La Vuelta, 18a tappa: ultime montagne, penultimo assalto
Le grandi salite della Vuelta si chiudono in questa terza giornata sulle Asturie, l'unica che può stuzzicare la fantasia dei ritardatari per (sperare di) contrastare una Jumbo-Visma debordante
Nella terza giornata asturiana arriva una tappa che fa le veci del tappone da terza settimana. Certo questo non può essere un tappone, ma è quantomeno una tappa dove ci si può inventare qualcosa. In 178.9 km tra Pola de Allande e La Cruz de Linares si sommano 4000 metri di dislivello. La prima piccola difficoltà si incontra quasi subito per raggiungere El Puelo (quasi 3 km al 4.3%), poi dopo una breve discesa si percorrono 20 km pianeggianti prima di tornare a salire. Le asperità verso Merillés (3 km al 5.5%, max 9%) e dopo Combarcio (1.5 km al 6.5%, max 8%) precedono la salita vera e propria all'Alto de las Estacas (5.1 km al 7.5%, max 10%). Dopo una discesa tecnica di 8 km, si percorre un nuovo tratto di fondovalle di 22 km porta ai piedi del Puerto de San Lorenzo, storica ed impegnativa salita che fungerà da spartiacque: sono 9.9 km all'8.6% di media spezzati in tre tronconi da decisi tratti di respiro; nell'ordine si superano impennate di 2.8 km all'11.3% (max 16%), di 2.7 km all'11.7% (max 15%) e di 1.5 km al 9.7% (max 13%). Dalla vetta mancano ancora 90 km, ma la tappa da qui in poi offre meno respiro e se bisogna inventarsi qualcosa, il San Lorenzo non è un'opzione da escludere. Anche nella successiva discesa si può fare la differenza e i successivi 18 km di fondovalle sono tutti a favore e molto veloci, quindi meno temibili di quanto si pensi. Al termine di questi arriva un'altra impennata breve ma intensissima, l'Alto de Tenebredo: sono 3.4 km al 9.5% spezzati da una breve discesa in un primo strappo di 1 km all'11.7% (max 14%) e un secondo di 1800 metri all'11.6% che include una rampa tremenda di 400 metri in cui si sfiora il 20% di pendenza massima. Segue un'altra discesa per niente banale di 6 km, quindi un'altra salitella di circa 3 km al 4.5% verso località La Corrapiedra. Una discesa veloce e soltanto 6 km di fondovalle sono sufficienti ad arrivare ai piedi della Cruz de Linares per la prima volta. La salita misura 8.3 km ed ha una pendenza media dell'8.6%; sono durissimi i primi 5 km (media 10%, max 16%), poi si fa più irregolare: 500 metri al 3% concedono respiro prima di un'altra rampa di 1200 metri al 9% (max 11%), poi si incontra addirittura una breve discesa prima degli ultimi 1500 metri in salita; la pendenza torna stabilmente cattiva nell'ultimo km (8.5%). La discesa è molto tecnica e termina appena 9 km prima di imboccare nuovamente la salita; ne consegue che già il primo passaggio sarà un'ottima occasione per attaccare, sempre che non si sia tentato un colpo a sorpresa già nelle salite precedenti.
Fari puntati su…
La Jumbo-Visma sembra aver chiuso ancor di più una classifica che già li vedeva come favoriti. Apparentemente l'unico motivo d'interesse è vedere se Sepp Kuss riuscirà a confezionare il colpo della vita o dovrà soccombere a Jonas Vingegaard, sempre con la compartecipazione di Primož Roglič.
In tutto questo sarà da vedere se qualcuno vorrà azzardare qualcosa, anche se le batoste prese un po' da tutti oggi freneranno velleità di ribaltamento. Alla fine, per paradosso, chi oggi ha avuto più gambe di tutti è stato Mikel Landa (Bahrain - Victorious) e se domani non dovesse avere un colpo a vuoto, sembra l'unico ad avere la forza (e anche la squadra) per potersi inventare qualcosa. Quasi alla stessa distanza in classifica ci sono Juan Ayuso (UAE Team Emirates) ed Enric Mas (Movistar Team), oggi decisamente in difficoltà per la prima volta in questa Vuelta. Poco più avanti Cian Uijtdebroeks (BORA - hansgrohe), che ha gestito bene la salita finale, che però con 6'43" sembra ormai fuori dai giochi per la vittoria finale. Non che, a onor del vero, si possano dare molte più possibilità ai tre precedentemente citati.
Una tappa del genere è possibile che torni ad essere teatro per una fuga a lunga gittata a cui il gruppo lascia spazio, dove si troveranno sia teste di ponte per i capitani, sia i cacciatori di tappa. Ci attendiamo nuovamente spettacolo da Remco Evenepoel (Soudal - Quick Step), che non si è risparmiato nemmeno oggi; la tappa successiva sarà per velocisti e il belga avrà modo di riposare prima dell'ultima frazione adatta alle sue caratteristiche, quella di sabato. Ovviamente i nomi che potrebbero inserirsi sono sempre quelli visti in avanscoperta nel corso delle tappe precedenti: Lennard Kämna (BORA - hansgrohe), Damiano Caruso, Santiago Buitrago e Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious), Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), Rui Costa (Intermarché - Circus - Wanty), Romain Bardet (Team dsm - firmenich), Cristián Rodríguez (Team Arkéa Samsic), Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural - Seguros RGA), Juan Pedro López (Lidl - Trek), Eduardo Sepúlveda e Andreas Kron (Lotto Dstny), Jesus Herrada (Cofidis), Michael Storer (Groupama - FDJ) e Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates).
La Vuelta 2023, gli orari della diciottesima tappa
La partenza ufficiale è prevista alle 12:55 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:15 e le 17:45. Sarà trasmessa in tv da Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:30 alle 18:00).