Una caduta non ferma Evenepoel, altro oro mondiale! Bronzo Fancellu
Il pronostico sembrava scontato e Remco Evenepoel non ha tradito del attese: il fenomeno belga ha vinto il suo secondo Campionato del Mondo qui a Innsbruck dominando, dopo la cronometro, anche la prova in linea. Una superiorità netta per Evenepoel che è arrivato da solo al traguardo nonostante una caduta a 72 chilometri dall'arrivo che gli aveva fatto perdere tanto tempo: nessuno lo ha aspettato, ad un certo punto aveva ben più di un minuto e mezzo di ritardo dai migliori e comunque è riuscito a riprenderli tutti, sfiancandoli poi uno ad uno fino ad involarsi verso il successo sull'ultima ascesa verso Igls.
Nella prima parte di gara non c'era stato alcun tentativo di fuga, ma in gruppo la Germania e gli Stati Uniti hanno sempre tenuto molto alta l'andatura proprio per tenere sempre in tensione i corridori: diverse sono state le cadute, anche prima di quella che ha visto coinvolto Remco Evenepoel. In quel momento il belga ha mostrato una grande tranquillità, valutando le condizioni della propria bici e dando un minimo segno di nervosismo solo quando l'attesa si è prolungata per via del fatto che la sua ammiraglia non s'era accorta della sua caduta e stava fornendo assistenza ad un compagno. Sfortunatamente questa caduta ha tagliato fuori dai giochi l'azzurro Samuele Rubino.
Anche dopo la caduta Repubblica Ceca e Germania hanno tenuto altissimo il ritmo, anche perché si stava avvicinando la salita di Gnadenwald: qui Remco Evenepoel ha iniziato un rimonta quasi pantaniana, saltando a doppia velocità tutti coloro che si staccavano dal gruppo e riuscendo a rientrare sui migliori quando mancavano 55 chilometri all'arrivo. Nel frattempo però dalla testa della corsa si erano avvantaggiati Andrea Piccolo e Marius Mayrhofer che hanno avuto anche 50" di margine sui primi inseguitori tirati, ovviamente dal Belgio.
Entrati nel circuito finale con la salita di Igls è ripreso lo show di Remco Evenepoel che ha attaccato a 41 chilometri e non si è più voltato indietro: in cima alla salita erano rimasti solo lui, il ceco Karel Vacek e il tedesco Mayrhofer che si è gestito bene in fuga con Piccolo e poi è riuscito a tenere gli attaccanti una volta ripreso. In discesa Vacek è stato frenato dai crampi, mentre Mayrhofer è riuscito a resistere fino all'inizio della salita di Igls a 19.6 chilometri dall'arrivo.
Mentre Remco Evenepoel andava a prendersi la medaglia d'oro e Marius Mayrhofer stringeva i denti per l'argento, dietro l'Italia era la nazionalità con più uomini per giocarsi la medaglia d'argento: poco prima dell'inizio dell'ultimo giro avevano attaccato Gabriele Benedetti e Antonio Tiberi, ma quando sono stati raggiunti è scattato Alessandro Fancellu con lo svizzero Alexandre Balmer e sono stati loro a giocarsi l'ultimo gradino del podio, anche se ad un certo punto Mayrhofer sembra fosse nel mirino dei due.
Negli ultimi chilometri Remco Evenepoel si è potuto godere il suo successo, facendo gesti per esaltare i tifosi belgi a bordo strada già a tre chilometri e mezzo dall'arrivo e poi mostrando più volte la sua gioia incontenibile: il tedesco Mayrhofer ha quindi chiuso secondo a 1'25", mentre a 1'38" è arrivato lo sprint vincente di Alessandro Fancellu che ha gestito benissimo le ultime centinaia di metri contro lo svizzero Balmer e ha portato a casa una medaglia di bronzo meritatissima per quanto fatto vedere da tutta la squadra. Oltre al podio di Fancellu, infatti, l'Italia ha piazzato Gabriele Benedetti sesto a 3'20", Antonio Tiberi nono anche lui a 3'20", Andrea Piccolo undicesimo a 4'37".