael Matthews, la cui convivenza con Simon Gerrans (il quale vanta un contratto fino al termine del 2017) si è fatta ancor più difficile negli ultimi mesi: per il poliedrico uomo veloce australiano ci sono diverse sirene dai team europei che lo vorrebbero incoronare come leader unico per le prove vallonate. Si fanno i nomi di Team Giant-Alpecin in caso di partenza di Degenkolb, di Team LottoNl-Jumbo (e sarebbe un ritorno) così come l'onnipresente Trek-Segafredo; sull'australiano è segnalato molto attivo anche il Team Sky. La Orica GreenEDGE è pronta a sacrificare Bling in vista di un team maggiormente votato alle prove a tappe, restando comunque fedele alla linea verde che tanti frutti ha dato. Tra gli uomini da classiche, sia Alexander Kristoff che Greg Van Avermaet resteranno con i rispettivi team mentre Edvald Boasson Hagen ha recentemente rinnovato con la Dimension Data.
Nuova avventura per Gilbert; Kruijswijk conteso
Chi sicuramente saluterà la squadra per cui ha militato nelle ultime cinque stagioni è Philippe Gilbert: il vallone, reduce da una primavera sfortunata, sta per festeggiare le trentaquattro primavere ed è alla ricerca di un ultimo, importante contratto. L'Astana può essere un'opzione da monitorare attentamente, complice anche l'amicizia personale presente tra il campione belga e Vinokurov. Un nome caldo è quello di Steven Kruijswijk, gran protagonista al Giro: sull'olandese, che può rinnovare con il Team LottoNl-Jumbo, hanno messo gli occhi BMC, Etixx-Quick Step e Trek-Segafredo, dalla quale potrebbe essere in uscita Bauke Mollema. Tra chi ha il contratto in scadenza vi è Bryan Coquard, che con nove vittorie finora conquistate a numerose prove di alto livello potrebbe finalmente trovare posto nel World Tour.
A proposito di giovani, dalla Danimarca sono sicuri del passaggio del talento Mads Pedersen all'AG2R La Mondiale, voci per ora smentite dalle due parti; nella formazione savoiarda già noto il passaggio del promettente Nans Peters. Chi ha già pianificato il futuro è il Team Sky che si è accaparrata i servigi dei britannici Owain Doull e Tao Geoghegan Hart mentre pare ad un passo dalla firma il portoghese Ruben Guerreiro, vincitore del Palio del Recioto. Anche BMC, Dimension Data, Etixx-Quick Step e Lotto Soudal sono pronte a rinforzare le proprie fila con elementi provenienti dalle rispettive formazioni vivaio.
Tutti vogliono Rosa; per il resto in Italia regna la calma
Nibali escluso, il nome più caldo del mercato italiano è indubbiamente quello di Diego Rosa: il forte piemontese è stato indicato nel mirino di Orica, Trek-Segafredo e Team Sky, con i britannici dati qualche settimana fa in vantaggio. Ma si sa, le trattative sono in divenire e le opzioni possono perdere o guadagnare vigore in breve tempo: e così non è da escludere che la coppia Aru-Rosa possa continuare assieme anche nell'anno venturo. Anche Diego Ulissi è libero da vincoli, ma il proseguimento in Lampre-Merida pare l'ipotesi più accreditata; medesimo discorso che vale per Giacomo Nizzolo con la Trek-Segafredo (anche se qualche altra sirena s'è fatta sentire con il lombardo) e Elia Viviani con il Team Sky. Chi potrebbe invece cambiare aria è Moreno Moser, rinfrancato dopo il più che buono Giro d'Italia.
L'unica formazione italiana del World Tour dovrebbe continuare, nonostante voci di possibili fusioni o chiusure: nella Lampre-Merida 2017 faranno parte alcuni (se non tutti) i talenti del Team Colpack come Simone Consonni, Filippo Ganna, Edward Ravasi e Oliviero Troia. Prosegue nel solco dei giovani la Bardiani CSF così come Nippo-Vini Fantini e Wilier Triestina-Southeast dovrebbero mantenere l'attuale ossatura. Qualche novità in più è attesa dall'Androni Giocattoli-Sidermec che punta ad un nuovo co-sponsor per permettere un salto di qualità nella rosa, cercando di riottenere l'invito per il Giro del centenario.
Nuovi team: Ivan Basso al lavoro per una nuova squadra. GM e Unieuro Professional?
Qualcosa di più si muove a livello di team: praticamente certo l'abbandono di due formazioni World Tour, ossia IAM Cycling e Tinkoff, al momento solo una è la squadra di fatto candidata a subentrar loro, ossia il già citato team del Bahrain. Per l'altro posto al sole alcune ipotesi: non è un misero che i tedeschi della Bora-Argon 18 puntino a fare nel prossimo futuro il grande salto. A livello di corridori non ci sarebbero problemi (ed è possibile un rientro nel team, anche in caso di mantenimento della licenza Professional, per Leopold König), a livello economico forse sì, soprattutto in caso di partenza del fornitore di bici canadese verso la squadra degli sceicchi. Nei mesi scorsi avevano ventilato interessi di World Tour sia i polacchi della CCC Sprandi Polkowice che i britannici della ONE Pro Cycling, ma i discorsi si sono subito arenati.
Chi potrebbe essere interessato a formare una compagine di alto livello è Ivan Basso: il campione varesino è alla sua prima esperienza come dirigente nella Tinkoff nel ruolo di coordinatore tecnico. Data l'amicizia che lo lega sia ad Alberto Contador che a Vincenzo Nibali, Basso viene indicato come possibile membro dell'eventuale team Contador o del gruppo Nibali in Bahrain; nelle ultime ore, stando alle indiscrezioni riportate da Beppe Conti a Radiocorsa, il vincitore dei Giri 2006 e 2010 vorrebbe formare assieme al suo ex team manager Roberto Amadio un nuovo gruppo italiano con sponsor di primissimo livello. Che dire, non resta che attendere.
C'è del fermento fra i sodalizi Continental che puntano ad una licenza Professional: la prima squadra ad esporsi è stata la belga Verandas Willems, i cui vertici hanno dichiarato di voler raggiungere lo scalone intermedio del ciclismo internazionale nel 2017 o, mal che vada, nel 2018. Discorso simile per gli spagnoli della Euskadi Basque Country-Murias, che in caso di promozione riporterebbero il ciclismo basco nel plotone internazionale. Qualche parola nei mesi scorsa era stata fatta trapelare dalla SkyDive Dubai diretta da Alberto Volpi; da non escludere neppure qualche avventura di compagini dell'Asia orientale. Ben due infine i team italiani che stanno riflettendo sull'eventualità: la GM Europa Ovini del patron Gabriele Marchesani pare approssimarsi all'obiettivo, forte di una positiva partnership con Ibiza e la comunità delle Baleari; più indecisione invece nella Trevigiani, bravi l'anno scorso ad aver conquistato uno sponsor importante come Unieuro a cui hanno saputo fornire delle buone risposte in strada in questa prima metà di stagione.