Olav Kooij vince la quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2025 © Tirreno-Adriatico / LaPresse
Professionisti

Tirreno-Adriatico: Kooij mette Van Der Poel (e tutti gli altri) nel Trasacco

La INEOS controlla e attacca con Ganna, Milan si stacca quasi subito e non si gioca la vittoria: pericolo scampato (per ora) per gli attardati nei ventagli

13.03.2025 16:29

Giornata difficile ma coronata dalla vittoria, quella di Olav Kooij (Visma-Lease a Bike): il classe 2001 si è imposto sul traguardo della quarta tappa della Tirreno-Adriatico dopo essere rimasto a lungo staccato a causa dei ventagli che avevano sbriciolato il gruppo sull'altipiano dopo l'ultima salita di giornata. Seconda posizione per Rick Pluimers (Tudor Pro Cycling), che migliora il quarto posto di ieri e si conferma reattivo in giornate faticose come le ultime due di questa edizione numero 60 della Corsa dei Due Mari. Terza piazza e forse un po' di amarezza per Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck): Vedepè attacca sullo strappetto finale confermando l'ottima gamba in salita, ma Ganna risponde e annulla il tentativo, come a restituirgli il favore per la tappa di ieri. Dopo due ventesimi posti, che l'ex campione del mondo possa sbloccarsi nella tappa dei Muri Marchigiani?

Il percorso

Frazione di 190km da Norcia a Trasacco con 2610m di dislivello. Partenza in salita verso il GPM di Forca della Civita (16km al 4%, ultimi 10km al 4.5%), seguita da un'ulteriore lieve pendenza fino al bivio per Selvarotonda (circa 6 km al 2.3%). Un veloce tratto in discesa porta ad Antrodoco, dove inizia la salita alla Sella di Corno (14km al 3.6%, con i primi 8km attorno al 4.8%). A fine discesa si torna subito a salire verso Poggio Santa Maria (4km al 3.8%), San Menna (circa 1km al 6%) e soprattutto al GPM di Valico La Crocetta (13km al 5.7%, con una parte centrale dura al 7.4%). In vetta si attraversano prima la piana di Campo Felice, quindi l'Altopiano delle Rocche fino a Ovindoli, dove è posto uno sprint intermedio. Da lì, una lunga discesa porta nella Piana del Fucino, dove i corridori transiteranno per la località d'arrivo, non prima di aver affrontato uno strappo di 300m al 10.5% (max 12%), che sarà ripetuto anche nei due giri del circuito finale di 15.2km. All'ultimo passaggio in cima alla rampa mancheranno meno di 5km all'arrivo, che presenta gli ultimi 1.5km in lieve ascesa.

Tirreno-Adriatico 2025, la cronaca della quarta tappa

L'inizio della frazione è un susseguirsi di attacchi sulle pendenze non proibitive di Forca della Civita: i primi a riuscire a guadagnare margine sul gruppo guidato dalla INEOS-Grenadiers sono Roger Adrià (Red Bull-BORA) e Mark Donovan (Q36.5). Il britannico perde presto le ruote del catalano, che passa per primo al GPM davanti a Donovan e Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), che allunga su Davide Bais (Polti VisitMalta) nella classifica per la maglia verde. Il tentativo di Adrià e Donovan termina sulla lunga discesa giù dalla Forca, mentre in gruppo si susseguono gli attacchi: si avvantaggiano Valentin Ferron (Cofidis) e Gijs Leemreize (PicNic-PostNL), seguiti da Mirco Maestri (Polti VisitMalta) e da un gruppetto di sei uomini con Dries De Bondt (Decathlon AG2R), Rui Costa (EF Education-EasyPost), Lucas Hamilton (INEOS-Grenadiers), Damien Howson (Q36.5), Fredrik Dversnes (Uno X) e Rui Oliveira (UAE Emirates), poi raggiunti da Jonas Koch (Red Bull-BORA). I diversi gruppetti si riuniscono in un unica azione a 155km dal traguardo, ma i nove vengono ripresi dopo meno di 10km.

Mirco Maestri in fuga durante la quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2025 © Team Polti VistiMalta / SprintCycling
Mirco Maestri in fuga durante la quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2025 © Team Polti VistiMalta / SprintCycling

A 142km dal traguardo attaccano ancora Maestri e Leemreize, che con Jonas Rutsch (Intermarché-Wanty), Jorge Arcas (Movistar) e William Blume Levy (Uno X) riescono a guadagnare 40" sul gruppo. Il vantaggio dei battistrada sale fino a 6'10" a 107km dal traguardo, poco prima dell'inizio del Valico La Crocetta, sul quale Jonathan Milan (Lidl-Trek) perde le ruote del gruppo principale. Al GPM la fuga ha ancora 3'18": passano in questo ordine e senza sprint, Maestri, Leemreize e Arcas. Anche il plotone scollina il Valico: passato il GPM la INEOS-Grenadiers fa partire un forcing che, complice il vento, spezza il gruppo in tre tronconi sulla Piana di Campo Felice. Rimangono attardati Jai Hindley (RedBull-BORA), Derek Gee (FreePalestine) e Mikel Landa (Soudal Quick-Step), Simon Yates (Visma-Lease a Bike), Eddie Dunbar (Jayco AlUla) oltre a Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) e Magnus Cort (Uno X-Mobility), che poteva essere un nome buono per l'arrivo di oggi. Il primo gruppo inseguitore riesce comunque a rientrare sul peloton a 68km dal traguardo, riportando dentro Hindley, mentre il ritmo infernale riduce drasticamente il vantaggio della fuga.

I battistrada non sprintano al traguardo volante di Ovindoli, dove passa per primo Rutsch su Blume e Maestri. Intanto, è Gee in prima persona a tirare per cercare di rientrare sugli altri uomini di classifica: la sua rincorsa continua oltre la fine della lunga discesa verso la Piana del Fucino, dove il canadese non riesce a fare la differenza per rientrare sul gruppo. E non ci riuscirà ancora per lungo tempo, poiché a 43km dall'arrivo la INEOS fa un nuovo forcing, staccando addirittura dalla testa del gruppo il leader della corsa Filippo Ganna con Laurens De Plus, alle cui ruote si trovano Juan Ayuso, Isaac Del Toro e Felix Grossschartner (UAE Emirates-XRG), oltre a Quentin Pacher (Groupama-FDJ).

L'attacco prende gli altri uomini di classifica alla sprovvista, ma i Bahrain-Victorious riescono ad organizzarsi per ricucire: il tentativo di Ganna e della UAE si conclude a 35.6km dal traguardo, riportando anche la testa della corsa nel mirino del gruppo principale, che però rallenta sensibilmente. Al primo passaggio sul traguardo di Trasacco (-30km) i battistrada che hanno riguadagnato 46", mentre il gruppo in cui si trovava attardato Simon Yates si riporta sul gruppo Gee, che ha ancora 1'06" di ritardo dal peloton. Poco dopo la fuga perde Jonas Rutsch, scivolato in una curva e presto riassorbito dal gruppo, che non sembra riuscire o volersi riportare sui battistrada. 

A 23km dal traguardo, Landa, che si trovava nel gruppo di Gee, rimane vittima di una foratura: è la sliding door della tappa, perché quasi tutta la Soudal Quick-Step attende il proprio capitano e, con un grande sforzo collettivo, favorisce il ritorno di tutto il gruppetto attardato sul plotone principale a 15km dal traguardo, complice un altro netto rallentamento di quest'ultimo. Fa parte dei rientrati anche Olav Kooij che, sebbene senza squadra, diventa a questo punto il favorito n°1. 

La INEOS torna in testa per l'avvicinamento al traguardo: i battistrada hanno ancora 15" ai piedi dello strappo che si conclude ai -5km dal traguardo. Il primo ad attaccare sulla dura rampetta al 10.5% è Arcas dalla fuga, ma dal gruppo esce sparatissimo Ben Healy (EF Education-EasyPost): sulle ruote dell'irlandese arriva come un falco Mathieu van der Poel. Pronta reazione di Ganna, che con Hindley riprende Van der Poel alla conclusione dello strappetto: riparte Healy che prende subito qualche metro e si riporta sulla fuga, insistendo nella sua azione con Maestri e Blume a 3.9km dal traguardo.

Poche centinaia di metri dividono la testa della corsa dal gruppo, dal quale esce, ai -2.5km, un solitario Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), ripreso però poco dopo da una trenata di Del Toro. Resistono in testa Healy, Maestri e Blume con 10" all'imbocco dell'ultimo chilometro, ma dietro di loro la Soudal Quick-Step sta già organizzando il treno per Paul Magnier, che riprende i fuggitivi a 400m dal traguardo. Maestri prova ugualmente a lanciare lo sprint, piazzandosi a centro gruppo davanti a Magnier: il franco-texano lo sorpassa a destra, dove però rinviene molto forte Olav Kooij con accanto Van der Poel: l'olandese in giallo riesce agilmente a mettere la propria ruota davanti a quella dei connazionali Rick Pluimers, secondo sul lato opposto della strada, e Mathieu van der Poel, lanciando un urlo liberatorio sul traguardo.

 

Results powered by FirstCycling.com

Giro alla Rovescia: lotta di classe fra squadre e un Bernal lontano dai riflettori
Paris-Nice, Lenny Martinez re dei muri. Vingegaard soffre e lascia la maglia a Jorgenson