Il Tour 2023 fa i record anche davanti alla tv
Numeri impressionanti per la Grande Boucle, che potrebbero addirittura migliorare quelli dell'edizione 2022. Ieri share sopra il 50% in Francia; picco di 8 milioni di persone per il Puy de Dôme
Il Tour de France 2023 sta battendo vari record. Non solo in corsa, per i tempi di scalata, ma anche per il numero di spettatori catturati dalle immagini della Tv francese. Ieri ci sono stati 7,4 milioni di telespettatori collegati su France2 nel momento clou della tappa, in cima al Col de Joux Plane, per assistere al duello che sta infiammando la corsa, quello tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard. In totale, durante le ore di diretta sulle varie reti di France Télévisions, sono stati registrati 12,4 milioni di telespettatori. La media è stata invece di 5,7 milioni (con un picco di 7,4M come abbiamo detto), corrispondente a uno share del 50,6%: più di uno spettatore su due tra coloro che guardavano la Tv francese erano sintonizzati sulla diretta della Grande Boucle!
Dati simili si erano verificati anche il giorno prima in occasione della festa nazionale francese, con una media di 5.2M di telespettatori e 46.3% di share, ma con un picco di ascolti addirittura maggiore, fino a 7,6 milioni di utenti. Ma ancora migliore era il dato portato in dote domenica scorsa dalla nona tappa di questo Tour, con la grande attesa per il ritorno del Puy de Dôme dopo 35 anni. Sulle rampe finali della salita France2 ha raggiunto un picco di oltre 8 milioni di persone davanti ai teleschermi, per una media di 5,72M su più di tre ore di diretta. La tappa vinta da Michael Woods (Israel-Premier Tech) ha conlcuso la miglior prima settimana di Tour dal 2006 in termini di dati auditel per la Tv francese, con una media di 3,7 milioni.
Numeri impressionanti, impossibili da paragonare a quelli registrati sulle reti Rai durante il Giro d'Italia, che potrebbero addirittura migliorare quelli del Tour 2022, che aveva fatto segnare vari record per France Télévisions dopo qualche anno più o meno in calo: una media di 4 milioni di spettatori per ogni tappa (record dal 2011) ed uno share medio del 41,3% (record dal 2005). Lo scorso anno il picco massimo era stato di di 8,4 milioni di spettatori (record dal 2004), registrato il 14 luglio in occasione dell’arrivo della dodicesima tappa sull’Alpe D’Huez, mentre lo share aveva toccato la vetta del 62,8% (record dal 2007) durante le fasi finali della ormai famosa tappa con arrivo sul Col du Granon.
È interessante notare che questi numeri che abbiamo fin qui snocciolato sono stati raggiunti senza un credibile contendente francese per la maglia gialla, nel 2022 come quest'anno, che anzi non vede neppure un transalpino impegnato nella lotta per il podio. Spesso chiamiamo in causa l'assenza di italiani al vertice della classifica generale per giustificare i dati di ascolto in calo nelle ultime edizioni del Giro d'Italia, da quando Nibali non è stato più un fattore nella lotta per la maglia rosa per esempio, ma come sappiamo bene la grandezza del Tour non risente minimamente di questo fattore, nonostante siano fermi al 1985 con l'ultimo successo di Bernard Hinault. E a quanto pare non ne risente nemmeno il seguito che la corsa più importante al mondo ha tra i suoi connazionali.