A Chauny Démare timbra per la 97esima volta, Penhoet ancora secondo
Il gruppo rinviene sugli attaccanti all'imbocco dell'ultimo chilometro e lo sprinter dell'Arkéa è implacabile in volata. Fretin completa il podio
Sul traguardo di Chauny doveva essere volata e volata alla fine è stata, ma non con un finale di gara dall'epilogo scontato. Xandro Meurisse, uscito dal gruppo una volta ripresi i fuggitivi a 20 chilometri dal traguardo, ha accarezzato a lungo il sogno dell'assolo vincente; raggiunto da un quartetto a ai -4, i cinque di testa non sono riusciti a contenere l'arrivo del plotone che poi in volata ha visto sprigionare tutta la potenza di Arnaud Démare, al successo numero 97 della carriera e che regala all'Arkéa-B&B la nona vittoria della stagione, la seconda firmata dall'ex-FDJ.
Per Démare, la Paris-Chauny 2024 è la 26esima corsa di un giorno che si mette in bacheca (compresi i tre titoli nazionali), cifra che lo erge leader in attività nella speciale classifica, e 16 delle quali le ha conquistate nella sua Francia.
Paris-Chauny, la cronaca della gara
Come anticipato in sede di presentazione, questa semiclassica transalpina si presta alle ruote veloci ma il percorso è tutt'altro che pianeggiante dopo i primi 60km. In particolare, il tracciato finale presenta due giri da 38km con due Côte da scalare in rapida successione, rispettivamente la Côte de Beaugies-sous-Bois (1.2km al 6%) e la Côte de Guivry (1km al 6.7% con punte al 10%) che potrebbero prestarsi a scatenare il coraggio di qualche corridore determinato ad anticipare un'eventuale volata.
È stata così una corsa movimentata fin dalle prime battute e ci sono voluti almeno 30 chilometri dei 197 in programma per vedere formarsi la momentanea fuga di giornata, composta dal classe 2005 Antoine L'Hote (Decathlon AG2R La Mondiale) e Jan Münzer (Team Storck-Metropol Cycling). La coppia di testa riesce ad avere un vantaggio di poco superiore ai 3 minuti, con Meo Amann (MYVELO Pro Cycling) che si è trovato a bagnomaria fra il duo e il plotone per alcuni km. L'ingresso nella parte mossa del percorso cambia in parte le carte in tavola: intorno ai -120 dalla conclusione il distacco dai fuggitivi torna sotto il minuto e dal gruppo si muovono nell'ordine Jannik Steimle (Q36.5 Pro Cycling), Jensen Plowright (Alpecin-Deceuninck) e Alexis Gougeard (Cofidis), i quali si riportano sul solo L'Hote dopo che Münzer non era riuscito a tenere le ruote del francese.
Il plotone tiene sotto controllo il quartetto lasciando al massimo 2 minuti di vantaggio nel momento del primo passaggio sul traguardo di Chauny a 78 chilometri dalla conclusione, che dà il via al circuito da ripetere due volte. Durante la prima tornata perde contatto dalla testa Alexis Gougeard ai -66 dall'arrivo, e il trio rimasto a guidare la corsa prosegue di comune accordo fino al secondo passaggio a Chauny, quando Steimle accelera e a pagarne le conseguenze è l'Hote, mentre Plowright riesce a chiudere il gap riportandosi sul passista tedesco. Nel frattempo il distacco si abbassa sotto il minuto, e la seconda e ultima scalata alla Côte de Guivry è fatale per le speranze del duo di testa.
I fuggitivi vengono ripresi e la corsa si accende
La Alpecin ha tutte le intenzioni di evitare l'arrivo in volata e dopo essersi fatta vedere davanti con un tentativo di attacco da parte di Quinten Hermans, è Xandro Meurisse che riesce con successo ad allungare quando mancano 20 chilometri alla fine. Il 32enne belga riesce a guadagnare una trentina di secondi sul gruppo dal quale si erano sganciati al contrattacco Dries De Bondt (Decathlon AG2R) e Alexandre Delettre (Michel St. Auber 93). Il plotone non riesce inizialmente a ricucire il distacco e Meurisse continua la sua azione individuale fino ai -4km quando viene raggiunto da 4 corridori: oltre ai già citati De Bondt e Delettre, anche un corridore della Free Palestine e della Q36.5 erano riusciti a uscire dal gruppo, il quale tuttavia si era sensibilmente avvicinato alla testa della corsa e appena prima dello striscione dell'ultimo chilometro, il quintetto è stato ripreso.
Il gruppo si lancia a tutta la velocità verso il traguardo con la Alpecin-Deceuninck a pilotare il plotone, ancora molto folto, all'imbocco dell'ultima curva a destra ai -350 metri. A quel punto, ben appostato nelle prime posizioni, Arnaud Démare (Arkéa-B&B) lancia in maniera prepotente la volata ai -200m e per gli avversari non c'è nulla da fare, a cominciare da Paul Penhoet (Groupama-FDJ) che per la seconda volta in un mese (dopo la 4a tappa del Tour du Poitou-Charentes ad agosto) deve accontentarsi del piazzamento d'onore dietro al veterano suo connazionale. Completa il podio Milan Fretin (Cofidis).