
Egan Bernal ritrova il successo dopo quasi 4 anni: suo il titolo colombiano a cronometro
Il vincitore del Tour 2019 e del Giro 2021, che più volte ha pensato al ritiro nelle ultime stagioni, non saliva sul gradino più alto del podio di una gara professionistica proprio dalla Corsa Rosa di quattro anni fa
Nelle prime settimane della stagione si svolgono come di consueto i vari campionati nazionali al di fuori del continente europeo, incluso il territorio sudamericano. Ieri, in quel di Bucaramanga, città capoluogo del dipartimento di Santander a poco meno di 1000 metri di altitudine, è andato in scena il campionato colombiano a cronometro e a portarsi a casa il titolo nazionale delle prove contro il tempo è stato un corridore che forse più di ogni altro in questo momento aveva bisogno di riassaporare il gusto del successo.
Dopo quasi 4 stagioni intere a secco, Egan Bernal è tornato a vincere in una corsa fra i professionisti: ricoprendo i 42,2 km previsti in 50'51", alla media oraria di 49,794 km/h, il portacolori della INEOS ha avuto la meglio per soli 7 secondi di Walter Vargas (Team Medellín), mentre al terzo posto si è piazzato Brandon Rivera, compagno di squadra di Bernal, distante 29 secondi dal vincitore del Tour 2019 e del Giro d'Italia 2021.
Il lungo tunnel prima di rivedere la luce
Nella carriera di Egan Bernal c'è inevitabilmente un prima e un dopo il 23 gennaio 2022, data segnata dal gravissimo incidente in cui fu coinvolto mentre si stava allenando in Colombia per preparare la nuova stagione: uno scontro a 60 all'ora con il retro di un autobus che ha rischiato seriamente di comprometterne non solo la carriera, bensì la vita; il bollettino recitava quasi venti fratture tra due vertebre, undici costole, femore e rotula.
Scampato il rischio di finire su una sedia a rotelle, per il classe 1997 sbocciato alla corte del compianto Gianni Savio in Androni Giocattoli prima di consacrarsi in INEOS, il percorso riabilitativo per tornare a essere competitivo è stato lungo e tortuoso. Lui che, diventando il primo sudamericano della storia a vincere la Grande Boucle nel 2019, aveva di fatto aperto la strada (quando ancora non lo sapevamo) alla nuova generazione di vincitori di Grandi Giri, e che dopo quel terribile incidente si è trovato a dover risalire una china che pareva oltremodo impervia e costellata di ostacoli, soprattutto nell'ottica di tornare a battagliare per il podio e/o addirittura la vittoria di un Grande Giro.
Dopo il ritorno alle corse già ad agosto 2022 al Giro di Danimarca, Bernal ha accumulato nelle ultime due stagioni e mezzo 15 piazzamenti nelle prime 5 posizioni, compreso il podio (3°) alla Volta Catalunya 2024 (stravinta da Pogačar) e il quarto posto al Tour de Suisse dello stesso anno, senza però mai riuscire a vincere. Fino a ieri.
Le parole di Bernal nel suo post dedicato alla vittoria sono eloquenti: “1347 giorni e molte cose sono successe dalla mia ultima vittoria, oggi campione nazionale a cronometro. Ho pensato più volte di ritirarmi, ma un giorno ho promesso che se avessi vinto di nuovo, avrei dedicato la prima vittoria a Dio per avermi dato la seconda possibilità di vivere. Molte persone fanno parte di questo processo e oggi voglio solo dire GRAZIE”.

Verso un futuro più luminoso
È ancora presto per sapere se questo successo - arrivato davanti alla sua gente dopo che proprio nella sua Colombia tre anni prima si è sfiorata la tragedia - possa essere la scossa che serviva a Bernal per guardare al 2025 con l'ambizione (e la condizione) di tornare a competere con i migliori della classifica generale nelle corse più importanti del calendario, in particolare nelle corse a tappe di tre settimane, suo habitat naturale. Tenendo sempre a mente, e lui stesso è il primo a farlo presente, che già solo l'essere tornato in sella a una bicicletta è un traguardo da non dare per scontato, visto quello che ha passato.
Di certo, ritrovare finalmente il profumo della vittoria rappresenta un'iniezione di fiducia che potrà cavalcare nei mesi a venire. Stando a quanto riportato da Luca Gialanella per La Gazzetta dello Sport, il 28enne della INEOS sarà al via del Giro d'Italia edizione 109, un banco di prova ideale, nel caso, per capire se Bernal può tornare a splendere come il Bernal di cui il ciclismo si innamorò nel 2019, in quel Tour de France vinto a soli 22 anni.