Jenthe Biermans ride per ultimo e ride bene alla Route Adélie de Vitré
Terzo successo belga nella storia della corsa bretone. Podio per Sandy Dujardin e Alexandre Delettre, attivi David Gaudu e Filippo Fiorelli
Tutti a Vitré e tutti in circuito i 174.2 km della Route Adélie de Vitré 2024, la numero 28 della storia. La prima nel 1996 la vinse Marc Bouillon, belga; poi da quelle lande solo un altro vincitore prima di oggi, Kevyn Ista nel 2008. Gli attaccanti della prima ora hanno dovuto faticare non poco per strappare un margine buono per restare in fuga, alla fine ce l'hanno fatta: Paul Hennequin (Nice Métropole Côte d'Azur) e Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels) hanno conquistato fino a 2'20" (toccati ai -140), poi l'inseguimento del gruppo - a cui ha contribuito a tratti anche la VF Group-Bardiani CSF-Faizanè, unica squadra italiana presente - ha avuto comprensibilmente la meglio: ai -58 è stato raggiunto Hennequin, ai -46 anche Le Berre, su cui poco prima erano piombati in anticipo Martin Marcellusi (VF Group), Mikel Retegi (Kern Pharma) e Jean-Louis Le Ny (Nice Métropole).
Una fuga di 20 indirizza la Route Adélie de Vitré 2024
È cominciata allora un'altra corsa, ai -45 si sono avvantaggiati in una dozzina, che poi son diventati 20 e, pur senza fare elenchi, basti sapere che sono stati proprio quelli che sono poi andati a giocarsi la vittoria. La VF Group era ottimamente rappresentata da capitan Filippo Fiorelli, tra i più veloci della compagnia; il più famoso del drappello era David Gaudu (Groupama-FDJ); il contingente più numeroso, quello della St Michel-Mavic-Auber93 con quattro uomini.
Il gruppo di testa è riuscito a difendere con successo e per molti chilometri poche decine di secondi di margine, del resto il gruppo dietro non era organizzatissimo: qualcuno provava a fuoriuscire per operare da sé il ricongiungimento - tra gli altri Bryan Coquard (Cofidis) - ma senza successo. Nel primo drappello era principalmente la Arkéa (in particolare con Clément Venturini) a dare respiro e prospettive all'azione.
A 14 chilometri dalla fine è stato proprio un Arkéa, Ewen Costiou, a rompere l'equilibrio tra i battistrada. L'attacco del 21enne bretone ha prodotto l'esplosione del drappello, e davanti son rimasti in 11, i quali hanno continuato a darsele di santa ragione: una serie mai finita di attacchi - tra i quali anche da parte di Gaudu - finché in tre non sono riusciti a prendere del margine ai -7, ovvero Alexandre Delettre (St Michel), Xabier Berasategi (Euskaltel-Euskadi) e Jordan Labrosse (Decathlon AG2R La Mondiale).
Per Jenthe Biermans terza vittoria in carriera
Nel terzetto è stato Labrosse il più attivo, provando a evadere ai 2.5 km, ma gli altri del drappellone erano nuovamente vicini e Gaudu ha fatto in tempo a provarci ancora una volta; ma la volata tra gli altri era già lanciata e a spuntarla è stato alla fine Jenthe Biermans, 28enne nato a Geel, cittadina a metà strada tra Herentals e Mol (luoghi natii di due-tre colossi del ciclismo belga…). Professionista dal 2016, il corridore fiammingo ha cominciato a vincere lo scorso anno (Muscat Classic e una tappa al Lussemburgo), e quella di oggi è quindi la sua terza affermazione.
Alle spalle di Biermans si sono piazzati Sandy Dujardin (TotalEnergies), Delettre e Gaudu; Fiorelli è stato risucchiato dal gruppo nel finale e il migliore degli italiani al traguardo è stato Filippo Magli (VF Group), ventesimo nel gruppo a 20" dal vincitore.