Donne Élite

Annemiek, la prima mannaia è andata

04.07.2022 18:48

Van Vleuten vince a Cesena e demolisce quasi tutte le rivali di classifica: ora guida il Giro Femminile davanti a Mavi García e Marta Cavalli (terza oggi), tutte le altre sono lontane dai 5' in su


Dopo tre tappe di bella Sardegna il Giro Donne è ripartito oggi dal continente ed è stato un po' come tornare al lavoro dopo una vacanza: lasciate da parte le lepidezze della stagione balneare, ritroviamo sulla scrivania tutte le questioni importanti. La prima, nel nostro caso, era: avrà Annemiek Van Vleuten la forza di vincere, a 39 anni, il suo terzo Giro, dopo che l'ultimo le era finito male per una caduta (due anni fa, si ruppe il polso a due giorni dalla fine quando aveva la corsa più o meno in tasca; l'anno scorso non partecipò punto)? La maglia rosa del 2018 e 2019 non riuscirà più a superare i quattro successi della sua rivale storica Anna Van der Breggen, in quanto si ritira a fine anno e quindi può arrivare massimo a tre (quanti quelli di un'altra connazionale-rivale, Marianne Vos). La plurivincitrice resta Fabiana Luperini (quota cinque), ma l'ultimo decennio è stato dominato dalle olandesi, 9 successi oranje negli ultimi 11 Giri.

E insomma, il dubbio su Annemiek si è dissolto sotto il sole focoso della Romagna, e dopo le prime salite del percorso ci pare che la storia abbia già preso un suo chiaro indirizzo: sarà difficile per chiunque mettere in un angolo la straordinaria atleta della Movistar. Già l'antipasto appenninico di quel che sarà sulle Alpi è bastato all'olandese per far capire a tutte che il Giro 2022 è pressocché ipotecato. All'attacco con Mavi García (che ha resistito con lei fino alla fine) e Marta Cavalli (per la quale invece l'ultima salita di giornata è stata di troppo), AVV non si è solo avvantaggiata in maniera praticamente incolmabile su tutte le altre, ma ha pure voluto vincere la tappa per rendere più intellegibile l'antifona.

Considerando che in classifica Van Vleuten ha due avversarie entro il minuto (le due che erano oggi con lei) e tutte le altre sono dai 5' in su, risulta chiaro che a lei e alla sua squadra basterà controllare García e Cavalli per condurre in porto la caravella. Viceversa, García e Cavalli sono le uniche a cui a questo punto si potrà chiedere l'azzardo di un attacco per far saltare la capoclassifica, ma preferiranno osare sin troppo o - dato che hanno molto margine sulle altre - vedere di portare a casa un podio che sarebbe più che ottimo per i rispettivi palmarès? Lo scopriremo nel corso della settimana.

La cronaca di giornata. Il Giro d'Italia Femminile 2022 è ripartito oggi coi 120.9 km della quarta tappa da Cesena a Cesena, prime salite ad attendere il gruppo dopo il trasferimento-riposo di ieri. Dopo 15 km il primo allungo è stato quello di Lara Vieceli (Ceratizit-WNT), ripresa al km 22; al 27 è partita allora un'altra Ceratizit, Franziska Brausse, che ha preso 40" al massimo (ai -90) ma poi sulla salita di Bertinoro è stata raggiunta ai -85. In vista del Gpm (-82) c'è stato un breve allungo di Elise Chabbey (Canyon//SRAM Racing) ed Évita Muzic (FDJ Nouvelle-Aquitaine), ma poi il gruppo si è subito ricompattato e così ha proceduto (salvo un breve frazionamento) fino al Barbotto.

Sulla seconda salita di giornata ha perso contatto la maglia rosa Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) e la selezione si è fatta via via più netta, tanto che nell'ultima parte di scalata le atlete in gruppo non erano molte più di 20. Ai -48 l'attacco della giornata: quattro delle favorite per la generale si sono avvantaggiate negli ultimi due chilometri di salita, e si trattava di Annemiek Van Vleuten (Movistar), Mavi García (UAE ADQ), Kristen Faulkner (BikeExchange-Jayco) e la più attesa dal pubblico italiano, Marta Cavalli (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope).

Alle spalle delle quattro hanno tentato una pronta reazione Amanda Spratt (BikeExchange) e Niamh Fisher-Black (SD Worx), ma non sono riuscite a chiudere il buco dalle prime e sono state riprese da Erica Magnaldi (UAE), Elise Chabbey (Canyon), Cecile Ludwig ed Évita Muzic (FDJ) ed Elisa Longo Borghini (Trek). In vista della cima (-47) Faulkner ha perso contatto dalle altre tre e più avanti è stata raggiunta dal gruppetto, da cui però nel frattempo si staccava, su una delle rampette che frastagliavano la discesa del Barbotto, Longo Borghini. L'ossolana ha saputo però rientrare preso (ai -37) insieme a Silvia Persico (Valcar-Travel & Service) e Soraya Paladin (Canyon).

Proprio la Paladin si è spesa molto in favore di Chabbey nel tratto (tutto un mangia&bevi) precedente la salita verso Monteleone, già dai -30, ma il vantaggio delle prime non solo non scendeva ma volava oltre i due minuti. Ai -25, sulla salita, Paladin ha esaurito le energie e si è sfilata, con lei anche una Faulkner che forse aveva chiesto troppo a se stessa nell'attacco sul Barbotto. La distanza dalle battistrada continuava inesorabilmente a crescere.

Il trio di testa ha preso la salita di Carpineta (non valida come Gpm), ai -13, con 2'50", e molto presto si è trasformato in duo: un primo forcing di García ai -12 ha messo in difficoltà Cavalli, al che Van Vleuten ha fatto cadere la mannaia sulle ambizioni odierne della cremonese producendo un allungo che ha fatto mancare l'aria a Marta. Mavi invece rispondeva presente. Cavalli ha avuto la bravura di non naufragare nel resto della salita, gestendosi bene nei 2.5 km finali di scalata, tanto che è rimasta a meno di 10" dalle prime e subito dopo lo scollinamento si è avvicinata addirittura a 6". Purtroppo per lei sul suo cammino s'è palesata un'altra rampetta su cui Annemiek ha fatto un'altra tirata che ha definitivamente ricacciato indietro l'italiana.

Nella discesa verso Cesena le due battistrada si sono controllate, ai 700 metri poi García ha azzardato un anticipo che ha avuto come esito di incattivire l'olandese, la quale è partita in contropiede mettendo luce tra sé e l'avversaria e portandosi questo margine fino all'arrivo, dove ha potuto festeggiare la 12esima vittoria di tappa al Giro. Mavi è transitata a 1", Marta è arrivata a 43". Per vedere il primo gruppo inseguitore abbiamo dovuto aspettare 4'51". Fiaccate dalla fatica, dal caldo, da quelle che rompevano (legittimamente) i cambi, il drappello ha vissuto una Caporetto. Persico ha preceduto per il quarto posto Spratt, Longo Borghini, Chabbey, Magnaldi, Ludwig, Fisher-Black e Muzic; a 7'13" un secondo gruppo è stato regolato per il 12esimo posto da Paladin. Balsamo ha pagato 11'10", Faulkner addirittura 12'49".

La classifica vede Van Vleuten in rosa con 25" su García, 57" su Cavalli, 5' su Longo Borghini, 5'13" su Ludwig, 5'14" su Spratt, 5'21" su Chabbey, 5'28" su Fisher-Black, 5'29" su Muzic e Persico. Appena fuori dalle 10 troviamo ancora Magnaldi, 11esima a 6'10", e Paladin, 13esima a 7'38". Nelle 20 c'è ancora anche Elisa Balsamo, 19esima a 11'02". Domani si torna a sprintare nella quinta tappa del Giro Femminile 2022, da Carpi a Reggio Emilia per 126.1 km sostanzialmente pianeggianti, appena increspati da un leggero falsopiano dai -45 ai -30. Ruote veloci a voi!
Notizia di esempio
Balsamo si riprende lo scettro delle ruote veloci
Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!