Pedrero si sblocca da professionista e passa in testa alla Route d'Occitanie. Ciccone perde il duello
Si fa sul serio alla Route d'Occitanie: la corsa pirenaica di sponda francese, dopo 2 tappe abbastanza mosse, prevede nel weekend una doppia frazione di montagna. La più dura quella odierna, da Pierrefitte-Nestalas a Le Mourtis, con scollinamento del Tourmalet nelle fasi iniziali e arrivo in salita di 12 km, dei quali gli ultimi 7 abbastanza impegnativi.
Ed è proprio all'inizio del tratto duro che si è "rotta" la corsa, con la Movistar che ha lanciato l'attacco del suo capitano Antonio Pedrero, reduce da un buon Giro d'Italia. Sullo spagnolo ha provato a riportarsi Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) in compagnia di Simon Carr (Ef Education - Nippo), ma lo scalatore abruzzese non ha riacquistato la brillantezza di inizio Giro e finisce per mancare l'aggancio ed essere riassorbito nel finale dai più immediati inseguitori.
Pedrero s'invola invece verso quello che a 29 anni e dopo tanto lavoro per i suoi capitani è il primo successo da professionista, con un vantaggio importante sugli inseguitori: a 40" Jesús Herrada (Cofidis), a 43" Óscar Rodríguez (Astana - Premier Tech), a 46" Cristian Rodríguez (Total Direct Energie) seguito da Carr e Ciccone. Giunge a 5'49" il precedente leader Andrea Vendrame (Ag2r - Citroën Team), abdicando così a favore di Pedrero, che con gli abbuoni arriva a 44" su Herrada, 49" su Óscar Rodriguez e 56" su Ciccone e Cristian Rodríguez.