Roglič e Pogačar si guardano, ma la Tre Valli Varesine è di Van Wilder
Il giovane della Soudal Quick-Step ha approfittato dell'eccessivo tatticismo dei due sloveni nelle fasi cruciali della corsa. Giulio Ciccone portato via in ambulanza dopo una caduta
Dopo il successo di Davide Formolo (UAE Team Emirates) nella Coppa Agostoni e di Wout Van Aert (Jumbo-Visma) alla Coppa Bernocchi, nella giornata odierna è andata in scena l'ultima corsa facente parte del Trittico Lombardo, ossia la Tre Valli Varesine. Il percorso della 102esima edizione prendeva il via da Busto Arsizio e si snodava per 196,5 km fino al traguardo fissato a Varese. Le principali asperità della giornata erano le ascese a Casbeno e Montello, che il gruppo ha dovuto complessivamente affrontare 12 volte, oltre alla doppia salita al Morosolo.
La gara è stata caratterizzata, fin dalle primissime battute da una fuga di nove corridori, così composta: Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), Remy Rochas (Cofidis), Gonzalo Serrano (Movistar), Ewen Costiou (Arkea Samsic), Francesco Busatto (Intermarché Circus Wanty), Erik Fetter (Eolo Kometa), Alessio Martinelli (Green Project-BardianiCSF-Faizanè), Gianluca Brambilla e Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team). Con il passare dei chilometri e l'inizio delle asperità altimetriche, però, il gruppo di testa si è pian piano assottigliato, mentre da dietro hanno provato ad evadere diversi uomini, tra cui anche Julian Alaphilippe, Jan Tratnik e Ben Healy.
È stata la prima ascesa al Morosolo, però, a far esplodere definitivamente la corsa. Tanti attacchi provenienti dal gruppo, tante difficoltà da parte di chi da parecchi chilometri era in fuga e le carte si sono presto rimescolate. Davanti, però, l'unico che ha mostrato una strenua resistenza è stato il giovane Calzoni, raggiunto da Wilco Kelderman e Warren Barguil. I tre sono rimasti in testa, dandosi cambi regolari, fino ai 13 km dall'arrivo, quando sono stati ripresi dal gruppo.
Dopo l'ennesimo tentativo del classe 2001 del Q36.5 Pro Cycling Team e uno, vano, di Aleksandr Vlasov, a farsi sentire è stato Tadej Pogačar che, con un attacco dei suoi, ha di fatto sgretolato il gruppo, riducendolo ad una decina di unità senza però riuscire a disfarsi di Primož Roglič. L'eccessivo tatticismo dei due sloveni, intenti a controllarsi l'un l'altro, ha permesso ad Ilan Van Wilder di attaccare in contropiede e di guadagnare un discreto vantaggio che è riuscito a mantenere fino al traguardo finale. Secondo è giunto Richard Carapaz, anche lui evaso dal gruppo nell'ultimo chilometro. La volata per il terzo gradino del podio, invece, è appannaggio del russo della Bora-Hansgrohe.
Da segnalare, purtroppo, la bruttissima caduta durante la discesa del Montello, al nono giro, di Giulio Ciccone, portato poi via con l'ambulanza.
Tre Valli Varesine 2023: la classifica finale