Polemiche al Tour Bitwa Warszawska, la corsa dura pochi km. Vince Tesfatsion, terzo Bertone
La seconda tappa in linea del Tour Bitwa Warszawska non è andata secondo le aspettative degli organizzatori; a causa delle lamentele dei direttori sportivi per il tracciato ritenuto pericoloso, la corsa è stata di fatto neutralizzata poco dopo il via, in una giornata che prevedeva 147 km. Solo dieci corridori hanno proseguire e si sono giocati il successo di tappa nella tornata seguente del giro da 1500 metri in programma e da ripetere, in origine, svariate volte - la tappa è così stata lunga solo 28 km; la generale rimane così identica a quella di ieri e vede al comando il polacco Pawel Bernas (Mazowsze Serce Polske).
A conquistare la vittoria è stato l'eritreo Natnael Tesfatsion, al quarto centro del 2020 dopo la tappa a La Tropicale Amissa Bongo e alla tappa più la classifica al Tour du Rwanda. Il ventunenne del NTT Continental Cycling Team si conferma così come uno dei giovani africani di maggior interesse; vederlo passare tra i professionisti nella prossima stagione è tutt'altro che una chimera.
Seconda posizione per l'australiano Harry Sweeny (Lotto Soudal Under 23), che si è avvantaggiato assieme a Tesfatsion. Terzo il ligure Filippo Bertone (Iseo Serrature Rime Carnovali) che si conferma in top ten dopo l'ottavo posto di ieri. Seguono nell'ordine di arrivo il belga Michiel Stockman (Team SKS Sauerland NRW), il tedesco Marcel Meisen (Alpecin-Fenix), il neerlandese Jan Maas (Leopard Pro Cycling), il neozelandese Connor Brown (NTT Continental Cycling Team), il belga Ward Vanhoof (Lotto Soudal Under 23), il ceco Matej Zahalka (Elkov-Kasper) e il belga Abram Stockman (Team SKS Sauerland NRW).