Jakobsen declassato, la terza tappa del Polonia va ad Ackermann
È il tedesco Pascal Ackermann il vincitore della terza tappa del Tour de Pologne, ma non era stato il corridore della Bora-Hansgrohe ad esultare sulla linea del traguardo: l'ottava vittoria stagionale, la seconda in questa edizione della gara polacca, è arrivata infatti dopo il declassamento di Fabio Jakobsen che aveva avuto la meglio nello sprint in rimonta. Ackermann aveva chiuso in seconda posizione dopo essere partito forse un po' troppo lungo, ma si è trovato così un'altra vittoria da aggiungere al già notevolissimo bottino stagionale e ha conservato per un altro giorno la maglia di leader della generale.
Ancora in fuga Charles Planet
La terza tappa di questo Tour de Pologne era l'ultima dedicata ai velocisti prima di entrare nella seconda parte di corsa che sarà chiamata a decidere la classifica generale. I 150 chilometri tra Chorzów e Zabrze presentavano pochi dislivelli degni di nota ed un solo gran premio della montagna, classificato addirittura di quarta categoria: un particolare molto interessante del percorso era però la partenza dall'interno dello Stadion Śląski di Chorzów con un altro passaggio per un sprint speciale dopo 7 chilometri di corsa sulla pista di atletica dello stadio.
A questo traguardo intermedio sono transitati in testa alla corsa i tre fuggitivi di giornata che erano partiti subito in corrispondenza del via ufficiale della tappa: il terzetto era composto dal polacco Adrian Kurek (Nazionale Polonia) che già ci aveva provato il primo giorno, dal russo Evgeny Shalunov (Gazprom-Rusvelo) e soprattutto dal francese Charles Planet, 25enne del Team Novo Nordisk alla terza fuga in tre giorni per difendere la maglia di leader della classifica degli scalatori. Ma Planet ha iniziato la tappa con appena 1" di ritardo nei confronti di Pascal Ackermann e prendendo anche gli unici 3" di abbuono in palio oggi è stato a lungo il leader virtuale della corsa.
Strada bagnata e cadute
In corsa i corridori hanno dovuto fare i conti con violenti acquazzoni e ampie schiarite che hanno reso le strade molto scivolose, e purtroppo abbiamo dovuto registrare alcune cadute: la più grave, nella prima metà di gara, è stata quella che ha coinvolto il belga Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal), rianimato sul posto e poi trasportato d'urgenza in ospedale.
Nel frattempo i battistrada hanno velocemente raggiunto un vantaggio massimo di 5'40" prima che le squadre dei velocisti, Bora-Hansgrohe e UAE Team Emirates in particolare, iniziassero il classico lavoro di inseguimento in preparazione di un arrivo in volata. Kurek, Planet e Shalunov sono entrati nel circuito finale a Zabrze con 45" di vantaggio e 25 chilometri ancora da percorrere, all'inizio dell'ultimo giro da 6.2 chilometri il trioaveva ancora 15" di vantaggio ma subito dopo c'è stata la caduta di Adrian Kurek e Charles Planet, con quest'ultimo che ha dovuto dire addio in anticipo - visto che comunque non si sarebbe realizzato - al sogno di vestire la maglia di leader di una corsa World Tour. Alla fine Shalunov ha provato a proseguire da solo, ma il plotone si è ricompattato a tre chilometri dalla conclusione.
Manata di Jakobsen, tappa ad Ackermann
La volata al traguardo è stata ancora una volta molto lunga e veloce ed ha favorito chi partiva da dietro: per trovare lo spazio per lanciarsi, Fabio Jakobsen ha dato una manata al francese Marc Sarreau e lo ha spostato trovando quindi strada libera davanti a sé ed è riuscito a superare Pascal Ackermann e Danny van Poppel, poi secondo e terzo. La mano tolta dal manubrio e la conseguente spinta in una fase così critica della corsa non sono sfuggite all'occhio delle telecamere, ed i giudici hanno così preso l'inevitabile decisione di squalificare il campione nazionale dei Paesi Bassi: la nuova classifica ha quindi visto Pascal Ackermann vincitore con Danny van Poppel secondo, Mads Pedersen terzo, John Degenkolb quarto, Max Walscheid quinto, Mark Cavendish sesto, Marc Sarreau settimo, Andrea Peron ottavo, Fernando Gaviria nono e Matej Mohoric decimo.
In classifica generale ha potuto allungare al comando portando a 12" il proprio vantaggio su Fernando Gaviria ed a 14" quello su Luka Mezgec: importa poco, perché da domani inizierà un nuovo Tour de Pologne, quello che decreterà il vincitore finale, e si partirà con un arrivo sul secco strappo in salita di Kocierz che chiamerà alla ribalta i favoriti per la vittoria finale.