Buona la prima per Marc Hirschi
Nella seconda edizione della Per Sempre Alfredo, lo svizzero conferma i favori del pronostico e arriva in solitaria nella città natale di Alfredo Martini, in occasione del debutto stagionale. Sul podio Smith e Mertz; 4° Fedeli
Marc Hirschi è uno dei tanti talenti del ciclismo attuale, anche se dopo uno straordinario 2020 che lo ha visto vincitore di tappa al Tour e della Freccia Vallone, nonché bronzo mondiale, aveva senza dubbio fatto un passo indietro; l'anno scorso si è infatti dovuto accontentare di un comunque ottimo 6° posto alla Liegi e di un solo successo al Tour de Luxembourg. Il successo di oggi non può che essere un buon segnale, visto che tornare al successo alla corsa del debutto non è mai facile, soprattutto se si è indicati da tutti come il favorito assoluto.
Percorso rivoluzionato per la seconda edizione della Per Sempre Alfredo, non tanto per le destinazioni (rimasti invariati sia la partenza da Piazzale Michelangelo sia l'arrivo in centro a Sesto Fiorentino) quanto per quello che ci sta in mezzo tanto da totalizzare quasi 3000 metri di dislivello in 172.7 km: la principale novità sta nel circuito finale che sale in località Collina, a metà strada per il Monte Morello, ma anche l'attraversamento del Mugello avviene con un percorso decisamente più cattivo.
Le due ascese iniziali verso Fiesole e Vetta le Croci vedono uno scatenato Didier Merchan (Drone Hopper - Androni Giocattoli) cercare di portar via la fuga e ci riesce al secondo passaggio in compagnia di Lorenzo Milesi (Italia); sui due prova invano a riportarsi Federico Burchio (Work Service Vitalcare Vega) per poi essere velocemente riassorbito dal gruppo. La coppia al comando prende rapidamente vantaggio e passa al traguardo volante di Palagiaccio con 5'30" di vantaggio; l'accordo si rompe sulla successiva salita di Montecarelli dove Milesi lascia sul posto Merchan per poi mantenere a lungo circa 4' di vantaggio sul gruppo.
Dietro è l'UAE Team Emirates del favorito Marc Hirschi a pilotare l'inseguimento, riducendo velocemente il ritardo dal fuggitivo all'ingresso nel circuito finale. Dopo la prima ascesa verso Collina, Milesi passa sotto la linea del traguardo con 1'28" sul gruppo già ridotto a circa 80 unità. L'azzurro viene ripreso a 1 km dal secondo passaggio in vetta alla salita, ma si deve aspettare il suono della campana per vedere i primi movimenti. Proprio nei pressi del traguardo partono all'attacco Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Cian Uijtdebroeks (BORA - hansgrohe), a cui si sono presto aggiunti Marco Canola (Italia), Kenny Molly (Bingoal) e Patrick Gamper (BORA), formando così un interessante tentativo con due coppie di compagni. E infatti portano rapidamente il vantaggio a 20", che però torna presto a calare sotto la spinta dell'UAE. I sei vengono ripresi alle porte del tratto più impegnativo, dove non si fa attendere il pronosticabile attacco di Marc Hirschi, che fa il vuoto e si butta nella tecnicissima discesa, accumulando velocemente un margine di oltre 10" su un gruppo di appena 9 unità. Una volta tornati su strade più favorevoli all'inseguimento è Nicola Conci (Italia), al servizio di Alessandro Fedelim a ridurre il vantaggio ad appena 8", che però è rimasto tale fin sul traguardo. Marc Hirschi arriva così in solitaria sul traguardo di Sesto Fiorentino; alle sue spalle il gruppo (a 4") viene regolato da Dion Smith (Team BikeExchange - Jayco) davanti a Remy Mertz (Bingoal). Completano la top10 Alessandro Fedeli, Thomas Pesenti (Beltrami TSA - Tre Colli), Luc Wirtgen (Bingoal), Cian Uijtdebroeks, Andrea Garosio (Biesse-Carrera), Nicola Conci (Italia) e Kevin Colleoni (BikeExchange), con gli ultimi due leggermente defilati.
Marc Hirschi è uno dei tanti talenti del ciclismo attuale, anche se dopo uno straordinario 2020 che lo ha visto vincitore di tappa al Tour e della Freccia Vallone, nonché bronzo mondiale, aveva senza dubbio fatto un passo indietro; l'anno scorso si è infatti dovuto accontentare di un comunque ottimo 6° posto alla Liegi e di un solo successo al Tour de Luxembourg. Il successo di oggi non può che essere un buon segnale, visto che tornare al successo alla corsa del debutto non è mai facile, soprattutto se si è indicati da tutti come il favorito assoluto.
Percorso rivoluzionato per la seconda edizione della Per Sempre Alfredo, non tanto per le destinazioni (rimasti invariati sia la partenza da Piazzale Michelangelo sia l'arrivo in centro a Sesto Fiorentino) quanto per quello che ci sta in mezzo tanto da totalizzare quasi 3000 metri di dislivello in 172.7 km: la principale novità sta nel circuito finale che sale in località Collina, a metà strada per il Monte Morello, ma anche l'attraversamento del Mugello avviene con un percorso decisamente più cattivo.
Le due ascese iniziali verso Fiesole e Vetta le Croci vedono uno scatenato Didier Merchan (Drone Hopper - Androni Giocattoli) cercare di portar via la fuga e ci riesce al secondo passaggio in compagnia di Lorenzo Milesi (Italia); sui due prova invano a riportarsi Federico Burchio (Work Service Vitalcare Vega) per poi essere velocemente riassorbito dal gruppo. La coppia al comando prende rapidamente vantaggio e passa al traguardo volante di Palagiaccio con 5'30" di vantaggio; l'accordo si rompe sulla successiva salita di Montecarelli dove Milesi lascia sul posto Merchan per poi mantenere a lungo circa 4' di vantaggio sul gruppo.
Dietro è l'UAE Team Emirates del favorito Marc Hirschi a pilotare l'inseguimento, riducendo velocemente il ritardo dal fuggitivo all'ingresso nel circuito finale. Dopo la prima ascesa verso Collina, Milesi passa sotto la linea del traguardo con 1'28" sul gruppo già ridotto a circa 80 unità. L'azzurro viene ripreso a 1 km dal secondo passaggio in vetta alla salita, ma si deve aspettare il suono della campana per vedere i primi movimenti. Proprio nei pressi del traguardo partono all'attacco Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Cian Uijtdebroeks (BORA - hansgrohe), a cui si sono presto aggiunti Marco Canola (Italia), Kenny Molly (Bingoal) e Patrick Gamper (BORA), formando così un interessante tentativo con due coppie di compagni. E infatti portano rapidamente il vantaggio a 20", che però torna presto a calare sotto la spinta dell'UAE. I sei vengono ripresi alle porte del tratto più impegnativo, dove non si fa attendere il pronosticabile attacco di Marc Hirschi, che fa il vuoto e si butta nella tecnicissima discesa, accumulando velocemente un margine di oltre 10" su un gruppo di appena 9 unità. Una volta tornati su strade più favorevoli all'inseguimento è Nicola Conci (Italia), al servizio di Alessandro Fedelim a ridurre il vantaggio ad appena 8", che però è rimasto tale fin sul traguardo. Marc Hirschi arriva così in solitaria sul traguardo di Sesto Fiorentino; alle sue spalle il gruppo (a 4") viene regolato da Dion Smith (Team BikeExchange - Jayco) davanti a Remy Mertz (Bingoal). Completano la top10 Alessandro Fedeli, Thomas Pesenti (Beltrami TSA - Tre Colli), Luc Wirtgen (Bingoal), Cian Uijtdebroeks, Andrea Garosio (Biesse-Carrera), Nicola Conci (Italia) e Kevin Colleoni (BikeExchange), con gli ultimi due leggermente defilati.