Valenciana, Jakobsen batte Viviani, Vlasov vince la corsa e Nibali va in fuga
La 73esima Volta a la Comunitat Valenciana si è chiusa oggi con una velocissima quinta tappa (da Paterna a Valencia per soli 92 km). La sorpresa di giornata è stata la decisione di Vincenzo Nibali di concedersi una fuga. Lo Squalo non si è peraltro mosso da solo ma si è portato con sé il compagno Manuele Boaro (che all'attacco c'era stato già ieri); coi due Astana-Qazaqstan son partiti anche Jonathan Lastra (Caja Rural-Seguros RGA) e Gotzon Martín (Euskaltel-Euskadi). Il quartetto, partito dopo una decina di chilometri, ha avuto un vantaggio massimo di appena 1'40" ma ha avuto un'attitudine inarrendevole e il gruppo ha dovuto spingere forte per chiudere a 13 km dalla fine. Per Nibali una bella sgambata a tutto gas per quasi 70 km, una domenica di lavoro utile insomma.
Nel finale la Quick-Step Alpha Vinyl ha fatto la solita parte del leone, con un'altra tirata monstre di Remco Evenepoel che ha lasciato i compagni all'imbocco dell'ultimo chilometro. Sul rettilineo finale Michael Mørkøv ha lanciato alla perfezione Fabio Jakobsen che aveva a ruota Elia Viviani (Ineos Grenadiers); il veronese si è impegnato in un interessante tentativo di rimonta ma non è riuscito a superare l'olandese; comunque mette a referto risultati in crescita in questa settimana.
Viviani si è comunque lasciato dietro tutti gli altri, a partire da Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty) e proseguendo con Timothy Dupont e Stanislaw Aniolkowski (Bingoal Pauwels Sauces WB), Matteo Trentin (UAE Emirates), Manuel Peñalver (Burgos-BH), Sebastián Molano (UAE), Fernando Barceló (Caja Rural) e Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), con Matteo Moschetti (Trek-Segafredo) che oggi è rimasto appena fuori dai dieci dopo la bella affermazione di ieri.
La corsa si chiude con la vittoria di Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) con 32" su Evenepoel, 36" su Carlos Rodríguez (Ineos), 50" su Enric Mas (Movistar), 1'02" su Alejandro Valverde (Movistar), 1'05" su Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech), 1'14" su Luis León Sánchez (Bahrain-Victorious), 2'00" su Giulio Ciccone (Trek), 2'05" su Pavel Sivakov (Ineos) e 2'28" su David De La Cruz (Astana).