Van der Poel occupa tutte le posizioni: vince ancora al Tour de Suisse e guida anche la generale
Altri 250 metri di volata, altra vittoria in stagione e sono sei, altra esibizione di strapotere sulle strade del Giro di Svizzera, e secondo giorno di fila per Mathieu Van der Poel su tutte le prime pagine del ciclismo. Basta così? No, perché se non basta, ci aggiungiamo anche la maglia gialla di leader della corsa, strappata a morsi dalle spalle di Stefan Küng, respingendo anche l'attacco di Julian Alaphilippe, che era secondo a 1" dal citato Küng e resta secondo a 1" dal nuovo capoclassifica: potenza degli abbuoni...
Van der Poel è emerso prepotentissimamente a un quarto di chilometro dall'arrivo di Pfaffnau, al termine della terza tappa del Tour de Suisse 2021 (partenza a Lachen, 182.1 km totali), e non ha lasciato ai rivali nemmeno l'ombra di un rimpianto, talmente evidente è stata la sua superiorità. Alle sue spalle si accomodano Christophe Laporte (Cofidis, Solutions Crédits), Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step), che sulle prime aveva tentato di contendere il traguardo a MVDP, e poi Michael Matthews (BikeExchange), Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe), Alexander Kamp (Trek-Segafredo), Tiesj Benoot (DSM), Omar Fraile (Astana-Premier Tech), Anthony Turgis (Total Direct Énergie) e Michael Woods (Israel Start-Up Nation). Sempre con lo stesso tempo, appena fuori dalla top ten, 11esimo posto per Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty) davanti a Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) ed Esteban Chaves (BikeExchange).
La nuova classifica, oltre al già famoso secondo di distacco di Alaphilippe da Van der Poel, vede Schachmann confermato al terzo posto, a 6" dal primo, e poi Carapaz a 17", Andreas Kron (Lotto Soudal) a 37", Kamp a 48", Matthews a 50", Wout Poels (Bahrain-Victorious) a 56", Benoot a 59" e Woods a 1'04"; qui Rota è dodicesimo a 1'17".
Cenni di cronaca. A 9.5 dal traguardo la sparata di Iván García Cortina, emerso dal gruppo dei migliori già ampiamente selezionato da una bella fase di attacchi e contrattacchi lungo la salita di Rütsch a 25 km dal traguardo: in particolare da segnalare i tentativi di chi? Va da sé, di Mathieu prima e Julian poi. Lo spagnolo della Movistar è stato bravissimo, ha guadagnato fino a 20" secondi ma nel finale c'è stata la veemente reazione delle squadre dei favoriti di giornata, la Deceuninck e la Alpecin appunto. IGC è stato preso ad appena 500 metri dall'arrivo.
In precedenza la fuga del giorno aveva visto protagonista ancora Claudio Imhof (Selezione Svizzera), con lui il ritirando Mathias Fränk (AG2R Citroën), Rémy Rochas (Cofidis) e Ben King (Rally); i quattro erano stati ripresi prima degli attacchi dei big. Domani la quarta tappa porterà il gruppo dal Santuario di Sankt Urban (alle porte di Pfaffnau) a Gstaad, per 171 km che prevedono nel finale la salita di Saanenmöser che scollina a 10 chilometri dal traguardo. Attendiamoci altri rivolgimenti in classifica.