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Viva Viviani Viva!

28.02.2019 14:22

UAE Tour, gran vittoria del veronese a Khor Fakkan. Battuti Gaviria, Kittel e Bennett


Non parte Fraile, cinque i fuggitivi di giornata
Mandato in archivio l'arrivo di Hatta Dam, l'UAE Tour prevede una tappa all'insegna delle ruote veloci, la Sharjah-Khor Fakkan di 181 km, completamente pianeggiante se si eccettua una morbida pendenza fino a metà frazione. Non è ripartito quest'oggi Omar Fraile: lo spagnolo dell'Astana Pro Team, caduto ieri a 6 km dal traguardo, non ha riportato alcuna frattura ma le botte patite lo hanno convinto a terminare anzitempo la sua avventura negli Emirati.

La fuga di giornata si forma istantaneamente e vede la presenza dei soliti sospetti, vale a dire il russo Stepan Kurianov (Gazprom-RusVelo) e il francese Charles Planet (Team Novo Nordisk), accesi rivali per la classifica dei traguardi volanti. Anche quest'oggi la compagine russa opta per affiancare due compagni al neopro': stavolta è il turno di Sergey Shilov e Anton Vorobyev. Dal canto suo il sodalizio di licenza statunitense ripropone all'attacco l'australiano Fabio Calabria.

Gli sprint intermedi sorridono a Kurianov, il gruppo controlla
Il gruppo, come di consueto, lascia immediatamente carta bianca, con il gap massimo di 4'25" toccato al km 20. Il momento di maggior vivacità del giorno si registra al primo traguardo volante, quello della Sharjah University (km 15.6): la lotta tra Kurianov e Planet vede ancora una volta prevalere il russo, che incrementa così il margine. Il ritmo, complice il vento oggi moderato ma contrario, non è elevato né davanti né dietro, tanto che la corsa risulta in ritardo rispetto alla tabella di marcia più lenta.

Lotto Soudal, Team Jumbo-Visma e UAE Team Emirates sono le formazioni che controllano la situazione, entrando negli ultimi 100 km con 2' di ritardo, distacco che, pur con qualche oscillazione nel corso dei km, rimane il medesimo al cartello dei meno 60 km. Il pathos è tutto per il secondo sprint intermedio, quello di Kalba University (km 136.8): è perfetta la tattica della Gazprom, con Shilov da apripista e Kurianov da finalizzatore. Passa davanti il ventiduenne e, stavolta, Shilov si frappone, con Planet costretto al terzo posto, mentre il gruppo transita dopo 1'25" con Deceuninck-Quick Step e Lotto Soudal a lavorare.

Calabria ultimo a rialzarsi, tutti aspettano la volata
Oltrepassato il momento tanto atteso, i fuggitivi si rialzano e attendono il gruppo, venendo ripresi a 35 km dopo quasi 150 km di azione. L'unico a non mollare è Fabio Calabria, che cerca di prolungare la sua avventura; il trentunenne, però, resiste per una manciata di km prima di optare saggiamente per un rientro nei ranghi. A 31 km dalla fine, dunque, si torna ad una situazione di gruppo compatto.

Si giunge stancamente agli ultimi 10 km, con Mikkel Frølich Honoré (Deceuninck-Quick Step) e Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates) a tirare il plotone. Entrati nella fase calda, i team iniziano a compattarsi attorno ai rispettivi leader, siano essi sprinter o uomini di classifica; a tenere alto il ritmo per la Bahrain Merida è Vincenzo Nibali, che prosegue la sua settimana in versione gregario.

Caduta per Sarreau, altro gran lavoro di Kristoff
Per approcciare al meglio l'ingresso in città, complici anche alcune rotonde da affrontare, la velocità si fa folle con i treni in lotta, con la Lotto Soudal in particolare evidenza. Poco prima di una delle citate rotatorie, a 4 km dalla fine, rovinosa caduta per Marc Sarreau: lo sprinter della Groupama-FDJ ruzzola a terra, fortunatamente senza coinvolgere nessuno e rialzandosi senza apparenti problemi.

All'ultimo km in testa sono la Deceuninck-Quick Step sul lato sinistro e il Team Sunweb sul lato destro; la scelta vincente è quest'ultima, ma Michael Mørkøv è bravo a capirlo e a riposizionare il suo treno in scia agli altri. Il campione danese parte lungo, venendo subito superato dall'apripista per eccezione di questo UAE Tour, vale a dire Alexander Kristoff: il norvegese lascia ancora una volta nella miglior posizione di sparo possibile Fernando Gaviria, che difatti parte al meglio.

Gran vittoria di rimonta per Viviani, battuti Gaviria e Kittel
Alla sua ruota c'è Sam Bennett, mentre gli altri sono più intruppati. Compreso Elia Viviani, che si trova in sesta piazza a 100 metri dalla conclusione; il campione italiano però ha come obiettivo la traiettoria di Gaviria e la segue, infilandosi nello spazio lasciato libero da un Bennett che ha optato per il centro della carreggiata. A 20 metri dall'arrivo ci sono quasi quattro atleti appaiati: da destra a sinistra della strada, Viviani, Gaviria, Bennett e Kittel.

Chi ha, dunque, il miglior spunto finale? È proprio Elia Viviani! Il veronese della Deceuninck-Quick Step coglie la settantesima (sì, sono già 70) vittoria tra gli élite con la miglior punta di velocità sul finale, vincendo anche in maniera netta considerando la ristrettezza della contesa: è di quasi una ruota il margine su Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e su Marcel Kittel (Team Katusha Alpecin), che lo accompagnano sul podio.

Mareczko ottavo, domani l'inedita salita di Jebel Jais
Completano la top 10 Sam Bennett (Bora Hansgrohe), Reinardt Janse van Rensburg (Team Dimension Data), Phil Bauhaus (Bahrain Merida), Kristoffer Halvorsen (Team Sky), Jakub Mareczko (CCC Team), Cees Bol (Team Sunweb) e Max Walscheid (Team Sunweb).

Rimane invariata la classifica generale, con Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) ad indossare la maglia rossa di leader con 21" su Alejandro Valverde (Movistar Team) e 38" su David Gaudu (Groupama-FDJ). Domani la frazione decisiva della settimana emiratina, la Ajman-Jebel Jais di 180 km con l'inedita e attesissima salita finale lunga ben 20.6 km al 5.6% di pendenza media.
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