Van der Poel attacca, Philipsen vince: Alpecin da 10 al Belgium Tour
Subito show di MVDP nella corsa a tappe belga: dopo 80 km in fuga tira la volata al compagno, che alza il pugno battendo Jakobsen
Alla vigilia di questo Giro del Belgio, gran parte dell’attenzione ruotava intorno a Mathieu van der Poel e al suo stato di forma, dopo i buoni segnali mostrati nel rientro alle corse alla Dwars door het Hageland. Ebbene, già nella prima tappa abbiamo avuto una risposta più che positiva dal fuoriclasse neerlandese, che ha incendiato la corsa a quasi 90 chilometri dall’arrivo.
Il Baloise Belgium Tour si apre con un doppio circuito intorno a Scherpenheuvel-Zichem, nel Brabante fiammingo, con tanto terreno adatto per fare la differenza. La fuga iniziale di sei uomini, tra cui spicca il crossista Michael Vanthourenhout (Pauwels Sauzen-Bingoal), non prende mai troppo vantaggio. In gruppo c’è nervosismo fin dai primi chilometri, con delle cadute che coinvolgono tra gli altri Thijssen, Kristoff ed Eli Iserbyt, costretto ad abbandonare dopo meno di cinquanta chilometri.
La corsa esplode già nel passaggio ai -88 sul Kerkstraat, l’unico muro in pavé sul percorso, nel modo più spettacolare possibile: la Alpecin Deceuninck decide di muovere subito le sue pedine principali, con un attacco di squadra orchestrato da niente meno che Gianni Vermeersch, Jasper Philipsen e Mathieu van der Poel. Ai tre si accoda quasi subito Mathias Vacek, e il quartetto si riporta molto velocemente sulla fuga del mattino. Mentre il ceco della Trek Segafredo collabora nel gruppo di testa, il più quotato compagno di squadra Thibau Nys, che stava vivendo un grande periodo di forma, si stacca improvvisamente dal gruppo a due giri dalla fine, soffrendo forse per il caldo. Davanti i tre Alpecin fanno la maggior parte dei turni per cercare di tenere viva l’azione, ma ai -68 il tentativo viene neutralizzato. Nel momento del ricongiungimento ci riprova Kobe Vanoverschelde (Tarteletto Isorex), che era già presente nella fuga iniziale, ma il tentativo dura pochissimo.
C’è poco spazio per le azioni delle squadre Continental, perché oggi MVDP è incontrollabile: ai -61 entra in un altro tentativo, propiziato da Jasper Stuyven. Questa volta il gruppo è più bilanciato, con quasi tutte le squadre principali rappresentate: oltre a van der Poel ci sono il suo compagno Sinkeldam, il già citato Stuyven, Casper Pedersen (Soudal Quickstep), Hugo Page (Intermarché Circus Wanty), Rasmus Tiller (Uno X Pro Cycling), Cees Bol (Astana Qazaqstan), Jasper De Buyst (Lotto Dstiny), Sander De Pestel (Team Flanders Baloise) e Ceriel Desal (Bingoal WB). In quel che resta del plotone principale tocca al Team Dsm e alla Israel Premier-Tech guidare l’inseguimento, e sulla spinta di Jens Reynders in particolare, il vantaggio scende da quasi 40 a circa 25 secondi al penultimo passaggio sul traguardo.
Ai -22 De Pestel fora e viene riassorbito dal gruppo, e poche centinaia di metri dopo la stessa sorte capita anche a Stuyven. All’imbocco dell’ultimo Kerkstraat il vantaggio della testa della corsa è minimo, ma un’accelerazione di De Buyst seleziona ulteriormente il gruppetto e mantiene il vantaggio intorno ai 15 secondi. Davanti rimangono lo stesso De Buyst, van der Poel, Bol, Tiller e Pedersen, mentre in gruppo c’è un attimo di rallentamento. Sul Wijndries, ultimo strappo di giornata, van der Poel accelera e si porta dietro tutti tranne Bol, mentre Stuyven prova a uscire ancora dal gruppo, ma viene stoppato da Florian Vermeersch e Philipsen. I quattro al comando si giocano anche gli sprint al chilometro d’oro, dove van der Poel che guadagna 8” nei tre sprint, mentre Casper Pedersen lo batte all’ultimo e prende 6” totali.
La Trek Segrafedo completa il lungo inseguimento, e l’avventura di Mathieu e compagnia finisce a 2.5 km dal traguardo. Si arriva quindi a una volata piuttosto caotica, in cui la Alpecin è ancora una volta la squadra dominante: dopo la trenata di Rickaert, è un inesauribile MVDP a fare da ultimo uomo per la volata di Jasper Philipsen, che deve solo sprintare per un centinaio di metri per battere di una ruota Fabio Jakobsen. Sesto successo stagionale per De Vlam van Ham, il secondo in quattro giorni dopo quello all’Elfstedenronde e secondo in carriera al Giro del Belgio. Dopo essere entrato nel primo attacco di giornata, il belga si è dimostrato ancora il più forte in volata, coronando una giornata da incorniciare per tutta la squadra, protagonista degli ultimi 90 km, specialmente con van der Poel, che grazie agli abbuoni è secondo in classifica generale a 2” dal compagno. Appuntamento a domani con una frazione sulla carta più semplice, in cui l’uomo da battere sarà sempre Jasper Philipsen.