Giulio Ciccone sotto l'Arco di Trionfo © Lidl-Trek - Zac Williams
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Tour de France, che cos'è la maglia a pois? Come funziona la classifica GPM

Tutto quello che c'è da sapere sulla graduatoria che premia il migliore scalatore della Grande Boucle (o se non altro il migliore ai traguardi del Gran Premio della Montagna)

25.06.2024 06:20

A pochi giorni dall'inizio del 111° Tour de France, è arrivato il momento di conoscere i segreti delle maglie che saranno assegnate il 21 luglio a Nizza. Se tutti identificano la maillot jaune (maglia gialla) con il leader della generale, il grande pubblico non ha sempre dimestichezza con le altre tre maglie, che identificano il miglior scalatore, il numero 1 della classifica a punti e il capoclassifica tra gli Under-25. Iniziamo la nostra ricognizione dalla maglia a pois, abbinata alla classifica dei GPM

Che cos'è la maglia a pois

Sebbene la classifica degli scalatori sia stata istituita nel 1932, la riconoscibilissima divisa bianca a pois rossi ha debuttato al Tour de France del 1975 sulle spalle di Lucien van Impe. Nei suoi primi anni di vita, la maglia a pois fu la seconda pelle del corridore belga, che la indossò altre tre volte sui Campi Elisi tra il 1977 e il 1983. La classifica dei GPM diede qualche soddisfazione anche al movimento italiano in una fase storica di sostanziale disinteresse per la Grande Boucle: il piemontese Giancarlo Bellini interruppe il dominio di Van Impe nel 1976; il veneto Giovanni Battaglin primeggiò tra i grimpeur tre anni più tardi. 

Il più celebre possessore della maglia a pois è stato senza dubbio Richard Virenque: lo scalatore originario di Casablanca ha pressoché monopolizzato questa classifica nel decennio 1994-2004, conquistando il titolo di miglior scalatore per 7 volte (le prime quattro di fila). Prima di Virenque, un altro uomo-simbolo tra gli scalatori fu senza dubbio Claudio Chiappucci: dopo aver accarezzato il sogno di arrivare in giallo a Parigi nell'edizione del 1990, il Diablo si cucì addosso la maglia a pois nel 1991 e nel 1992, quando lasciò il segno con un memorabile attacco da lontano nella tappa del Sestriere.

Non sono mancate neppure le incursioni di grandissimi campioni che - seppure impegnati nella lotta per la maglia gialla - sono saliti anche sul trono degli scalatori: da Bernard Hinault (sconfitto da Greg LeMond nel 1986 ma premiato a Parigi con la maglia a pois) a Christopher Froome, il primo corridore a centrare in tempi recenti - era il 2015 - la doppietta jaune-pois, poi riuscita anche a Tadej Pogacar (2020-2021) e Jonas Vingegaard (2022). In mezzo a tanti corridori di prima grandezza - come Nairo Quintana, Julian Alaphilippe e Romain Bardet - anche atleti che, per un motivo o per un altro, hanno ballato per una sola estate, in testa la meteora francese Anthony Charteau, vittorioso tra gli scalatori nel 2010, l'austriaco Bernhard Kohl - che stupì tutti al Tour del 2008 prima di inciampare nella famigerata CERA - e lo sfortunatissimo colombiano Juan Mauricio Soler, a segno nel 2007. Nel nuovo millennio, gli italiani hanno vestito la maglia a pois soltanto in due occasioni con Franco Pellizotti (2009) e, un anno fa, con Giulio Ciccone (i suoi occhiali ancora ringraziano).

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Claudio Chiappucci vince la Milano-Sanremo 1991 © Wikipedia

Come funziona la classifica degli scalatori

Il percorso del Tour de France 2024, al via sabato 29 giugno da Firenze, proporrà in tutto 67 Gran premi della montagna, ovvero 67 traguardi volanti posti in cima a tutte le salite più significative che il gruppo incontrerà sul proprio cammino. Tali traguardi sono classificati in base a tre parametri: la lunghezza delle salite, la pendenza media e l'altitudine. Come avviene ormai da anni, i GPM sono divisi in cinque fasce: gli Hors Catégorie, con cui si identificano le scalate più dure; le salite di 1ª categoria - tra le quali rientrano anche montagne di grande tradizione nella storia della gara a tappe francese - 2ª categoria (di media difficoltà), 3ª categoria e 4ª categoria, in assoluto le più facili, per quanto possano comunque nascondere qualche insidia.

Questa classificazione è abbinata a un sistema di punteggi che, come si può facilmente intuire, premia i cacciatori delle montagne alpine e pirenaiche, le più munifiche in assoluto. Di seguito il meccanismo di assegnazione dei punti (tra parentesi è indicato il numero di GPM previsti per ciascuna categoria):

  • Hors Catégorie (6): 20 punti al 1° classificato, 15 p. al 2°, 12 p. al 3°, 10 p. al 4°, 8 p. al 5°, 6 p. al 6°, 4 p. al 7°, 2 p. all'8°
  • 1ª categoria (10): 10 punti al 1° classificato, 8 p. al 2°, 6 p. al 3°, 4 p. al 4°, 2 p. al 5°, 1 p. al 6°
  • 2ª categoria (11): 5 punti al 1° classificato, 3 p. al 2°, 2 p. al 3°, 1 p. al 4°
  • 3ª categoria (19): 2 punti al 1° classificato, 1 p. al 2°
  • 4ª categoria (21): 1 punto al 1° classificato

La somma dei punti conquistati dai corridori in gara dà luogo a una graduatoria che viene aggiornata ogni giorno. Il corridore al comando di tale classifica indossa nella tappa successiva la maglia a pois. A volte succede che la classifica dei GPM sia guidata da un corridore che indossa la maglia gialla: in quel caso la “pois” verrà portata in corsa dal secondo della classifica GPM.

In caso di arrivo a pari punti alla fine della competizione, il regolamento prevede che, in ultima istanza, la maglia a pois sia assegnata al corridore meglio piazzato in classifica generale, altrimenti si terrà conto del numero di Gran premi della montagna vinti, categoria per categoria. Nell'edizione ormai alle porte, ci sarà almeno un GPM in tutte le frazioni, con l'eccezione della (Nuits Saint-Georges-Gevrey-Chambertin, cronometro individuale) e della 10ª (Orléans-Saint Amand Montrond).

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