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10 corridori italiani che potrebbero sbloccarsi tra i prof nel 2025
Uno sguardo ai principali atleti azzurri che inseguono da tempo il primo successo in carriera e che sono ormai maturi per conquistarlo in questa stagione
Spulciando i vari roster dei team World-Tour e Professional, si possono notare circa una ventina di corridori italiani che negli anni si sono messi in mostra, sia andando in fuga che in arrivi a loro congeniali, accarezzando spesso la vittoria. Tuttavia, il successo finora è sempre sfuggito, e sbloccarsi per alcuni sta diventando una specie di maledizione.
Qui di seguito andremo a parlare dei 10 corridori italiani che, per potenziale, età e forma, potrebbero finalmente riuscire a ottenere la prima vittoria da professionista in questa stagione 2025. Ricordiamo che l'Italia, dal 2020 in poi, ha visto drasticamente diminuire il numero di vittorie complessive tra i prof in una singola annata: le 58 del 2021 rappresentano il dato più dell'ultimo lustro, quasi la metà delle 98 ottenute nel 2019.
I cinque più quotati
Andando in un ordine più o meno casuale, il primo nome è quello di Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious). Nella sua carriera, finora il classe 2001 di Riva del Garda ha totalizzato ben 11 piazzamenti nella Top 5, di cui 7 podi, senza mai vincere. Le corse che più si addicono la sue caratteristiche potrebbero le classiche dure ma non durissime, come per esempio sono state le due classiche canadese, chiuse entrambe in Top 10 nel 2024 (l'ultimo italiano a riuscirci era stato Ulissi nel 2019). Un discreto spunto veloce lo possiede, manca forse ancora quel pizzico di consapevolezza che potrebbe fargli fare il vero salto; il primo successo potrebbe essere il toccasana che serve in tal senso.
Secondo nome in lista è quello di Nicola Conci: classe 1997, 6 volte a podio e 12 Top 5 in carriera, il suo passaggio in un XDS Astana alla disperata caccia di punti UCI può rivelarsi ideale per vivere il suo anno migliore. Dopo la chiusura della Gazprom, l'anno e mezzo in Alpecin è stato ottimale, sia da gregario che per fughe da protagonista. A 28 anni è nel pieno della carriera, c'è grande entusiasmo nella nuova squadra per questo eccellente avvio di stagione, dunque è lecito che tale euforia possa trascinare pure il trentino.
L'uomo forse più atteso in assoluto è Giulio Pellizzari: classe 2003, ha sfiorato il successo al Giro d'Italia 2024 dove solo la Maglia Rosa Tadej Pogačar gli ha impedito di sollevare le braccia al cielo nella 16ª tappa. È al 1° anno nel World-Tour, in una squadra piena di leader per le montagne come la Red Bull BORA Hansgrohe, ma soprattutto nella seconda parte di stagione potrebbe già avere modo di avere carta bianca in alcune giornate.
Un profilo da fughe in un Grande Giro è invece quello di Marco Frigo (Free Palestine), che nell'ultimo biennio ha dimostrato di avere un gran motore durante le tre settimane; 25 anni compiuti giusto ieri (2 marzo), il 2025 è la stagione giusta in cui sbloccarsi. Se lo scorso anno Valentin Paret-Peintre e Georg Steinhauser hanno ottenuto il primo successo in carriera con una fuga vincente nella Corsa Rosa, è lecito sperare in un epilogo simile.
Chi ci sta andando ormai sempre più vicino è il romano Martin Marcellusi: il classe 2000 della Bardiani, tra fughe e arrivi esplosivi, ha ottenuto 3 secondi posti nell'ultimo anno, e per la vittoria sembra questione di tempo. Tenace e battagliero, al terzo anno completo tra i prof pare proprio arrivato il momento in cui riuscirà a trovare la gloria personale.
Cinque scommesse in cui sperare
Coetaneo di Pellizzari è Alberto Bruttomesso, compagno di Zambanini in Bahrain. Sprinter in costruzione, ha ottenuto 3 podi lo scorso anno compreso un terzo posto in Cina al Tour of Guangxi. Nelle corse di secondo piano di questa stagione, può verosimilmente giocarsi la vittoria e magari anticipare proprio Pellizzari nel diventare il primo 2003 italiano a conquistare il primo successo fra i professionisti.
Un altro corridore in ascesa è Thomas Pesenti: non è più giovanissimo (26 anni il prossimo 16 ottobre), ma c'è tanto potenziale da esplorare dopo la bella stagione 2024 con il JCL Team Ukyo, che gli è valsa la chiamata del team di sviluppo della Soudal Quick-Step. Quest'anno ha già corso in prima squadra all'AlUla Tour e alla Gran Camiño, ben figurando con piazzamenti in Top 10. Nei percorsi mossi è un profilo da tenere d'occhio.
Proseguendo, un atleta che spera di vivere il 2025 del rilancio è Lorenzo Milesi. Dopo il titolo iridato a crono Under 23 e la Maglia Rossa conquistata grazie alla cronosquadre nella frazione inaugurale della Vuelta 2023, il passaggio alla Movistar nell'annata successiva non ha finora dato particolari risultati a livello individuale. Il motore c'è, ma deve ancora trovare essere messo davvero in moto. L'auspicio è che sia l'anno buono.

Alessandro Romele è il terzo classe 2003 di questa lista; è al 1° anno nel World-Tour, promosso dall'Astana in prima squadra, e chissà che non sia già pronto per piazzare la zampata in qualche corsa minore, dopo che nel 2024 al Tour of Istanbul ci è andato vicino.
Chiudiamo con Francesco Busatto: 2002, in forza all'Intermarché-Wanty, la vittoria alla Liegi 2023 nella categoria Under 23 ci ha forse fatto credere che al primo anno tra i prof fosse già pronto per imporsi. Sono arrivate delle Top 10, qualche Top 5 e un 14esimo posto alla sua prima Strade Bianche, segno che il potenziale c'è. Per le classiche delle Ardenne è uno degli azzurri più promettenti e quest'anno debutterà in un Grande Giro; è un altro di quei profili che, se si sbloccasse, potrebbero aprirsi nuovi orizzonti.