Ciclocross

Obiettivo Fayetteville: le favorite tra le under 23

26.01.2022 23:03

A pochi giorni dai Mondiali di cross statunitensi analizziamo le pretendenti alla maglia iridata e a un posto sul podio. Tra le U23 sarà lotta neeralndese tra Pieterse, Van Empel e Van Anrooij. Per l'Italia ci prova Lucia Bramati


Puck Pieterse
Tantissimi podi in stagione con le élite, più di quanti ne hanno ottenuti le sue due rivali principali, eppure zero vittorie. È questo il dato che fa più scalpore parlando della splendida annata di Puck, la quale si è ormai presa con forza un posto fra le grandi della disciplina. Solo Brand, Vos e forse Betsema possono vantare risultati migliori di lei, che per un motivo o per l'altro non ha mai trovato l'acuto. Proprio Fayetteville potrà cambiare le cose e regalare alla fenomenale neerlandese il successo più importante della giovane carriera a coronamento di un'annata straordinaria. Medaglia d'argento all'Europeo, non è riuscita a far meglio di nona, causa sfortuna, al campionato nazionale di Rucphen. La sua dote migliore è sicuramente l'abilità tecnica, che l'ha messa svariate volte nella condizione di essere in testa alle gare élite dopo i primi giri. Spesso ha pagato gli sforzi profusi nel finale, subendo il ritorno di Brand e Vos, ma dato che domenica si confronterà con le sole coetanee è probabile che lo stesso andamento di corsa possa darle ragione. Il percorso asciutto è un altro punto a favore per Pieterse, che qualche debolezza l'ha messa in luce solo tra fango e sabbia. In volata non è ferma, ma contro Van Empel lo sprint non è la carta giusta da giocare.

Fem van Empel
La campionessa del mondo in carica, ha iniziato col ciclocross solo due anni fa, ma è stata da subito protagonista. In questa stagione, tranne che all'Europeo, quando le si chiedeva di vincere lei ha vinto: il campionato nazionale e due tappe di CDM, Flamanville e Vermiglio, sono il biglietto da visita con cui si presenta al via dei Mondiali, oltre al dorsale numero 1, ovviamente. Una delle crossiste più potenti del lotto, ha dimostrato di saper gestire perfettamente le energie in gara e ottenere il meglio dalle armi a propria disposizione, lo sprint su tutte; per nessuna è conveniente arrivare in volata con Fem, nemmeno per Lucinda e Marianne. Nel periodo natalizio è salita di giri e il tracciato mondiale, senza fango, con la lunga salita, la scalinata e i non molti tratti tecnici (oltre alla discesa non c'è altro da segnalare) è ideale per un suo bis. Può permettersi di controllare la corsa senza prendere per prima l'iniziativa, l'importante è che non la subisca correndo sulla difensiva.

Shirin van Anrooij
La terza ed ultima favoritissima. Nonostante i suoi risultati siano in media inferiori a quelli di Van Empel e Pieterse, è stata lei ad aggiudicarsi l'Europeo di Vamberg, sfruttando l'errore di Pieterse e dominando una gara che non la vedeva favorita. Proprio ad Hamme ha offerto una delle prestazioni migliori in stagione e anche a Hoogerheide, nonostante la solita partenza al rallentatore, non ha sfigurato. Col fango di ottobre sarebbe stata la favorita, ma i lunghi rettilinei del circuito, seppur asciutti, la possono aiutare ugualmente. Rispetto a Fem e Puck paga smisuratamente in partenza, ma con lo sparuto gruppo che ci sarà al via della prova under questo problema passerà molto probabilmente inosservato e Shirin si troverà nelle condizioni ideali per prendersi il secondo titolo stagionale.

Line Burquier
Se questa fosse una panoramica sui nomi da podio potremmo anche chiuderla con le sole tre neerlandesi, ma dato che nel cross nulla è scontato (un semplice problema meccanico può improvvisamente porre fino a qualunque ambizione, ad esempio) è giusto inserire qualche altro nome interessante. Come non partire dalla francese Burquier, addirittura un anno più giovane delle sopraccitate. Due settimane fa a Liévin si è laureata campionessa nazionale davanti a Clauzel e all'altra U23 Fouquenet. È quindi in grado di muoversi adeguatamente anche senza élite a tirarla e questo in un campionato giovanile, soprattutto in una categoria come quella under che è sempre aggregata a quella élite, è fondamentale. Peccato per lei non ci sarà fango, le previsioni danno sole per tutta la settimana. Tra Namur, Besançon, Liévin per l'appunto e Overijse si è ben comportata soprattutto nei cross duri altimetricamente e come fondo.

Amandine Fouquenet
La Francia presenta due delle tre atlete più forti per centrare la top five. Fouquenet ha avuto risultati meno eccelsi rispetto a quelli di Burquier, ma l'assenza di fango è un punto a suo favore, dato che Amandine se la cava egregiamente anche nei cross più veloci e scorrevoli.

Kristyna Zemanova
La ceca, altra 2003, è stata la dominatrice del 2021-2022 nel suo paese, trionfando in tutte le gare - meno una - disputate all'interno dei confini della Repubblica Ceca. Ottava all'Europeo, è l'altra outsider candidata per un piazzamento tra le cinque, che in ottica futura sarebbe preziosissimo. Altro elemento positivo per lei: si trova a proprio agio con le alte velocità che si raggiungeranno a Fayetteville.

In assenza di Gaia Realini, che sarebbe stata la favorita per il settimo posto, altre papabili almeno per una top ten sono la lussemburghese Marie Schreiber (2003, si è ben comportata ad Hamme qualche giorno fa), la britannica Harriet Harnden (anche lei ama più il fango però), le americane Katie Clouse e Madigan Munro, che hanno incentrato tutto l'anno su questo obiettivo e, con un po' di fortuna, l'unica italiana in gara Lucia Bramati.
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