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Evenepoel già si esibisce: alla Volta Valenciana battuti Vlasov, Rodríguez e i Movistar. Indietro Nibali

02.02.2022 17:36

Vittoria numero uno del 2022 alla corsa numero uno, Remco Evenepoel mette subito in chiaro le intenzioni che animano sin da ora la sua stagione, e non c'è molto da dire se non che ci aspettavamo che facesse qualcosa, ma visto il Valverde dei giorni scorsi a Maiorca, e visti un po' di ottimi concorrenti in startlist, eravamo consapevoli che non sarebbe stato scontatissimo per il belga vincere. Noi, eravamo consapevoli di ciò; lui no. E infatti se n'è strafregato e, con un attacco di cinque chilometri (uno in salita e gli altri no) si è imposto in solitaria alla Valenciana, e giacché è subito in maglia proverà a vincere l'intera corsa. Il solito Remco, insomma: meno male!

La 73esima Volta a la Comunitat Valenciana si è aperta oggi con la 1a tappa da Les Alqueries a Torralba del Pinar, 166.7 km con arrivo in salita; fuga partita a inizio corsa con David González (Caja Rural-Seguros RGA), Jesús Ezquerra (Burgos-BH), Joan Bou (Euskaltel-Euskadi), Iván Moreno (Kern Pharma) e Ben King (Human Powered Health). Il quintetto ha messo insieme circa 4' di vantaggio massimo e poi è stato comodamente ripreso a 32 km dalla fine, dopo aver perso gran parte del loro margine sulla lunga salita di El Remolcador poco dopo metà frazione.

Prima che la fuga finisse c'è stato il tempo (ai -42) di una caduta a fondo gruppo (coinvolti un paio di uomini della Burgos-BH, Casper Pedersen della DSM, Eduard Prades della Caja-Rural e poi, costretti addirittura al ritiro, Héctor Carretero della Kern Pharma e Gavin Mannion della Human Powered Health). Ai -23, con situazione di gruppo compatto, ha tentato un velleitario attacco (durato 3 km o forse meno) Xabier Azparren (Euskaltel) in vista del traguardo volante di Sueras (vinto però da Matej Mohoric della Bahrain-Victorious); quindi una volta approcciata la salitella del Collado de Ayódar la Movistar si è messa a tirare per Alejandro Valverde, ma ancor più forte si sarebbe messa a trenare, poco dopo, l'Astana Qazaqstan di Vincenzo Nibali (priva di Antonio Nibali, forfait per mal di stomaco, e Fabio Felline, rimasto fuori a causa di un contatto con un positivo al covid).

Altra caduta a minare la serenità del fondo gruppo ai -18 (stavolta giù un paio di AG2R Citroën, Nans Peters e Nicolas Prodhomme, Jonas Koch della Bora-Hansgrohe e un paio di UAE Emirates), quindi possiamo saltare direttamente ai -10, laddove - con puntualità da precisini - la Quick-Step Alpha Vinyl si è messa a tirare. "Ottima idea", si sono detti i Bahrain, che subito hanno rilevato il team belga al comando della corsa e del forcing, con Pello Bilbao e poi Jan Tratnik e poi ancora Dylan Teuns a fare il ritmo.

La salita non era un Angliru e scollinava a 4 km (di altopiano) dal traguardo, ma nella sua ultima parte offriva pendenze degne di un rampone da Vuelta. E qui, dopo un nuovo intermezzo Movistar (trenatina più attacchino di Enric Mas), si è mosso Antwan Tolhoek (Trek-Segafredo) proprio ai 5 km, ma è durato poco. In risposta, ecco lo scatto più atteso, quello di Remco Evenepoel (Quick-Step). Aleksandr Vlasov (Bora) si è messo al suo inseguimento, ma non è riuscito a chiudere il buco, e allora il Gpm è arrivato subito, e sul piano finale come lo prendi quello lì?

Non lo prendi, infatti. Vittoria per Remco, 16" su Vlasov, 31" su Carlos Rodríguez (Ineos Grenadiers) alla cui ruota sono passati (a 32") Mas, Luis León Sánchez (Bahrain), Tolhoek, Valverde, Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech), Matej Mohoric (Bahrain) a 42" e David De La Cruz (Astana) a 53". Più indietro (in un gruppetto a 1'24") Giulio Ciccone (Trek), 15esimo, e Vincenzo Nibali, all'esordio con l'Astana, 22esimo. La classifica è l'ordine d'arrivo più gli abbuoni, quindi Vlasov a 19" da Evenepoel, Rodríguez a 37", Mas, Sánchez, Tolhoek, Valverde e Fuglsang a 42", Mohoric a 48" e De la Cruz a 1'03".

Domani seconda tappa, la Bétera-Torrent misura 171.5 km ed è piuttosto agevole, salitelle non ne mancano ma difficilmente faranno la differenza, compreso il Gpm di Calicanto a 15 km dalla fine: un terza categoria facile facile che non farà male a nessuno.

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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!