Hansen ha chiesto che durante il Giro l'assistenza possa fornire mantelline neutrali
Il presidente del Cpa ha chiesto di rivedere le norme perché sia permesso all'assistenza di fornire indumenti neutrali ai corridori laddove non fosse possibile per le ammiraglie dei team
L'australiano Adam Hansen, capo dell'associazione dei corridori professionisti (nota come CPA Cycling) si è mosso con anticipo rispetto alla partenza del Giro d'Italia 2024, chiedendo delle modifiche regolamentari riguardo l'assistenza ai corridori. Memore delle condizioni meteo che lo scorso anno i corridori hanno incontrato nella corsa rosa, Hansen si è preoccupato di chiedere che i mezzi dell'organizzazione possano distribuire mantelline neutrali o giacche calde ai corridori (come del resto già avviene per le borracce), e ha voluto rendere pubblica la sua richiesta con un tweet sul proprio account X:
Attualmente gli indumenti possono essere forniti ai corridori solo dal personale della propria squadra, ma spesso nelle tappe di montagna, per le ammiraglie che hanno corridori sparsi in vari gruppi, è difficile raggiungere tutti e otto i propri uomini.
Dal punto di vista strettamente televisivo, non si configurerebbe come un gran problema, visto che le mantelline anti-pioggia sono quasi sempre nere. Resta la questione degli sponsor, anche se sui capi anti-pioggia delle squadre spesso sono già poco distinguibili. Il presidente del CPA non ha specificato chi dovrebbe occuparsi della distribuzione delle mantelline, anche se si ipotizza dovrebbe spettare alle ammiraglie dell'assistenza neutrale, né se voglia chiedere anche alle altre società organizzatrici di derogare al regolamento allo stesso modo.
“Ho corso tappe al Giro con la giacca di un'altra squadra”
Rispondendo ad un commento al suo tweet, ha poi portato la propria esperienza personale come ulteriore motivo a supporto della richiesta:
La fuga è sempre ben assistita, poi se la gara è in 4 o 5 gruppi i DS lavorano come matti cercando di supportare i propri corridori. Ho corso tappe al Giro d'Italia con le giacche di un'altra squadra perché la mia squadra aiutava altri corridori.
"Here to protect the riders"
Hansen è stato eletto lo scorso anno al posto di Gianni Bugno a capo dell'associazione dei corridori professionisti, e già quando era in gruppo era considerato un riferimento dai colleghi, tanto da essere tra i protagonisti di una delle proteste più tese tra RCS e i corridori, quella della diciannovesima tappa del Giro 2020, che sarebbe dovuta partire da Morbegno e arrivare a Asti. Anche nell'ultimo Giro d'Italia, il primo in cui era presidente in carica dell'associazione, è stato protagonista della mediazione tra i corridori e l'organizzazione della corsa, che portarono tra l'altro al taglio del Gran San Bernardo dalla 13esima tappa, con arrivo a Crans Montana. “Here to protect the riders”, recita la sua bio su X.