Voci dalla Tirreno: Milan esalta la squadra, Bais si coccola la verde
Il vincitore di Giulianova ringrazia i compagni e guarda a un futuro ancora tutto da scrivere. Per i ragazzi della Polti Kometa giornata faticosa ma gratificante
Le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti della quarta tappa della Tirreno-Adriatico, conclusasi in volata a Giulianova: Jonathan Milan ha centrato un obiettivo che si era già da tempo prefissato, Davide Bais e Mirco Maestri sanno di essere attesi da altre giornate da passare in fuga.
Jonathan Milan, vincitore di Giulianova: “Sogno le classiche, non so ancora dove potrò arrivare”
“Avevo molta fiducia nelle mie possibilità per la tappa di oggi, ma soprattutto è stata la fiducia che mi ha dato la squadra la spinta più grande per vincere. Voglio ringraziarli uno per uno, perché oggi tutti si sono dedicati alla mia causa. Ho dato il massimo, ma senza il loro supporto non ce l'avrei fatta. Questa non è la mia vittoria, ma la nostra vittoria al 100%. Finalizzare il lavoro di squadra è il mio lavoro ed è la cosa che mi motiva di più, premiare il lavoro che gli altri fanno per me è una sensazione di soddisfazione incredibile, per me la più bella”.
“Sento di essere ancora all'inizio del mio viaggio. Ho una squadra che crede tanto in me, che mi sostiene. Negli sprint me la cavo bene, so che posso difendermi nelle crono brevi e le classiche sono il mio sogno… dove potrò arrivare ancora non lo so e sinceramente non ci penso molto. Il mio obiettivo adesso è crescere, lavorare. Ogni gara è un'occasione per imparare, e a volte bisogna sbagliare per capire come migliorare. Insieme alla squadra abbiamo iniziato un percorso insieme, dobbiamo perseverare in questa direzione per affinare gli automatismi tra i compagni nella preparazione delle volate. Sono convinto che potremo realizzare grandi cose in futuro”.
"Il finale di oggi era difficile ed è stato abbastanza stressante, la vittoria è stata una specie di sollievo. Volevamo centrarla sin dall'inizio della Tirreno, era il motivo per cui sono qui. I risultati dei giorni scorsi sono stati il trampolino di lancio per affrontare con grande convinzione la tappa odierna. I miei compagni mi hanno messo nella posizione perfetta, volevamo e meritavamo la vittoria. È stata una frazione dura, non solo il finale, che è stato percorso a un ritmo fortissimo. Quello è stato il momento decisivo, ma ci siamo arrivati dopo un grande sforzo. L'ultimo chilometro è stato molto frenetico… Abrahmsen ci ha reso la vita difficile. Avevo gli occhi puntati su Girmay e Philipsene, ero in una posizione perfetta, dovevo solo sprigionare la massima potenza sull'asfalto".
Davide Bais: “Cercherò di portare questa maglia fino alla fine”
“Voglio fortemente questa maglia, dopo che per due anni l’ho indossata senza riuscire a tenerla fino alla fine, quindi cercherò ancora fughe e punti nei prossimi giorni. Stamattina non è stato facile centrare l’azione giusta, mi hanno aiutato mio fratello Mattia e naturalmente Mirco che è entrato con me, e non è stato facile nemmeno sprintare allo scollinamento perché mi sentivo congelato. Nella tappa regina di sabato comunque darò pure una mano a Matteo Fabbro e Davide Piganzoli”.
Mirco Maestri: “Oggi avevamo un doppio obiettivo”
“Siamo partiti con un doppio target, maglia e tappa. Quando ho visto che gli uomini Tudor e Uno-X si stavano accordando per partire, sono riuscito a star dietro a loro e abbiamo proceduto con pieno accordo. Mi rincresce perché diverse volte in carriera sono stato riacciuffato a pochissima distanza dalla meta, prima o poi spero di portare a termine una fuga buona. D’altro canto sono felice perché mi sento in crescita e ho potuto aiutare Davide a riconquistare la leadership nella classifica scalatori, è un premio alla nostra combattività e concentrazione che proveremo a mettere ancora in strada nei prossimi giorni!”.