
Lillehammer CK, la squadra che pesca nello sci di fondo
Più della metà dei corridori della formazione norvegese ha iniziato le competizioni agonistiche sulla neve. Uno di loro, Ulrik Tvedt, ha regalato al team la prima storica vittoria internazionale
Quinto appuntamento dell’anno con Mondo Continental. In questa puntata: Tour du Rwanda, Campionati Nazionali, Visit South Aegean Islands e il Lillehammer CK, che ha conquistato la prima storica vittoria internazionale.
Le corse della settimana
Tour du Rwanda

In settimana si è disputata l’unica gara professionistica africana: il Tour du Rwanda, corsa a tappe di otto giorni. Quest’anno la start list è stata danneggiata dal conflitto nella vicina Repubblica Democratica del Congo, che ha portato diverse squadre a rinunciare alla partecipazione, limitando la partecipazione a quattordici: due ProTeam, sette Continental, quattro selezioni nazionali e una rappresentativa del World Cycling Centre dell’UCI.
La corsa si è aperta con un cronoprologo di 3400 metri, completamente privo di difficoltà altimetriche. Il giovanissimo Aldo Tailleau (Lotto Development) ha fatto segnare il miglior tempo, precedendo di 2” il francese Fabien Doubey (TotalEnergies) e il belga Milan Menten, corridore della Lotto, che in questa gara è stato schierato come uomo d’esperienza nel team di sviluppo.
La prima tappa in linea presentava un percorso non del tutto pianeggiante, ma con poche reali difficoltà. Gli ultimi 3500 metri, però, tendevano costantemente all’insù. Il gruppo si è presentato sostanzialmente compatto e lo spunto migliore è stato quello di Henok Mulubrhan (Nazionale Eritrea), che ha preceduto in uno sprint serratissimo Rotem Tene e Lorrenzo Manzin (TotalEnergies). Aldo Tailleau ha perso terreno e ha ceduto la maglia di leader a Fabien Doubey.
La seconda frazione prevedeva diverse salite, l’ultima delle quali terminava a poco più di 10 km dal traguardo. Circa trenta corridori si sono giocati il successo in volata e c’è stata una sorpresa: Brady Gilmore, impegnato nel tirare la volata a Itamar Einhorn, ha resistito fino alla fine e si è messo alle spalle il suo capitano. Lorrenzo Manzin ha completato il podio di giornata. Fabien Doubey ha conservato la leadership in classifica.
La terza tappa presentava diverse asperità, con il doppio passaggio sulla salita di Rambo come momento clou. Circa venti corridori sono rimasti davanti, ma sono arrivati sfilacciati sul traguardo e solo i primi sette sono stati accreditati dello stesso tempo: Brady Gilmore ha centrato la seconda vittoria consecutiva, battendo nettamente Yoel Habteab (BIKE AID) e Henok Mulubrhan. Fabien Doubey si è piazzato quarto e ha conservato la maglia di leader.
La quarta frazione proponeva due salite abbastanza impegnative, ma entrambe abbastanza distanti dal traguardo. Joris Delbove (TotalEnergies) è riuscito a uscire dal gruppo dei migliori nel finale e ha tagliato il traguardo con 3” di vantaggio, sufficienti per assicurargli anche di passare in testa alla classifica. Brady Gilmore ha regolato Henok Mulubrhan nella volata per il secondo posto.
La quinta tappa era molto impegnativa nei primi 50 km, ma diventava molto più semplice nella seconda parte. Nel finale c’erano un paio di strappetti. Duarte Marivoet (UAE Team Emirates Gen Z), abbastanza lontano in classifica, ha avuto un po’ di libertà ed è riuscito a involarsi in solitaria e a conquistare la sua prima vittoria UCI. A 25” Awet Aman (UCI WCC) ha chiuso secondo davanti a Fabien Doubey. Joris Delbove è rimasto primo in classifica.
La sesta tappa era una delle più importanti per la classifica generale, con l’arrivo situato al Canal Olympia, in cima a una salita di 5 km con una pendenza media che sfiorava il 7%. Nahom Zeray (Nazionale Eritrea) si è preso di forza la prima vittoria UCI in carriera, tagliando il traguardo con 10” di vantaggio su Milan Donie (Lotto Development) ed Henok Mulubrhan. Fabien Doubey è tornato in testa alla classifica.
Con l’annullamento tra le polemiche dell’ultima tappa, Fabien Doubey ha conquistato il successo finale con 6” di vantaggio su Henok Mulubrhan e 11” sul tedesco Oliver Mattheis (BIKE AID). Shemu Nsegiyumva (Java-Inovotec) si è preso il titolo di re degli scalatori, Didier Munyaneza (Nazionale Ruanda) ha vinto la maglia degli sprint intermedi, Milan Donie è stato il miglior giovane della corsa e la BIKE AID si è imposta nella graduatoria a squadre. Le classifiche riservate ai corridori locali hanno premiato Henok Mulubrhan, miglior africano, Vainqueur Masengesho (Nazionale Ruanda), primo dei ruandesi, e Yoel Habteab miglior giovane africano.
Campionati Nazionali Filippine e Pakistan

Mentre in Europa la stagione comincia ad entrare nel vivo, in Asia continuano i campionati nazionali. In questa settimana si è corso nelle Filippine, dove Nash Lim ha vinto a sorpresa la prova a cronometro. Il ventiduenne, alla prima corsa UCI in carriera, ha rifilato ben 43” al campione uscente Nichol Pareja (Victoria Sports). John Mark Camingao ha completato il podio, con un ritardo di 1’23”. Fra gli under 23, invece, si è imposto Anselmo Lazatin jr.
Nella prova in linea è caduto il regno di Jonel Carcueva (Go for Gold Philippines), vincitore delle ultime tre edizioni: il ventinovenne si è dovuto accontentare del trentaquattresimo posto. A succedergli nell’albo d’oro è l’esperto Marcelo Felipe (Victoria Sports), che a trentacinque anni ha conquistato il primo titolo nazionale in carriera, dopo il secondo posto del 2022 e il terzo del 2015. Jericho Lucero (Go for Gold Philippines), staccato di 2”, si è dovuto accontentare della piazza d'onore per il terzo anno di fila, mentre il gradino più basso del podio è andato a Jeremy Lizardo, che ha tagliato il traguardo con 4" di ritardo. Rush Camingao ha vinto il titolo under 23, staccando nettamente tutti i suoi avversari.
Si sono disputati i campionati nazionali anche in Pakistan: il trentottenne Ali Jawaid, che ha rappresentato il suo paese ai Campionati del Mondo 2021, si è imposto sia nella prova in linea che in quella a cronometro.
Visit South Aegean Islands

È iniziato il trittico di gare che ormai da qualche anno si svolge sull’isola di Rodi, in Grecia. Ad aprire il calendario è stata la Visit South Aegean Islands, corsa a tappe di due giorni, giunta alla quarta edizione. Al via erano presenti sedici Continental, sette formazioni dilettantistiche e una selezione nazionale ellenica, per un totale di ventiquattro squadre.
La prima tappa presentava un profilo adatto ai corridori abili sulle salite brevi e dotati di un discreto spunto veloce: c’erano diverse salitelle e l’arrivo era situato in cima ad uno strappo lungo circa 2 km, con una pendenza media inferiore al 5%. Il gruppo è arrivato molto sgranato sul traguardo e solo dieci corridori sono stati accreditati dello stesso tempo: si è imposto l’italiano Mattia Negrente (XDS Astana Development), già secondo sullo stesso traguardo l’anno scorso. Alle sue spalle si sono piazzati Alexander Arnt Hansen (Airtox-Carl Ras) e il professionista della Burgos Burpellet BH Georgios Bouglas, in gara con la nazionale greca.
La seconda frazione era altimetricamente abbastanza simile alla prima, anche se in questo caso lo strappo finale era leggermente più lungo e duro. A sorpresa c’è stata meno selezione del giorno precedente, con ventinove corridori che hanno chiuso con lo stesso tempo. Ulrik Tvedt ha regalato la prima vittoria UCI al Lillehammer CK, mettendosi alle spalle Marcin Budziński (ATT Investments) e Alexander Arnt Hansen.
Tre corridori hanno concluso la corsa con lo stesso tempo e la somma dei piazzamenti ha consegnato il successo finale (e la maglia di miglior giovane) ad Alexander Arnt Hansen. Sul podio con lui sono saliti i vincitori di tappa Mattia Negrente e Ulrik Tvedt. Gli sprint intermedi hanno premiato Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski), mentre il re degli scalatori è stato Lorenzo Ginestra (Swatt Club). Alla XDS Astana Development, infine, è andata la graduatoria a squadre.
Le Continental fra i big

La O Gran Camiño ha dato una chance alla Continental spagnola Illes Balears Arabay, alla messicana Petrolike e alle portoghesi Anicolor/Tien 21, APHotels & Resorts/Tavira/SC Farense, Efapel, Rádio Popular-Paredes-Boavista e Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua. L’ex Jayco AlUla Jesús David Peña ha iniziato bene la sua avventura con la APHotels & Resorts/Tavira/SC Farense, concludendo la corsa all’undicesimo posto. Il miglior risultato di tappa è stato, invece, della Efapel, con Santiago Mesa, che è riuscito a piazzarsi secondo nella prima frazione. Il miglior corridore Continental in assoluto è stato il giovane belga della Soudal-Quick Step Devo (ma in gara con il team WorldTour) Viktor Soenens, che ha chiuso all’ottavo posto, vincendo la maglia di miglior giovane.
Le quattro Continental storiche francesi hanno partecipato a Faun-Ardèche Classic e Faun-Drôme Classic. La CIC-U-Nantes ha fatto meglio delle formazioni di pari livello alla Faun-Ardèche Classic, con il ventitreesimo posto di Yaël Joalland, mentre la St.Michel-Preference Home-Auber 93 si è rifatta alla Faun-Drôme Classic, grazie a Nicolas Breuillard, che ha chiuso in ventiquattresima posizione. Alla Drôme il miglior rappresentante di una compagine di terza divisione è stato, in realtà, Simone Gualdi (Wanty-NIPPO): il giovane lombardo, in gara con la Intermarché-Wanty, si è piazzato diciannovesimo.
La principale novità di ciclomercato annunciata dall’UCI in settimana consiste nell’approdo nel mondo Continental della Albiono, formazione delle Isole Vergini Britanniche. Oltre alla presenza del più noto dei corridori locali, Darel Christopher, in squadra spiccano i nomi di Jyme Bridges, pluricampione nazionale di Antigua e Barbuda, dell’ucraino Yaroslav Parashchak, unico membro del roster ad aver vinto a livello UCI in Europa, e del marocchino (ma nato a Peschiera del Garda), Omar El Gouzi, che per due anni è stato professionista alla Bardiani.
Il ritratto della settimana: Lillehammer CK

Il Lillehammer CK è il club ciclistico della città sede dei Giochi Olimpici Invernali del 1994. Attualmente, anche grazie a oltre cinquant’anni di storia, è una delle più importanti società ciclistiche norvegesi e può contare su oltre 400 tesserati. Il club offre la possibilità di avvicinarsi allo sport anche a bambini di soli sei anni e unisce l’attività su strada a quella nel fuoristrada. In passato si è occupato dell’organizzazione di eventi importanti come i campionati nazionali, ma è in prima linea anche per quanto riguarda le gare giovanili.
La squadra élite del Lillehammer CK è stata per anni una delle più importanti a livello dilettantistico locale e, dallo scorso anno, ha fatto il salto nel mondo Continental. Da settembre si è aggiunto al gruppo dei direttori sportivi il trentunenne Kristoffer Skjerping, che ha un passato da corridore di alto livello: bronzo mondiale tra gli under 23 nel 2014, ha vestito per due anni la maglia della Cannondale (attuale EF), nel WorldTour.
Dopo un 2024 di ambientamento fra le Continental, in cui ha ottenuto sette top ten in corse UCI (ma senza nessun piazzamento tra i primi cinque), quest’anno la formazione norvegese è partita col botto: nella prima corsa stagionale, la Visit South Aegean Islands, ha conquistato la prima storica vittoria internazionale, grazie a Ulrik Tvedt, che si è imposto nella seconda tappa. A completare un grande weekend, il ventunenne si è anche piazzato al terzo posto in classifica generale. A dare ancora maggior risalto al risultato, c’è il fatto che per lui sono stati i primi risultati di spessore a livello UCI e che nessuno degli altri nove corridori in rosa (tutti norvegesi) ha mai vinto in gare internazionali. Più della metà di loro, prima di iniziare seriamente con il ciclismo, ha praticato lo sci di fondo: la cosa sorprende fino a un certo punto, considerando l'importanza che questo sport ricopre in Norvegia. Anche Jørgen Nordhagen, grande promessa della Visma|Lease a Bike, ha iniziato nello stesso modo.
L’analisi del roster non può che iniziare da colui che ha scritto un’indelebile pagina nella storia della squadra: Ulrik Tvedt. Prima dell’eccellente Visit South Aegean Islands, aveva ottenuto i suoi miglior risultati al Tour of South Bohemia: nella corsa ceca, infatti, era stato ottavo in una tappa nel 2023 e nono in una dell’edizione 2024. Nel 2023, inoltre, è stato convocato in nazionale per l’Arctic Race of Norway. Fino al 2020, invece, aveva praticato sci di fondo.
Ludvik Holstad è il corridore con la maggiore esperienza: la sua prima avventura nel mondo Continental risale al 2017, quando vestiva la maglia della Sparebanken Sør e, in seguito, ha corso per due anni e mezzo con la Joker. Il suo risultato più importante è stato il terzo posto al Ringerike GP 2022, ma ha saputo far bene anche all’estero, soprattutto alla Ronde de l’Oise, che ha chiuso al quinto posto nel 2023 (con un secondo posto di tappa) e al sesto nel 2024.
Oltre a Holstad, l’unico ad aver già corso a livello Continental prima di approdare al Lillehammer CK è Henrik Teslo Fjellheim, che nel 2023 ha difeso i colori della EF Education-NIPPO. In quella stagione il norvegese ha accumulato una buona esperienza internazionale e ha raccolto come migliori piazzamenti i sesti posti al GP Aspendos, in Turchia, e in una tappa del Tour du Rwanda. Il miglior risultato UCI della sua carriera è, però, arrivato l’anno scorso, quando ha chiuso in seconda posizione il Ringerike GP.
L’uomo più anziano della rosa è Brage Aulstad, che fra pochi giorni compirà ventisette anni. Difende i colori del Lillehammer CK élite sin dal suo primo anno da under 23, il 2017. Finora non ha mai ottenuto risultati di spessore in corse internazionali e il suo miglior piazzamento in una corsa UCI è il settimo posto nell’edizione 2021 della corsa di casa, il Lillehammer GP.
Per pochi giorni, Toralf Rydningen Martinsen non è più under 23: il ventiduenne è nato, infatti, il 26 dicembre 2002 (quest’anno sono considerati under 23 i nati dal 1° gennaio 2003 in poi). Anche lui ha iniziato bene la stagione: ha aiutato Tvedt alla Visit South Aegean Islands, riuscendo comunque a concludere la corsa in diciassettesima posizione. Lo scorso anno è arrivato tre volte nella top ten in gare UCI: è stato settimo sia in una tappa che nella classifica generale del Tour of South Bohemia e decimo al Sundvolden GP. Fino al 2020 ha praticato sci di fondo.
Fa parte del team pure il fratello Georg Rydningen Martinsen, anch’egli ex fondista. Il diciannovenne si è spostato sul ciclismo solo nel 2022 e nella stagione successiva ha chiuso al terzo posto la cronometro riservata agli juniores dei campionati nazionali. Fra i grandi non ha ancora ottenuto risultati personali, ma è stato uno dei membri della spedizione alla Visit South Aegean Islands.
Henrik Eckmann Farstadvoll è un altro di coloro che avevano iniziato la carriera nello sci di fondo, sport che ha lasciato nel 2020. Arrivato al Lillehammer CK lo scorso anno, è stato impiegato principalmente nel calendario dilettantistico, in cui ha ottenuto anche una vittoria (una tappa della Randers Bike Week, in Danimarca). A livello UCI il suo miglior risultato è un quattordicesimo posto al Gylne Gutuer 2022.
Anche Sverre Schøyen Stiansen ed Even Thorvaldsen provengono dallo sci di fondo. Il primo, ventuno anni, ha iniziato a fare ciclismo seriamente nel 2023 e nella scorsa stagione ha vinto una gara dilettantistica belga, il Prijs Benbotec Avond van Langemark. Il secondo, invece, ha alternato i due sport per un paio d’anni, prima di abbandonare il mondo della neve nel 2022; ancora a caccia di risultati di rilievo tra i grandi, è stato terzo nel campionato norvegese juniores del 2021.
Amund Ferl-Runningshausen, invece, si è affermato nel biennio appena trascorso come uno degli juniores norvegesi più promettenti. Ha vestito la maglia della nazionale in una prova di Coppa delle Nazioni, il Saarland Trofeo, e ha vinto a più riprese sia nel calendario nazionale che all’estero. È ancora in attesa dell’esordio tra i grandi, dato che non ha disputato la Visit South Aegean Islands e non è prevista la sua partecipazione alle prossime gare.
Dopo lo splendido inizio di stagione, il Lillehammer CK continuerà a gareggiare in Grecia: le prossime corse in calendario sono le altre due prove del trittico di Rodi, il Rhodes GP e il Tour of Rhodes. Considerando che la concorrenza sarà simile a quella trovata alla Visit South Aegean Islands, il team ha certamente la possibilità di centrare subito altri risultati importanti.