Dominio di Van Anrooij nell'Azencross
Shirin chiude il 2022 con la quarta vittoria stagionale in quel di Loenhout. Alle sue spalle ottima gara di Schreiber, Bakker la spunta nella sfida per il podio precedendo il prodigio Molengraaf.
L'ultimo cross del 2022 si svolge in quel di Loenhout, classico appuntamento natalizio e sede storica dell'Azencross, una delle gare che più ha rivoluzionato la disciplina e la sua diffusione nel corso degli ultimi decenni, a partire dal 1984. Il meteo non è benevolo con i crossisti e le crossiste: pioggia battente e forte vento (contrario sul lunghissimo rettilineo di partenza e arrivo) aggiungono difficoltà a quelle normalmente previste dal percorso, come i fossati da attraversare in bici e il famosissimo lavatoio nel finale, replicato anche in altre location. A causa dell'intensissimo programma natalizio e dell'appartenenza dell'Azencross all'Exact Cross, cioè la challenge meno nobile (e senza classifica), la start list di oggi lascia a desiderare e su tre big attese al via, cioè la favoritissima Shirin van Anrooij, Kata Blanka Vas e Annemarie Worst, solo la prima si presenta effettivamente al via; le altre due invece rinunciano, la magiara per non meglio precisati motivi, la neerlandese per il persistere del problema al ginocchio che l'aveva fermata dopo Namur (salterà anche Baal). Per il podio la lotta è dunque apertissima, sono in tante a contendersi seconda e terza piazza (la prima difficilmente sfuggirà a Van Anrooij), iniziando da Manon Bakker e Yara Kastelijn, proseguendo con le due Tormans Marie Schreiber e Lauren Molengraaf e la portacolori Pauwels Leonie Bentveld, e concludendo con Pauline Ferrand-Prévot e l'italiana Sara Casasola.
In partenza scatta bene lussemburghese Schreiber, forse la migliore al mondo con Van Empel allo start. Alle sue spalle Kristyna Zemanová e Alicia Franck, solitamente molto brava nei cross tecnici e con poco dislivello. Van Anrooij è quarta, ma in un battibaleno si riporta sulla coppia Schreiber-Zemanová e le stacca entrambe sfruttando il difficile tratto nel fango davanti ai box dove riesce a esprimere tutta la propria potenza. Da questo momento in avanti la gara assume un andamento lineare, con Shirin salda in testa e il duo ceco-lussemburghese ad inseguire per due giri. Ancor più indietro un'altra coppia formata da Bentveld e Bakker, mentre a giocarsi la sesta piazza un nutrito gruppetto con Molengraaf, Kastelijn (ritiratasi poi nel corso della terza tornata), Anna Kay e Amandine Fouquenet.
Con il passare dei minuti si sviluppa anche il copione della corsa: Shirin continua a guadagnare e dietro di lei Schreiber stacca Zemanová, mentre Bakker e Bentveld vengono raggiunte a metà gara da una strepitosa Molengraaf (ancora juniores, l'ennesimo talento sfornato dalle giovanili olandesi) e dalla giovane francese Line Burquier. Nella quarta tornata le quattro riprendono la crossista ceca e, perdendo tempo a studiarsi sul rettilineo d'arrivo, vengono raggiunte anche da Kay. Bakker, la più potente del sestetto che si gioca il podio, attacca sul finale del penultimo giro e tira il collo a tutte le altre; Molengraaf prova a rispondere di tecnica tampinata da Zemanová, mentre Kay, Burquier e Bentveld iniziano a veder sfumare le proprie possibilità di salire sul podio. Manon resiste nel round finale al ritorno di Lauren e di una rediviva Burquier, mentre Zemanová cede il passo e conclude solo settima.
Questa la top ten finale: stravince Van Anrooij in 49'50", seconda ad addirittura 59" Schreiber, terza Bakker a 1'29", quarta Molengraaf a 1'43". La volata per la quinta posizione se la aggiudica Burquier, la quale precede Bentveld e Zemanová con 1'48" di distacco dalla vincitrice. Ottava Anna Kay a 2'32", nona Fouquenet a 2'37" e decima Alicia Franck a 2'48".
Il primo gennaio si ricomincia con la giostra del ciclocross in quel di Baal, per lo spettacolare GP Sven Nys.