Colby Simmons, nato nell'ottobre 2003, ha ricevuto la promozione in prima squadra a fine marzo © via @EFprocycling
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Promozione con Fiandre e Roubaix: così Colby Simmons ha esordito tra i professionisti

La EF, dopo averlo promosso in prima squadra lo scorso 31 marzo, ha subito selezionato il 21enne statunitense per le due Monumento sul pavé e lui le ha portate a termine

Quello che potrà raccontare Colby Simmons ai nipotini è forse ancora più unico della tripletta alla Parigi-Roubaix di Mathieu van der Poel. Se prima del fenomeno neerlandese era già capitato due volte nella storia che un corridore la vincesse per tre volte di fila (Lapize nel primo Novecento e Moser 1978-1980), forse non era mai successo che un giovane appena salito tra i professionisti, debuttasse tra i grandi correndo le due Monumento sulle pietre, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix in 7 giorni.

L'esordio nelle Monumento sul pavé

Andiamo con ordine: il 4 aprile la EF annuncia che Simmons, corridore classe 2003 nativo di Durango in Colorado come i connazionali Sepp Kuss e il fratello Quinn Simmons, sarà promosso nel World-Tour dopo aver trascorso l'inizio di stagione in EF Education - Aevolo, la formazione di sviluppo del team americano. La squadra di Jonathan Vaughters aveva chiuso il mercato con 29 corridori a roster su 30 posti disponibili, perciò la scelta far salire il giovane era forse già in programma ed è stata semplicemente anticipata.

Reduce da un triennio nel development team del Team Visma, per la verità il 21enne statunitense aveva già corso con i grandi nel 2025, disputando il Trofeo Palma, il Tour de la Provence e la Settimana Coppi & Bartali. Mancava però il debutto assoluto nel calendario World-Tour e, come primi 2 giorni ufficiali di corsa da corridore della EF Education - Easy Post, la squadra statunitense ha scelto di selezionarlo per due delle corse più prestigiose e dure dell'anno: il Fiandre e la Roubaix. Insomma, subito dentro la leggenda del ciclismo.

Nell'articolo di presentazione del corridore, vale la pena menzionare questo passaggio: “Colby è un corridore esplosivo, adatto a salite impegnative come quelle che affronterà domenica alla Ronde. Con le sue abilità nello stare in gruppo, le sue capacità di scalatore e il suo spunto veloce, sarà una significativa aggiunta alla nostra squadra. La sua corsa preferita finora è stata la Parigi-Roubaix Espoirs. Uno dei sogni di Colby da ragazzo era quello di arrivare sul velodromo e terminare la corsa dei professionisti. La prossima settimana potrebbe avere la sua occasione alla Parigi-Roubaix”. E andrà proprio così.

Simmons non solo partecipa, ma riesce pure a terminare entrambe le gare. Due classiche Monumento per inaugurare una carriera da professionista, concluse rispettivamente al 94esimo (la Ronde) e al 108esimo posto (la Roubaix). Qualcosa di unico, probabilmente.

Le emozioni e la fatica dopo la Roubaix

Della sua Parigi-Roubaix, vissuta nelle retrovie lontano dalle riprese televisive, ci racconta tanto lo scatto della fotografa Ashley Gruber a fine gara: Simmons viene immortalato con le mani sul volto nelle docce, mostrando delle evidenti ferite al gomito e al ginocchio sinistro, segnale di una rovinosa caduta che non gli ha impedito di concludere la gara. 

Colby Simmons al termine della Parigi-Roubaix 2025 © Ashley Gruber (via Instagram)
Colby Simmons al termine della Parigi-Roubaix 2025 © Ashley Gruber (via Instagram)

Nel report della corsa uscito sul sito della squadra, il giovane corridore statunitense ha raccontato con entusiasmo la sua prima esperienza nell'Inferno del Nord: “È stata una gara pazzesca. Sono successe molte cose, anche più di quelle che ricordo. Sono stato attivo alla partenza, poi purtroppo sono caduto e ho avuto alcuni problemi meccanici lungo il percorso, ma alla fine sono arrivato al velodromo. È stato molto bello. C'erano un sacco di tifosi - aggiunge Simmons - anche durante la gara, e poi sei arrivato lì ed è semplicemente la storia del ciclismo. Ho cercato di assorbire tutto. In un certo senso è stato un sogno che si è avverato. È davvero bello che la squadra mi abbia dato l'opportunità di correre il Fiandre e la Roubaix. Potrei quasi ritirarmi felice ora, ma userò l'esperienza acquisita per il futuro. Queste classiche sono davvero fantastiche”.

Nessun corridore può facilmente dimenticare cosa significa correre il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, figuriamoci se queste sono le prime corse World-Tour della propria vita. L'inedito debutto di fuoco per Colby Simmons, che da bambino sognava di arrivare sul velodromo e portare a termine quella corsa tanto iconica quanto dura, in quei sette giorni sul pavé di aprile 2025 che resteranno per sempre scolpiti nella sua memoria.

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Michele Moretti
Cresciuto a pane e sport. Nato con l'amore per il basket, mi sono avvicinato al ciclismo grazie ai pomeriggi passati a guardarlo in tv con i miei nonni. Accumulatore seriale di statistiche sportive a tempo perso.