Tour of Utah, a Park City Joe Dombrowski rompe il digiuno. La generale è di Ben Hermans
La sesta e ultima tappa del Tour of Utah, la Park City-Park City di 126 km, è quella disegnata con una delle salite classiche del panorama statunitense, ossia l'Empire Pass, ascesa di poco meno 14 km al 7% di pendenza media. La frazione è stata caratterizzata da una fuga di ventidue elementi, fra cui gli italiani Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), Giovanni Lonardi (Nippo-Vini Fantini-Faizanè) e la coppia della Neri Sottoli-Selle Italia-KTM composta da Umberto Marengo ed Edoardo Zardini.
La loro azione è stata annullata ad una ventina di km dalla fine, quando la salita di Empire Pass è già iniziata: il gruppo è selezionato e al ritmo di Joe Dombrowski (EF Education First) riescono a resistere solo la maglia gialla Ben Hermans (Israel Cycling Academy) e James Piccoli (Elevate KHS). In una ascesa simile chi riesce a salire del proprio passo ha la meglio, complice l'altura, con la vetta sopra quota 2730 metri: a 15 km dalla fine e a circa 6 dallo scollinamento sul trio di testa rientra un coriaceo João Almeida (Hagens Berman Axeon) che subito prova a sorprendere i colleghi.
Il portoghese fa staccare Piccoli, che viene ripreso e poco dopo staccato anche dal rimontante Keegan Swirbul (Worthy Pro Cycling), che di gran lena si porta sul trio di testa a 3 km dal gpm. Mentre un rallentamento pare permettere a Piccoli di rientrare, Dombrowski decide di attaccare a 11.7 km dal termine, quindi a poco più di 2 km dalla vetta: lo statunitense guadagna subito e si lancia tutto solo, passando al gpm con 18" su Hermans e Swirbul e 25" su Almeida, con quest'ultimo che immediatamente rientra su i due davanti.
La velocissima discesa che porta verso la rinomata località di villeggiatura non vede la minima modifica, così l'agognata prima (e ultima) affermazione statunitense nella gara di casa va a Joe Dombrowski, che continua a pedalare sino sulla rampetta finale. Per il ventottenne della EF Education First è la prima affermazione stagionale, lui che non vinceva dal lontano 2015 quando prese tappa e generale proprio al Tour of Utah.
Seconda piazza a 24" per un bravissimo João Almeida (Hagens Berman Axeon), mentre a 26" sono giunti Keegan Swirbul (Worthy Pro Cycling) e Ben Hermans (Israel Cycling Academy), con James Piccoli (Elevate KHS) quinto a 30" e rientrato a fine discesa. Completano la top ten Lawson Craddock (EF Education First) a 1'24", Matteo Badilatti (Israel Cycling Academy) a 1'39", Kyle Murphy (Rally UHC Cycling) a 1'58", Rob Britton (Rally UHC Cycling) a 2'06" e Lachlan Morton (EF Education First) a 2'11".
La quindicesima edizione del Tour of Utah va al belga Ben Hermans, assoluto dominatore della prova statunitense. Con lui sul podio finale salgono James Piccoli a 50" e Joe Dombrowski a 1'32", con João Almeida quarto a 2'26" e Niklas Eg (Trek-Segafredo), secondo al mattino, sceso al quinto posto a 2'57" davanti a Kyle Murphy a 3'20", Lawson Craddock a 4'08", Keegan Swirbul a 4'20", Peter Stetina (Trek-Segafredo) a 5'22" e Matteo Badilatti a 5'28".