Sempre Fem van Empel, terzo titolo mondiale nel ciclocross. Brand si arrende all'ultima curva
A Liévin è duello tra le favorite fino all'ultimo giro, ma alla fine la spunta ancora la campionessa uscente. Pieterse completa il podio, Casasola sesta
I risultati e le prestazioni sottotono dell'ultimo weekend avevano fatto sollevare più di qualche dubbio sulla condizione di Fem van Empel in vista del mondiale di Liévin, a cui la bicampionessa uscente arrivava paradossalmente da sfavorita. Per battere la Lucinda Brand di questa stagione serviva una prova di eccellenza sotto tutti gli aspetti, e contro la sua tenacia serviva anche qualcosa in più di una gara tecnicamente perfetta. Nel grande appuntamento la campionessa in carica ha risposto presente con tutto questo, e dopo una gara ad altissima tensione fino all'ultimo giro è riuscita a vincere la resistenza di una rivale durissima, che avrebbe probabilmente meritato di vincere anche questo mondiale. Di maglia iridata ce n'è solo una, e nel ciclocross rimarrà sulle spalle di Fem van Empel, che dopo Hoogerheide 2023 e Tabor 2024 si conferma per la terza volta.
Mondiale ciclocross 2025, gara femminile élite: la cronaca della gara
Partenza lanciata per la campionessa di Francia Amandine Fouquenet, in una giornata in cui il pubblico di casa ha già gioito con Lise Revol. Già dopo pochi minuti riescono a prendere vantaggio Puck Pieterse e soprattutto Fem Van Empel, che inizia da subito a mettere pressione per tenere dietro Lucinda Brand, che si deve spendere per rientrare sul duo di testa. La vincitrice della Coppa del mondo passa sul traguardo con 9" di ritardo, distanziando di qualche secondo Blanka Vas.
Già dopo un giro le protagoniste attese sono tutte dove devono essere, ma l'ungherse non riesce a tenere il passo delle tre Oranje. Le tre cercano di sfruttare i loro punti di forza su un percorso molto impegnativo come dislivello e abbastanza completo tecnicamente, in cui ci sono diversi punti in cui provare a fare la differenza. Nel corso del terzo dei sei giri previsti Pieterse inizia a perdere contatto, mentre Brand non lascia scappare Van Empel e si riporta a contatto nei pressi del traguardo.
Il quarto giro è prettamente di studio, in cui Van Empel sembra un po' più a suo agio sulle contropendenze e i saliscendi della seconda parte di percorso, mentre Brand ha dalla sua qualche tratto in cui si può spingere a fondo, e nel corso della penultima tornata lancia il suo attacco per provare a rimanere da sola. La campionessa uscente non riesce a rispondere direttamente a tutti i rilanci di Brand, che prova a prenderla per sfinitamento sentendosi battuta allo sprint. Al suono di campana di ci sono 4" a separarle, ma tutto è ancora apertissimo.
Fem van Empel e Lucinda Brand, tutto all'ultimo giro
Allo scoccare dei 50 minuti di gara il gap è chiuso definitivamente, e sul ponte che precede il passaggio dai box le due sono affiancate. Van Empel prova ad attaccare su un muretto ma Brand risponde presente ma senza riuscire a riprendere la posizione. Anche la contropendenza più difficile non fa differenze, mentre sulla scalinata più lunga che avvicina al finale Van Empel tiene un minimo vantaggio. Brand a quel punto ha pochissime chance per un arrivo a due, ma non riesce nemmeno ad arrivare a sprintare dopo l'unico vero errore della sua gara. Sull'ultima gobba prima del rettilineo finale non riesce a darsi lo slancio giusto e mette il piede a terra, spalancando la porta per il terzo titolo mondiale di Fem van Empel, il più sofferto e per questo il più emozionante.
I diciotto secondi di distacco non rendono giustizia a un'altra gara superlativa di Lucinda Brand, che chiude con una nota amara una stagione ai limiti della perfezione. Il podio è identico a quello di Tabor 2024, con Pieterse terza a 1'09", al quarto podio iridato in dodici mesi tra ciclocross, mountain bike e strada (under 23). Ottimo quarto posto per Inge van der Heijden, che precede una Vas in calo e Sara Casasola, che dopo un problema nel primo giro risale ottimamente fino alla sesta posizione. L'italiana chiude in grande crescita una stagione frenata dai problemi di salute nel Kerstperiode, ma in cui conferma di poter stare alla grande tra le migliori del mondo. Delude Ceylin Del Carmen Alvarado, solo settima, mentre Sanne Cant chiude l'ultimo dei suoi diciotto mondiali da élite al nono posto.