Boonen getta benzina sulla nazionale belga: "Non farei mai squadra con Van Aert e Philipsen"
L'ex iridato spara a zero sulla selezione di Vanthourenhout per i Mondiali di Glasgow. "Due uomini per lo sprint non funzionano mai, ci saranno conflitti"
Glasgow chiama e anche con insistenza. È risaputo che, come spesso accade, il Belgio sulla carta ha la squadra più forte per la prova in linea élite maschile di domenica 6 agosto, sebbene ogni volta in casa belga vi sia molta incertezza sulle formazioni e le tattiche in lizza per l’oro. Il 2023 non fa eccezione, anzi, fa i botti. Il mai domo Tom Boonen ha dichiarato a Wielerclub Wattage che non avrebbe mai collaborato con Wout van Aert (Jumbo Visma) e con Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck).
«Non avrei mai portato Jasper e Wout a un campionato del mondo insieme. Mai. Entrambi se lo meritano, ma il compito di un responsabile di selezione è eliminare i conflitti prima della gara. E credimi: ci saranno quei conflitti», dichiara Boonen. Qui il l’ex corridore belga sta indubbiamente mettendo il dito nella piaga e facendo il pelo e contropelo al percorso del mondiale: 270 chilometri, 3500 metri di dislivello e un circuito finale estremamente tecnico e selettivo, con un papabile arrivo allo sprint in cui entrambi i belgi se la possono giocare. Qui il rischio di guardare ognuno ai propri interessi è altissimo per Boonen, preoccupato che a pagarne le conseguenze sia la formazione belga.
Non dimentichiamoci di Remco Evenepoel che esce vincitore dalla Clásica di San Sebastián con sulle sue spalle la maglia tricolore 2022. Il Belgio, lo abbiamo detto, ha un team che nel suo insieme è complessivamente molto forte, dunque sarà messo nel mirino dalle altre squadre. Memori dei Campionati Europei del 2018 a Glasgow non è chimerico pensare che avere questo trio fatale in testa renderà la gara molto nervosa e preda di attacchi che metteranno tutti e tre nella posizione di poter essere Campioni del Mondo.
“Capisco che vuoi portare corridori forti. Soprattutto Jasper, che ha recuperato molto bene dopo il Tour. Ma non puoi andare ai Mondiali con due uomini per lo sprint. Non funziona mai”, rilancia con forza l’ex campione del mondo a Madrid nel 2005. «Quando vedi la linea d’arrivo pensi a scattare, non a lanciare lo sprint». Inoltre, non dimentichiamo che Evenepoel non è più un soldatino che se ne sta zitto e buono se gli si dice di scattare a comando quando mancano 5 o al massimo 3 giri dal traguardo. Evenepoel è sulla carta il miglior corridore belga ora, lo dice anche Contador. Se la situazione è statica e vuole partire all'ultimo giro nessuno gli può dire “no, tu no”. Il selezionatore Sven Vanthourenhout ancora una volta ha tutte le pressioni addosso: appuntamento a domenica per vedere chi avrà avuto ragione.