Casasola, Brand e tutte le altre campionesse nazionali
La friulana conquista il suo primo tricolore tra le élite a Cremona. Lucinda si impone su Pieterse e Worst nonostante il naso rotto, vincono anche Zemanová e Clauzel
Al termine di una stagione da assoluta protagonista in campo internazionale, Sara Casasola si regala anche il suo primo titolo italiano da élite, dominando la corsa fin dal primo giro sul circuito di Cremona. Dopo il bronzo europeo e i tanti ottimi risultati ottenuti in Coppa del mondo nel corso del Kerstperiode, la friulana della FAS Airport Services-Guerciotti ha ormai raggiunto uno status tale per cui sulla scena nazionale bisogna considerarla automaticamente la prima favorita in ogni gara, confermato poi con grande continuità di risultati e prestazioni.
Casasola ha aperto subito il gap nel corso del primo giro, arrivando ad avere un ampio vantaggio su Letizia Borghesi (EF Education-Cannondale) e Rebecca Gariboldi (Team Cingolani), che hanno completato il podio, rispettivamente a 1'16" e 1'36". Una grande prova per quella che è senza dubbio la migliore interprete del ciclocross italiano, e che così come le colleghe e avversarie di giornata avrebbe meritato una diretta televisiva (o tramite il portale streaming, se occupato da altri sport) al pari della gara maschile élite, oltre a quella ottimamente trasmessa su YouTube da CiclismoLive.
Tra le under 23 ha invece tenuto banco una grande sfida tra Giada Borghesi e Valentina Corvi, con quest'ultima a spuntarla per soli otto secondi. Tra le junior, successo per Elisa Ferri davanti a Ilaria Tambosco e Sofia Guchiardaz.
Dominio di Brand
Ad appena una settimana dalla caduta con frattura del naso, Lucinda Brand torna alla carica e conquista il suo terzo titolo nazionale neerlandese, dopo la doppietta 2018-19. Un assolo senza possibilità di replica sul difficile percorso di Hoogeven, dove la trentaquattrenne della Baloise Trek Lions è riuscita subito ad aprire un gap nel corso del secondo, aumentando il suo vantaggio fino alla fine.
Secondo posto per Puck Pieterse, che giunge a quasi cinquanta secondi e non riesce a difendere il titolo conquistato l'anno scorso, non avendo trovato lo stesso feeling della rivale, specialmente nei tratti dove il fango si faceva sentire maggiormente. Si confermano dunque i valori che si erano intravisti a Zonhoven prima della caduta di Brand, che nonostante l'infortunio non ha mai smesso di allenarsi per centrare un primo importante obiettivo stagionale.
Più in difficoltà invece Ceylin Del Carmen Alvarado, solo quarta alle spalle anche di Annemarie Worst. Sesto posto tra le élite per Leonie Bentveld, che si conferma così campionessa nazionale under 23. Tra le junior, successo di Puck Langenbarg.
Le altre gare
In Repubblica Ceca si corre sul percorso del mondiale di Tabor, leggermente modificato rispetto agli ultimi anni, e a vincere è stata una delle favorite per il titolo iridato under 23.
Kristýna Zemanová si conferma campionessa nazionale per la terza volta di fila, con 1'13" su Nikola Nosková, stradista con la Cofidis.
Vittoria abbastanza netta anche per Lucía González Blanco, al quinto titolo spagnolo di fila con 45" su Sofia Rodríguez, mentre in Svizzera Alexandra Keller si conferma con oltre due minuti e mezzo sulla seconda. La fortissima biker ha ottenuto risultati interessanti anche nel cross in questa stagione, e anche il prossimo inverno vestirà la maglia rossocrociata. In Germania riprende invece la striscia della classe 1985 Elisabeth Brandau, che dopo un anno di pausa per la nascita della terza figlia torna alla vittoria, strappando il titolo a Judith Krahl.
Più combattuta invece la corsa al titolo francese a Camors, dove Hélène Clauzel è riuscita a riconfermarsi con un finale in crescendo, respingendo Amandine Fouquenet da 17" a cinquantuno secondi negli ultimi due giri. Sul podio anche Anais Morichon, mentre tra le junior vince Célia Gery, bronzo allo scorso campionato mondiale alle spalle delle gemelle Holmgren e molto promettente anche su strada.