Longo Borghini: "Mi sono divertita tantissimo a correre i Mondiali"
Le parole delle protagoniste del Campionato Mondiale di Ciclismo su Strada e del CT della nazionale femminile azzurra Paolo Sangalli in esclusiva per Cicloweb
Lotte Kopecky (Belgio) si riconferma Campionessa del Mondo in una giornata segnata dalla pioggia e dal ricordo di Muriel Furrer. La belga batte in volata Chloé Dygert (Stati Uniti) e la nostra Elisa Longo Borghini, splendida medaglia di bronzo.
Lotte Kopecky: “Una vittoria per me e per Muriel Furrer”
"Sul traguardo ero abbastanza sbalordita. Per prima cosa voglio fare le condoglianze alla famiglia di Muriel Furrer. Quando al minuto di silenzio prima della partenza ho visto le atlete svizzere piangere.. penso che sia un momento molto difficile per loro. È una vittoria per me, ma anche per lei.
Sicuramente è stata una vittoria di testa. È stata una giornata irritante: pioveva ed era freddo, ma sulle salite sentivo caldo e poi in discesa si gelava. A tre giri dalla fine stavo congelando. Comunque ho cercato di rimanere tranquilla e concentrata. Sulle salite più ripide non avevo alcun problema, ma poi nella salita più lunga, all'ultimo giro quando è partita Demi Vollering ho avuto delle difficoltà. Ho cercato di andare del mio passo e di tornare sulle prime con il mio ritmo e alla fine c'è stata un po' di melina. Ho cercato di rimanere calma per usare le mie energie nel momento migliore possibile. Ruby Roseman-Gannon è rientrata da dietro ad alta velocità e Demi ha reagito subito, il che è stato perfetto per me".
Liane Lippert: “Non ho mollato”
"È stata una gara molto dura, ma mi sentivo molto bene sin dall'inizio. Le olandesi e le belghe sono andate in fuga e ho capito che nell'ultimo giro sarebbe toccato anche a me attaccare, quindi l'ho fatto e ho spezzato il gruppo. Non c'è stata molta cooperazione. Poi ha attaccato Elisa Longo Borghini e ho dovuto chiudere il buco: ero al limite e alla fine mi è mancata proprio l'energia che ho speso in quel momento. Sono orgogliosa di come ho corso e di come ho chiuso il gap, di come ho lottato per una medaglia e non ho semplicemente lasciato perdere.
La tattica delle olandesi devo dire che è stata veramente “interessante”, non l'ho capita molto. È stato comunque difficile adattarsi, soprattutto nelle fasi di corsa in cui mandano sempre qualcuna in fuga. Quindi ho semplicemente deciso di chiudere da sola e di non perdere più nessuna mossa da quel momento in poi".
Chloé Dygert: “Ora che ho l'argento sento che avrei potuto vincere!”
"All'inizio della gara non immaginavo di poter fare così bene, ma ora che sono qui con una medaglia d'argento sono delusa, perché avrei voluto vincere! (Ride) Ma no, in realtà mi sento molto felice e onorata. Significa molto, è stata una settimana difficile e questo non è stato proprio il mio anno. Quindi tornare a casa con l'argento mi rende molto orgogliosa. Ci sono tante persone che mi hanno spinta anche solo a partecipare, per vedere come sarebbe andata. Sono molto onorata di avere il supporto che ho.
Quando sono rimasta fuori dal gruppetto di testa ho immaginato che si sarebbero guardate, ho sperato che succedesse: sarebbe stato l'unico modo in cui sarei potuta tornar sotto. Sono caduta diverse volte in questi anni e con l'incidente che ho avuto alla gamba non sono ancora molto sicura di me in discesa. Ho cercato di rimanere il più in sicurezza possibile e ho fatto quello che potevo: l'argento è ciò che sono riuscita a fare.
[Riguardo le immagini che la ritraevano dopo il traguardo con un forte tremore alla gamba sinistra] La mia gamba è così, è una cosa con cui devo convivere. Ho questi spasmi quando è freddo e umido: non c'è niente che possa fare, il sangue non circola e devo solo riprendermi. Devo conviverci e continuare ad andare avanti. È qualcosa che sento anche quando sono in bici: ci sono momenti in cui mi dico solo di dover continuare a spingere. È una cosa che devo superare e so che mi è stato detto milioni di volte che non faccio danni a correrci sopra, ma il dolore è veramente forte. Devo solo resistere e superarla".
Ruby Roseman-Gannon: “Una sorpresa inimmaginabile”
"Oggi è stata una sorpresa inimmaginabile per me. Sono venuta qui per essere una gregaria per le mie compagne, ma a volte le cose migliori accadono quando meno te lo aspetti. Ed è così che mi sono sentita. Quest'anno sono caduta molto ed è stato molto difficile mentalmente ma oggi ero davvero parte della corsa ed è stato incredibile.
Penso di essere arrivata qui con zero pressione e volevo veramente fare un buon lavoro per la squadra: tirare, far posizionare bene le mie compagne, prendere gel e borracce. Arrivare al finale… vorrei quasi non averlo fatto, perché avevo bisogno di quell'energia in più nelle gambe! Quest'anno mi sono allenata duramente per la staffetta mista e non sono riuscita a contribuire molto, anche se la squadra è stata fantastica e ha vinto, sono stata veramente delusa di non aver potuto dare di più. Avere le gambe oggi… a volte il mondo gira in modo imprevedibile!"
Elisa Longo Borghini: “Sono molto fiera di me e della mia squadra”
"A quanto pare avevo le gambe giuste, oggi. Mi sono divertita tantissimo a correre questa gara, desideravo correrla, nonostante il meteo. Mi sono sentita bene e ho sentito che sarei riuscita ad arrivare in fondo quando ho attaccato a 5 km dal traguardo. Sfortunatamente mi hanno ripresa e allora mi sono detta che avrei sprintato per il podio, qualsiasi cosa fosse accaduta.
Se dovessi pensare alla mia collezione di bronzi, questo mi fa ridere, perché ne ho molti. È comunque una medaglia ed è molto importante essere sul podio per la mia nazione e per tutte le persone che mi circondano. Sono molto fiera di come abbiamo corso oggi, perché come squadra abbiamo corso per la vittoria e io ho corso per vincere questa gara. Il risultato è stata una medaglia di bronzo, il massimo che potessi ottenere. Alla fine è una corsa in bicicletta, non sono contrariata per come hanno corso le mie avversarie".
Demi Vollering: “L'ultima parte non era abbastanza dura per fare la differenza”
“Ovviamente sono molto delusa di non aver completato il lavoro della squadra. L'ultima parte non era abbastanza dura per me per fare la differenza, quindi forse sarei dovuta partire prima. È sempre facile parlare dopo la gara".
Riejanne Markus: “Sarebbe stato meglio avere più carte da giocarci nel finale”
“Sicuramente sono molto stanca e infreddolita. È stata una giornata molto dura, il tempo è stato inclemente: era molto difficile scaldarsi, c'era tantissima pioggia. Io e Marinne Vos abbiamo provato a superare la salita e in realtà penso che ci fossimo riuscite, non siamo scollinate per prime per 5 o 10 secondi, penso. Sapevamo che Demi Vollering sarebbe voluta andare a tutta sull'ultima salita, quindi sapevamo che sarebbe rientrata con un gruppo ridotto. Pensavamo però che saremmo riuscite a rimanere con loro, ma non ce l'abbiamo fatta. Penso sia un peccato, perché avremmo avuto più carte da giocarci alla fine: Demi era sola, non una situazione ideale. Non so se avrei fatto qualcosa diversamente, è un po' difficile pensare al momento. Penso che se solo avessimo avuto 5 secondi in più allo scollinamento saremmo potute essere in maggioranza nel finale e sarebbe stato un gioco completamente diverso. Non so”.
Paolo Sangalli, CT della nazionale femminile azzurra: “Le avversarie temono Elisa”
"Una medaglia di bronzo che vale oro per come ha corso la squadra e come ha corso Elisa Longo Borghini. Avete visto tutti quello che ha fatto: ha dimostrato di essere la più forte. Logico che una come Elisa non la lascino andare via: piuttosto perdono il mondiale, ma non lasciano vincere lei. E questo è un segno di forza e di timore della avversarie nei suoi confronti. Demi Vollering è stata quasi una gregaria per Lotte Kopecky. Comunque siamo andati a medaglia. Elisa, che non è definita una velocista, ha fatto la volata perfetta per riuscire a fare medaglia, quindi siamo contentissimi. È andato tutto come avevamo previsto, anche il punto in cui ha attaccato Elisa era stato programmato e quasi ce la facevamo. Anche Elisa, come tutti noi, è felicissima del risultato. È stata una grande Italia. Viva l'Italia!".