Ganna e compagni, c'è sempre un oro da conquistare!

Il quartetto italiano non è campione olimpico per caso. A qualcuno che avesse dimenticato quello di cui sono capaci i ragazzi di Marco Villa, proprio loro hanno mandato un reminder, oggi nel primo turno dell'Inseguimento a squadre ai Mondiali su pista 2023 di Glasgow. Dopo una qualificazione non scioltissima, in cui gli azzurri avevano strappato il terzo tempo anche grazie all'harakiri britannico, oggi c'era da affrontare la temibile Nuova Zelanda, che ieri aveva fatto un secondo e tre meglio dell'Italia.

Filippo Ganna, Francesco Lamon, Jonathan Milan e Manlio Moro, quest'ultimo subentrato a Simone Consonni che aveva disputato il turno precedente, sono scesi in pista animati dal furore agonistico dei giorni migliori, e sin dall'inizio hanno preso in mano le redini del match, passando avanti a tutti gli intertempi e non lasciando spazio nemmeno alla minima ipotesi di rimonta all black. Alla fine il 3'46"855 stampato allo scoccare del quarto chilometro e che vale l'accesso alla finale migliora di oltre tre secondi e mezzo il crono di ieri; e, diciamolo, lancia più di un campanello d'allarme alla Danimarca, la quale - secondo pronostico - si è sbarazzata dell'Australia guadagnandosi pure lei il ticket per la finalissima.

Il tempo dei danesi Niklas Larsen, Carl-Frederik Bevort, Lasse Leth e Rasmus Pedersen è stato di 3'45"634 (contro il 3'48"230 degli oceanici), ragion per cui domani, nella finale prevista per le 20.07, partiranno ancora come favoriti. Proprio come a Tokyo, in pratica…

Questa terza giornata di gare nel Velodromo intitolato a Chris Hoy proseguirà più tardi con le finali dei 500 metri femminili (nessuna italiana), dello Scratch in cui Martina Fidanza difenderà il doppio titolo conquistato nel 2021 e nel 2022, e - a conclusione della serata - della Velocità a squadre maschile, di cui si svolgerà tra pochi minuti il primo turno.