Merlier battezza anche Dunkerque, Grégoire promessa universale
Il campione belga si aggiudica la sesta tappa della corsa francese regolando in volata Blikra e Bol, indietro Kooij e Sagan. Vittoria nella generale per il classe 2003 della Groupama, Asgreen secondo
Dopo sei giornate di corsa si chiude oggi la 4 Giorni di Dunkerque con una tappa di 182.6 chilometri da Avion a Dunkerque. Finale caratterizzato da un circuito locale totalmente pianeggiante di 8.9 chilometri nella città francese famosa per la battaglia omonima della Seconda Guerra Mondiale. La generale è già decisamente indirizzata a favore del giovane transalpino della Groupama-FDJ Roman Grégoire, ma la probabilissima volata rappresenta un ghiotto obiettivo per i tanti sprinter presenti al via di questa breve corsa a tappe.
Dopo poco più di dieci chilometri dal via prende il largo la fuga di giornata, composta da sette elementi: Mathis Le Berre (Arkéa-Samsic), Anthony Turgis (TotalEnergies), Aaron Gate e Tom Sexton (Bolton Equities Black Spoke), Maxime Jarnet e Valentin Tabellion (Van Rysel-Roubaix Lille Métropole) e Morné van Niekerk (St Michel-Mavic-Auber 93). Nessuno di questi fa paura al leader Gregoire e quindi la Groupama si limita a tenere sotto controllo il vantaggio del settetto, non facendo comunque mai prendere ai battistrada più di due minuti di margine.
Il plotone procede di buona lena per tutta la giornata avvicinandosi velocemente ai fuggitivi e già a più di 50 km dal traguardo vengono ripresi Le Berre, Tabellion e Sexton; davanti rimangono, con una ventina di secondi di vantaggio, Turgis, Gate, Van Niekerk e Jarnet. Poco più tardi, ai -41, scivolata in una curva a destra per Van Niekerk, il quale viene travolto da Turgis: caduta che non ha grandi conseguenze ma che segna ancor più velocemente la fine del tentativo dei sette, ormai rimasti solamente in due. Resistono infatti fino ai -37 Jarnet e Gate, ripresi dal plotone guidato da Soudal Quick-Step per Tim Merlier o Ethan Vernon, Groupama per la maglia rosa Grégoire e Jumbo-Visma per Olav Kooij.
Iniziano quindi la consueta bagarre e i momenti di tensione che caratterizzano i preparativi della volata: negli ultimi quattro giri si alternano in testa le compagini dei vari sprinter ed è soprattutto la Bingoal WB ad assumersi il peso di guidare la corsa cercando di favorire la volata di Matteo Malucelli. I gialli spariscono però una volta entrati nell'ultima tornata: sono UNO-X Pro Cycling Team e Soudal le meglio organizzate, con il Wolfpack che prende la testa ai -3.5 con Jannik Steimle, Vernon e Kasper Asgreen, mentre Bert Van Lerberghe e il campione belga Merlier sono un po' più indietro, attorniati dagli UNO-X per Erlend Blikra, ma anche da Peter Sagan (Total), Kooij e dai Cofidis per Max Walscheid.
I biancorossi lanciano l'enorme tedesco da lontanissimo. Il tempismo migliore è proprio quello del norvegese Blikra, il quale si muove esattamente a 200 metri dalla linea d'arrivo con a ruota Cees Bol (Astana Qazaqstan Team) e Sagan, che però si rialza presto dopo aver speso tantissimo per conquistarsi la posizione nei chilometri precedenti senza l'apporto di alcun compagno di squadra. Merlier trova il varco a centro strada tra Walscheid (sulla destra della carreggiata) e Blikra (sulla sinistra), mentre Kooij rimane chiuso nel sandwich. Il campione belga con una progressione devastante riesce a sorpassare Blikra proprio prima della linea d'arrivo e si prende così la sesta vittoria stagionale.
Non cambia nulla nella classifica generale: vittoria di Grégoire, secondo posto a 13" per Asgreen e terzo a 15" per Bol.