Tadej Pogačar trionfa a Jebel Hafeet e vince l'UAE Tour 2025
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Pogacar con un filo di gas, l'UAE Tour è di nuovo suo! Ottimo secondo Ciccone

Arrivo in solitaria, sul tradizionale traguardo di Jabel Hafeet, per il cannibale sloveno. Come al Lombardia, l'abruzzese è il primo degli umani

Nessuna sorpresa nell'ultima tappa dell'UAE Tour 2025, con arrivo sul tradizionale traguardo di Jebel Hafeet: ha vinto in solitaria Tadej Pogacar e alzi la mano chi non se lo sarebbe aspettato. Tutto facile per il cannibale sloveno, nonostante una frazione che di scontato, senza il portacolori della UAE-Emirates, non avrebbe avuto nulla: i ventagli, infatti, hanno dato una prima, sensibile, scremata al gruppo, prima dell'approccio alla montagna simbolo della corsa emiratina; ma Pogačar è inscalfibile, indomabile, inattaccabile: non c'è una sola occasione in cui il Komendante rimanga sorpreso nel vento, incontri una giornata storta in salita, rimanga intruppato in una caduta, nemmeno il caldo adesso è più un problema. Come nella passata stagione, come quasi sempre nella sua carriera, Pogačar fa uno sport diverso rispetto ai suoi colleghi. Novantunesima vittoria per lui in carriera, la sesta di tappa all'UAE Tour, che coincide con il terzo trionfo in carriera nella classifica generale. Tutto come da copione.

Come al Lombardia, il primo degli umani alle spalle dello sloveno (a ottobre di mezzo c'era anche Evenepoel, ma anche Remco appartiene alla categoria degli alieni) è stato Giulio Ciccone. Il non più giovane abruzzese è stato il primo a seguire la ruota di Pogačar, quando lo sloveno ha aperto il gas ai 7,8 km dall'arrivo, seguito solo da Oscar Onley. I due hanno dovuto alzare bandiera bianca quasi subito, ma Ciccone è stato bravo a evitare qualsiasi fuori giri. Rimasto per alcuni chilometri da solo all'inseguimento - chiamiamolo così - della maglia rossa, il capitano della Lidl-Trek non ha perso la calma quando, da dietro, è rientrato ragionier Pello Bilbao, bravissimo a gestire le energie nei quasi 11 km di salita verso Jebel Hafeet. Nelle curve finali dell'ascesa conclusiva, Cicco ha nuovamente staccato il basco, andandosi a prendere il secondo posto di tappa e in classifica generale.

La cronaca della tappa

La giornata si è aperta con il forfait di Carlos Rodríguez: frattura della clavicola per l'andaluso, tra le vittime delle cadute dei giorni scorsi. Non l'inizio di stagione che lo spagnolo e la Ineos-Grenadiers si auguravano, dopo un 2024 avaro di soddisfazioni. Oltre a Rodríguez, non è ripartito Matteo Malucelli.

Anche oggi, come nei giorni scorsi, il gruppo se l'è presa tutt'altro che comoda, nonostante una caduta nei primi chilometri della frazione, che ha visto coinvolti, tra gli altri, De Kleijn, Froome, Behrens, Kepplinger e l'ex maglia rossa Joshua Tarling; i primi tre non sono riusciti a ripartire. Ad accelerare ulteriormente le operazioni ci si è messo il vento: a nemmeno una cinquantina di chilometri dalla partenza, il gruppo si è frammentato in più parti, con Pogi ovviamente nel plotoncino di testa, scortato da diversi compagni di squadra, ma anche alcuni pesci grossi rimasti attardati; irrimediabilmente, come si sarebbe scoperto di lì a poco, visto che l'interesse della UAE-Emirates era condiviso anche da altre squadre.

A pagare dazio, tra gli altri, anche il vincitore dell'UAE Tour 2024 Lennert van Eetvelt. Con lui, tra gli altri, anche Vine e Bjerg, di cui comunque Pogačar è riuscito tranquillamente a fare a meno, Felix Gall, terzo a Jebel Jeis, Michael Storer, Einer Rubio, Matthew Riccitello, Bart Lemmen e Georg Steinhauser. Una vera e propria rivoluzione nei piani alti della classifica generale. Nel gruppo di testa, intanto, Jonathan Milan blindava la maglia verde, aggiudicandosi lo sprint intermedio di Al Ain Cycle Club.

Nonostante lo sforzo congiunto di Lotto, Tudor, Decathlon-Ag2r e EF-Easypost, gli inseguitori non sono riusciti a chiudere il distacco aperto dal ventaglio, anzi: la distanza tra il gruppo di testa e gli inseguitori si è aperta via via sempre più, arrivando a sfiorare i 3' all'approccio di Jebel Hafeet. I primi chilometri di salita hanno visto la UAE-Emirates, in particolare Domen Novak, preparare il campo per l'attacco di Pogačar, che puntualmente è arrivato quando al traguardo mancavano poco meno di 8 km. Per qualche decina di metri, Ciccone e Onley hanno tenuto la ruota dello sloveno, che però ha quasi subito preso il largo. I due inseguitori sono rimasti insieme fino ai -4, poi il britannico ha pagato lo sforzo, facendosi riprendere anche dal gruppetto inseguitore, trainato dalla Movistar, con Castrillo al servizio di Iván Romeo.

Tra i passeggeri del piccolo convoglio, in ultima carrozza, anche Pello Bilbao, bravissimo a gestire lo sforzo e venire fuori alla distanza. Perentoria la sua accelerazione a due chilometri e mezzo dall'arrivo, che gli ha permesso di staccare Romeo e di riportarsi addirittura su Ciccone. Qui, mentre Pogačar proseguiva il proprio allenamento in solitaria, l'abruzzese è stato bravo a mantenere la calma, a collaborare con Bilbao per tenere la maglia bianca Romeo a distanza e a staccare il Bahrain-Victorious prima dell'ingresso dell'ultima curva. Secondo posto, come detto, per l'abruzzese della Lidl-Trek, seguito da Bilbao, Romeo, Onley, Castrillo, Fisher-Black, Lecerf, Konrad e Debruyne. Classifica generale che ha ricalcato l'ordine di arrivo di Jebel Hafeet, con Fisher-Black davanti a Castrillo in sesta posizione, poi Lecerf, Tejada e Konrad a completare la top ten. 

Tadej Pogačar premiato come vincitore dell'UAE Tour 2025
Tadej Pogačar premiato come vincitore dell'UAE Tour 2025

UAE Tour 2025, 7a tappa - Ordine di arrivo e classifica generale finale
 

Results powered by FirstCycling.com

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