Tom Pidcock spettacolare al Giro U23: a Bolca si prende tappa e maglia
Ieri aveva lanciato un primo segnale, ma oggi Tom Pidcock ha voluto far capire chiaramente a tutti di essere venuto qui per vincere il Giro d'Italia Under 23 e chi vorrà provare a contrastarlo dovrà veramente inventarsi qualcosa di speciale. Il ventuenne britannico di Leeds non è un corridore come tanti altri e non lo scopriamo certo oggi: nel ciclocross è stato già campione del mondo tra gli Juniores e tra gli Under23, chiudendo 2° dietro a Van der Poel alla prima rassegna iridata tra gli élite; su strada invece ha conquistato un'altra maglia iridata nella cronometro Juniores, ha vinto la Roubaix U23, il Tour Alsace e l'anno scorso è stato terzo nella prova in linea U23 del Mondiale casalingo di Harrogate. Prima di questo Giro d'Italia U23, Pidcock aveva disputato addirittura il Campionato Europeo élite su strada e nonostante la giovane età s'era messo in mostra nel finale: insomma, Tom è un altro dei ragazzini terribili che stanno emergendo negli ultimi anni.
La tappa di oggi proponeva ai corridori un percorso di circa 160 chilometri interamente in provincia di Verona con partenza da Bonferraro di Sorgà e arrivo a Bolca: dopo una prima parte tutta in pianura, la strada iniziava a salire prima dolcemente e poi in maniera sempre più ripida verso il gpm di prima categoria del Passo del Branchetto; dalla vetta mancavano 59 chilometri all'arrivo con lo strappo de La Bettola, e poi nel finale le salite di La Collina e appunto quella conclusiva verso il traguardo di Bolca posto a 803 metri di quota sul livello del mare. Come accaduto anche nei giorni scorsi, la partenza è stata molto veloce ma tutti i tentativi di fuga sono stati velocemente annullati dal gruppo.
Il primo tentativo di un certo rilievo è stato quello di Samuele Zoccarato (Colpack), Mattia Guasco (NTT), Daan Hoole (SEG), Martin Marcellusi (Mastromarco Sensi Nibali) e Andrea Cantoni (Emilia) che hanno approcciato l'ascesa del Passo del Branchetto con una cinquantina di secondi di vantaggio sul gruppo. Come era prevedibile la maglia rosa Luca Colnaghi (Zalf) è andata in forte difficoltà su queste rampe, mentre davanti si è messo in ottima evidenza il veneto Zoccarato che dalla fuga è riuscito a resistere bene e dopo il gpm è riuscito ad infilarsi in un nuovo quintetto di battistrada che comprendeva anche Matteo Carboni (Biesse Arvedi), Andrea Pietrobon (Team Friuli) e gli spagnoli Jokim Murguialday e Carlos García.
A 37 chilometri dal traguardo sul gruppetto di testa è riuscito a rientrare tutto solo Alessandro Baroni (Gallina Colosio Eurofeed), ma quando la strada è tornata a salire verso La Bettola ha pagato il grande sforzo e s'è staccato venendo poi ripreso dal gruppo che veniva segnalato con un ritardo tra i 45" ed il minuto. Un lungo tratto in discesa ha portato i corridori a 16 chilometri dall'arrivo dove iniziava la penultima salita di giornata, quella di La Collina caratterizzata da un dislivello di circa 300 metri in poco più di quattro chilometri: tra i fuggitivi Matteo Carboni ha fatto appena in tempo a transitare per primo al gpm prima di essere ripreso da un drappello comprendente gli uomini più forti in ottica classifica generale, ad iniziare dal britannico Tom Pidcock (Trinity).
La salita finale di Bolca era anche questa lunga circa 4 chilometri, ma con una pendenza media superiore al 7.5%: appena la strada è iniziata a salire è stato proprio Tom Pidcock ad attaccare per primo facendo subito il vuoto. Il grande talento britannico, all'attacco anche ieri, ha letteralmente sbaragliato la concorrenza arrivando tutto solo al traguardo: ritardo di 22" per Kevin Colleoni (Biesse Arvedi) secondo, poi terzo posto a 37" per Giovanni Aleotti (Friuli), quarto a 42" lo statunitense Sean Quinn (Hagens Berman) e via via tutti gli altri con ritardi superiori al minuto con Edoardo Zambanini e Filippo Conca rispettivamente sesto e ottavo
Ovviamente Tom Pidcock ha conquistato anche la maglia rosa di primo in classifica generale, ma per lui il difficile arriva adesso visto che in gara gli sono rimasti solo due gregari. Kevin Colleoni insegue staccato di 58", Giovanni Aleotti è terzo a 1'15", Sean Quinn quarto a 1'24", Henri Vandenabeele quinto a 1'27", Yannis Voisard sesto a 1'44", Edoardo Zambanini settimo a 1'48", Tobias Bayer ottavo a 2'11", Filippo Conca nono a 2'24" e Davide Bais a 3'09".