Corbin Strong vince il Giro del Veneto 2024
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Troppo Strong: Corbin vince in volata il Giro del Veneto

Una giornata sferzata dalla pioggia e un circuito non banale hanno messo in difficoltà alcuni dei favoriti, arridendo al resistente sprinter neozelandese

16.10.2024 17:05

Corbin Strong (Free Palestine) si aggiudica l'ottantasettesima edizione del Giro del Veneto, battendo in volata Xandro Meurisse (ALpecin-Deceuninck) e Romain Grégoire (Groupama-FDJ). Quarta piazza per il nostro Davide De Pretto (Jayco AlUla).

 

Giro del Veneto 2024, la cronaca della gara

Percorso di 166.8 km da Verona ai piedi del Monte Berico a Vicenza. I primi 10 km di corsa sono pianeggianti, poi i corridori troveranno la breve salita di Colognola ai Colli (1.3 km al 7.8% di pendenza media), che potrebbe essere un trampolino di lancio per gli attaccanti di giornata. Segue un tratto in pianura di circa 42 km, dove si trova lo sprint intermedio di Lonigo intitolato a Davide Rebellin. Poi la semplice asperità di Monte del Roccolo (4.9 km al 3.9%), dopo la quale i corridori transiteranno per Vo’ di Brendola e Valmarana, prima di entrare nel circuito finale di Vicenza. L'anello, lungo 15 km, ha come punto cardine il Monte Berico, uno strappo di 1.1 km con pendenza media al 7.1% e i 600 m finali tra l'8 e il 12%. Di seguito, la breve e semplice ascesa delle Torri di Arcugnano (1.1 km al 3.9%). Il circuito verrà ripetuto 5 volte prima dell'arrivo: l’ultima scalata  verrà affrontata solamente a metà, poiché il traguardo è posto prima della sezione più dura del Monte Berico: ciò potrebbe consentire anche ai corridori più pesanti e veloci di giocarsi la vittoria.

L'altimetria del Giro del Veneto 2024 © Giro del Veneto
L'altimetria del Giro del Veneto 2024 © Giro del Veneto

 

Prevedibilmente, la fuga di giornata riesce ad avvantaggiarsi sulla breve salita di Colognola ai Colli: l'accelerata decisa di Ådne Holter (Uno-X Mobility) fa sì che si stacchi un drappello di uomini composto da Davide Baldaccini (Corratec), Nickolas Zukowsky (Q36.5 Pro Cycling), Germán Darío Gómez (Polti-Kometa), Kevin Pezzo Rosola (General Store-Essegibi) e Ben Granger (Mg.K Vis-Colors for Peace), poi raggiunti anche da Lorenzo Milesi (Movistar). In testa al gruppo si alternano a tirare per tenere sotto controllo la fuga la UAE Emirates e la Jayco AlUla. Intanto, dopo una partenza nuvolosa, inizia a piovere sulla corsa.

 

I battistrada durante il Giro del Veneto 2024 © Team Polti Kometa via X
I battistrada durante il Giro del Veneto 2024 © Team Polti Kometa via X

 

Nel lungo tratto di pianura prima del Monte del Roccolo la fuga prende circa 2' di vantaggio: Pezzo Rosola vince lo sprint intermedio di Lonigo e, a 96 km dal traguardo, Lorenzo Milesi è costretto ad abbandonare la gara in seguito ad una scivolata. Il vantaggio dei battistrada si riduce sotto i due minuti nella scalata al Roccolo, salvo poi risalire a 2'30"con l'approssimarsi del primo passaggio sul Monte Berico.

 

Scatti e controscatti nel circuito di Monte Berico 

Il gruppo dà un'accelerata decisa proprio all'imbocco dell'asperità vicentina, portandosi a 1'45" dagli attaccanti. La Jayco AlUla cerca di fare gara dura e riesce nella prima ascesa a far staccare Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), uno dei possibili favoriti. Tra gli attaccanti si stacca invece Germán Darío Gómez. Nella seconda tornata si vede in testa al gruppo anche l'Intermarché-Wanty: il plotone transita sul traguardo posto a metà Monte Berico con 1'05", mentre sono già staccati Eddie Dunbar (Jayco AlUla) e Rudy Molard (Groupama-FDJ), protagonisti del Giro di Lombardia. Sul tratto più duro iniziano gli attacchi da parte della UAE Emirates con Alessandro Covi, che fa staccare un gruppetto con Nairo Quintana (Movistar) e Gianluca Brambilla (Q36.5), ma non riesce a proseguire nell'azione. Il vantaggio dei battistrada è sotto i 40". 

Dopo il passaggio alle Torri di Arcugnano e la discesa, in testa alla corsa rimangono solo Zukowsky, Granger e Pezzo Rosola con 15": gli ultimi due attaccanti ad essere ripresi saranno Granger e Pezzo Rosola, a 47 km. Il gruppo, ridotto ad una settantina di unità per via della pioggia e dell'alta media tenuta in corsa, continua ad essere scosso da diversi attacchi, principalmente da parte dei compagni di squadra dei favoriti. È quasi sempre la UAE Emirates a ricucire su questi attacchi, con un egregio lavoro da parte di Diego Ulissi in favore del capitano Marc Hirschi. Provano un po' tutti: ai meno 45 km parte Rémy Rochas (Groupama-FDJ), poi Marcel Camprubí (Q36.5) che resiste un paio di chilometri, poi Davide Formolo (Movistar) con un uomo della Polti, richiusi dagli uomini della VF Group-Bardiani, mentre Jay Vine (UAE) prende il posto di Ulissi, mettendo il gruppo in fila indiana. A 32 km dal traguardo prova in solitaria Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani), ma viene ripreso sulla penultima ascesa al Monte Berico dal forcing della UAE. 

 

Tutti contro Hirschi, ma vince il più veloce: alla fine la spunta Strong

Allo scollinamento allunga Thibaud Gruel (Groupama-FDJ): è lo stesso Hirschi ad andare a chiudere, con sulle ruote Romain Grégoire (Groupama-FDJ). Grazie a questa azione si stacca un gruppetto di una quindicina di corridori che prende subito 15", mentre in gruppo prova a ricucire l'Arkéa. Gli uomini al comando sono Grégoire e Gruel, Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty), Camprubí e Brambilla, Jon Barrenetxea (Movistar), Davide De Pretto e Anders Foldager (Jayco AlUla), Hirschi e Vine, Marco Frigo e Corbin Strong (Free Palestine), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), Filippo Magli (VF Group-Bardiani), Tobias Johannessen (Uno-X).

A 25 km dal traguardo non c'è molto accordo tra i quindici di testa: iniziano una serie di scatti, mentre in gruppo è la Alpecin a lanciarsi all'inseguimento. In discesa allungano i Q36.5, con Brambilla che mette in difficoltà Camprubí, che scivola in curva ma si rimette subito in sella. Brambilla rimane solo in testa a 21 km dal traguardo, mentre il gruppo si spezza dietro il drappello della Alpecin, che riesce a riportarsi sul gruppetto all'attacco. Brambilla inizia l'ultima tornata di circuito con 6" di vantaggio sugli inseguitori, mentre dietro parte una volata per prendere l'imbocco della salita nelle prime posizioni. Alpecin e poi UAE Emirates riprendono Brambilla e la squadra emiratina prova a lanciare Hirschi, marcato a uomo da Grégoire: i due prendono qualche metro di vantaggio, ma su di loro rientreranno Filippo Zana (Jayco AulUla) e Samuele Battistella: il quartetto così composto ha 7" di vantaggio a 12 km dal traguardo.

Romain Grégoire e Marc Hirschi all'attacco durante il Giro del Veneto 2024 via X
Romain Grégoire e Marc Hirschi all'attacco durante il Giro del Veneto 2024 via X

 

Ai meno 10 km dal traguardo, mentre Hirschi litiga con Battistella per farlo tirare, si crea un buco e allungano Zana e Grégoire, poi richiusi dallo svizzero. Finisce così l'intesa dai quattro di testa, ripresi prima da un uomo della Uno-X e poi dagli inseguitori ai meno 7.5 km dall'arrivo, grazie all'azione di Xandro Meurisse e Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck). A 5 km dal traguardo prova ad attaccare in contropiede Tobias Johannessen, ma Filippo Baroncini, rientrato nel tratto in pianura, richiude. 

Ai meno 4 km dal traguardo parte anche Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani) con Zana a ruota: i due rimangono in testa pochissimo prima di essere ripresi, ma Pellizzari cerca di rinfocolare l'azione, per poi essere ripreso dal gruppetto dei favoriti, lanciatissimo, a 1.3 km dal traguardo. Marco Frigo prende in testa l'ultimo chilometro in favore di Strong: negli ultimi 200 m Romain Grégorire lancia la volata, ma Corbin Strong, meglio posizionato all'uscita della penultima curva a sinistra, prende un po' di margine e riesce a lasciarsi dietro il francese, che viene superato sulla linea del traguardo anche da Xandro Meurisse

 

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