Giro d'Italia

Ufficiale il taglio dello Stelvio, sostituito dal fratello Umbrail

Da alcuni giorni si parlava della cancellazione dello Stelvio nella 16a tappa, adesso ufficialmente sostituito dal Giogo di Santa Maria, nuova Cima Coppi, senza stravolgere la sostanza

14.05.2024 16:18

Già da un po' si vociferava la cancellazione del Passo dello Stelvio, in programma per la 16a tappa del Giro d'Italia in corso e valido come Cima Coppi; aveva anticipato la notizia il TGR Rai dell'Alto Adige, che aveva rivelato come le autorità locali non fossero in grado di garantire un attraversamento sicuro del valico, in particolare per il rischio di valanghe. Era anche abbastanza chiaro che si sarebbe dovuti sconfinare in Svizzera, perché qualunque tracciato alternativo a sud dello Stelvio costringeva a fare distanze disumane. Da pochi minuti è ufficiale il primo piano B adottato dall'organizzazione, che evidentemente confida di poter comunque transitare poco più in basso dello Stelvio, dal Giogo di Santa Maria o Umbrail Pass, mantenendo la tappa quasi identica al disegno originale e senza necessità di spostare la Cima Coppi. La distanza cresce di soli 4 km (da 202 a 206 km).

Planimetria 16a tappa (piano B)

La nuova Cima Coppi

L'aspetto tecnico della tappa rimane pressoché identico, dal momento che lo Stelvio sarà comunque salito quasi per la sua interezza e privato soltanto degli ultimi 3 km. Si svolterà a sinistra per raggiungere dopo pochi metri il Giogo di Santa Maria o Umbrail Pass (2498 metri), entrando così in Svizzera e scendendo verso la Val Monastero con una strada ripida e tortuosa. La Cima Coppi si allontana leggermente dal traguardo, ma cambia poco visto che era già lontanissima (155.8 km anziché 148.6). La nuova salita sarà di 16.7 km al 7.1% di media, sempre con punte fino al 15%.

Dettaglio salita

Il resto del tracciato

Dalla Val Monastero si torna velocemente in Val Venosta, rientrando in Italia dopo soli 16 km, continuando ancora a scendere fino alle porte del borgo fortificato di Glorenza. Con pochi km di fondovalle si raggiunge Spondigna dove si rientra sul percorso originale. Da qui ancora 85 km di fondovalle servono per raggiungere Prato all'Isarco, i quali potrebbero passare più velocemente del previsto, considerando che fino a Bolzano la strada è sempre a favore, con almeno tre tratti di discesa vera e propria (tant'è che da circa 900 metri di altitudine si scende fino a poco più di 200). La salita al Passo di Pinei (in tutto 23.3 km al 4.7%) è decisamente variegata: prima si affronta un primo troncone tosto di circa 7.5 km al 7.3% (max 11%) per raggiungere Fiè allo Sciliar; quindi quasi 7 km di falsopiano (1.5% di media) e un tratto di 2.8 km al 5% (max 10%) attraverso Siusi allo Sciliar; infine dopo un paio di km di discesa su Castelrotto inizia l'ultimo tratto di 5.4 km al 7%, con una prima impennata di 2.1 km all'8% (max 15%), 1 km di respiro al 3.3% e gli ultimi 2.3 km all'8%. La discesa di 5 km porta ad Ortisei dove la strada torna subito a salire per gli ultimi 6.5 km al 6.1% verso Monte Pana: in realtà i primi 4.3 km (media 4.2%, max 12%) sono il fondovalle che porta a Santa Cristina Val Gardena; dopo 200 metri di discesa inizia la vera impennata conclusiva di 2 km all'11.8%, con punte fino al 16%. Alla fine, nonostante la lunga fase morta centrale e il taglio dello Stelvio, si sommano comunque quasi 3500 metri di dislivello complessivo.

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.