Ninna Nanning, Gaviria li mette tutti a letto
Tour of Guangxi, anche la seconda tappa al colombiano. Battuto Walscheid, quarto posto per Pelucchi
Sembra tutto facile facile. E probabilmente in parte lo è, perché Fernando Gaviria fa apparire tutto, tremendamente, agevole. Per lui, che continua a esultare, siamo già vicini a quota trenta vittorie in carriera a poco più di ventitré anni. Questo, ovviamente, limitandosi alle prove internazionali su strada. Se si aggiungessero nel computo anche quelle su pista, bè, il totale lieviterebbe di molto verso l'alto. E Nando non ha alcuna intenzione di fermarsi proprio ora, che sta per diventare a tutti gli effetti il primo velocista nella squadra più vincente del pianeta.
Nuova tappa per velocisti, ma in gruppo tanti i tentativi di pregio
La Qinzhou-Nanning di 156.7 km mostra un andamento alquanto simile alla frazione inaugurale, con un tracciato di fatto totalmente pianeggiante. Anche considerando i due zampellotti validi come gpm, ma effimeri ai fini dell'andamento della tappa. Anche oggi i 122 corridori in gara si mostrano bramosi di centrare la fuga, provandoci ripetutamente non appena il direttore di gara abbassa la bandiera. Il primo tentativo di una certa consistenza nasce attorno al km 10, con i reduci dell'azione di ieri Silvan Dillier e Andriy Grivko accompagnati da Tim Wellens.
Tuttavia tale movimento viene stoppato al km 15, momento in cui parte in contrattacco il trio composto da Jack Haig, Wilco Kelderman e Nicolas Roche. Il terzetto riesce a transitare in testa allo sprint intermedio del km 18.2, con l'olandese che anticipa l'australiano e l'irlandese. Anche per loro, però, niente lieto fine e riassorbimento immediato.
All'attacco anche Oss e... Gaviria! Un trio ci prova e centra il momento buono
Conosce maggior pericolosità il drappello composto da Daniil Fominykh, Jens Keukeleire, Marcel Mathis, Matej Mohoric, Bauke Mollema, Daniel Oss e Daniel Teklehaymanot, se non altro per la maggior consistenza numerica. Ma anche in questo caso il gruppo si riporta sotto e li raggiunge. Oss prova ancora a muoversi, trovandosi appiccicato alla ruota il peggior nome possibile, dato che si tratta del capoclassifica Fernando Gaviria. Ovviamente il plotone non ha la minima intenzione di permettere al leader di andare in avanscoperta, e così pure questa coppia non va lontano.
Dopo i primi 30 km disputati ad un'andatura pressoché infernale, la fuga di giornata si forma attorno al km 32. Protagonisti l'instancabile svizzero Silvan Dillier (BMC Racing Team) e l'unico cinese in gara, ossia Meiyin Wang (Bahrain Merida). Quasi immediatamente a loro si somma anche lo spagnolo Jonathan Lastra (Caja Rural-Seguros RGA), anch'egli fattosi vedere ieri con un tentativo nel finale di tappa.
La fuga va. Nuovo ritiro per Intxausti
Del gruppo, che finalmente lascia via libera, non fa più parte Beñat Intxausti. Il basco del Team Sky ha infatti alzato bandiera bianca: si chiude così una stagione, di fatto, per lui mai iniziata, dati i ripetuti problemi fisici che gli hanno permesso di presentarsi solamente alla Clásica de San Sebastián. A trentun'anni compiuti lo spagnolo deve reinventarsi, sia dal punto di vista fisico che dal conseguente contraccolpo nel morale, dopo un biennio terrificante.
Il vantaggio del terzetto cresce e, al km 50, tocca quota 3'30". Nel mentre, al km 41.8, si è "scalato" il primo gpm di giornata, con Dillier che passa davanti a Lastra e a Wang, andando così a sorpassare Cavagna nella speciale graduatoria. Il medesimo ordine si ripete anche al traguardo volante del km 56.1 e al gpm del km 77.7. Il margine massimo che il terzetto riesce ad accumulare è di 4'05" al km 70; da lì in poi, le formazioni dei velocisti iniziano l'opera di ricucitura.
Dillier fa incetta di traguardi. De Gendt ci prova nel finale
Tanto che, al terzo e ultimo sprint intermedio del km 104.7, vinto da Dillier su Wang e Lastra, il plotone transita con un gap inferiore ai 2'. La barriera psicologica dei 60" di margine viene abbattuta ai meno 30 km, e il distacco si dimezza a 30" ai meno 20 km. Conscio di essere in anticipo sui tempi, il gruppo rallenta momentaneamente, permettendo ai tre di tornare vicini a quota 50". Ma ai meno 14 km il distacco è sceso ancora una volta a circa 25".
È proprio a quest'altezza che, dal plotone, parte Thomas De Gendt. Il fuggitivo per eccellenza della Lotto Soudal opera il ricongiungimento ai meno 11 km e entra con i tre nuovi compagni d'avventura nei 10000 metri conclusivi con soli 11" sul famelico gruppo alle spalle. Il belga si sbarazza del trio e ci prova tutto solo, venendo però definitivamente ripreso a 4 km dal termine.
Ancora Gaviria, e sono dodici! Pelucchi quarto, altri quattro azzurri nei 10
Si giunge quindi allo scontato esito della vigilia, ossia la volata. Oggi, però, da disputarsi su un rettilineo leggermente all'insù rispetto al piattone di ieri. Quello che non cambia, comunque, è il nome del vincitore. Fernando Gaviria si conferma il più veloce sprinter del campo partenti, andando a conquistare la dodicesima gioia del 2017. Ora, davanti a lui nel computo totale della stagione, vi è solo il compagno di squadra Marcel Kittel con quattordici vittorie. I due sprinter di fama mondiale sommano quindi ventisei vittorie sulle cinquantaquattro ottenute dalla Quick Step Floors, la quale pareggia il bottino del 2016.
Seconda posizione per il possente tedesco Max Walscheid (Team Sunweb), giunto molto vicino al rivale, mentre terzo si è classificato l'olandese Wouter Wippert (Cannondale-Drapac). Quarto posto per il migliore degli italiani, ossia Matteo Pelucchi (Bora Hansgrohe). Seguono Mekseb Debesay (Team Dimension Data), Magnus Cort Nielsen (Orica-Scott) e gli azzurri Sonny Colbrelli (Bahrain Merida), Federico Zurlo (UAE Team Emirates), Daniel Oss (BMC Racing Team) e Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo)
La classifica premia, ovviamente, Gaviria che guida con 5" su Dillier; merito dei tantissimi secondi di abbuono conquistati nei traguardi volanti dal campione elvetico. Walscheid e Dylan Groenewegen (Team LottoNL-Jumbo), oggi rimasto intruppato, sono a 14". Wippert è a 16", così come Grivko e Ackermann. Completano la top 10, tutti a 17", Kelderman, Cavagna e Lastra. Domani altro festival delle ruote veloci: si rimane a Nanning per un circuito di 31.4 km da ripetere quattro volte.