Sarà denunciato il disturbatore dello Zoncolan: lo ha fermato Gilberto Simoni
Rischia di avere ripercussioni legali il disturbatore dello Zoncolan, che nella tappa di sabato del Giro d'Italia ha rischiato di far cadere prima Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), che poi avrebbe vinto la tappa, e quindi l'inseguitore del bolognese, lo sloveno Jan Tratnik (Bahrain-Victorious).
"Avrei voluto essere lì e fermarlo e non con le buone. Con quel gesto ha rischiato di rovinare la tappa e il sogno di quel ragazzo lanciato verso la vittoria. Ora deve pagare. Ho già contattato la Questura, cercheremo tutti i filmati, risaliremo a lui attraverso i biglietti rilasciati: lo troveremo. Chiederò il Daspo e i danni come Città tappa, ho già avuto disco verde dalla direzione del Giro. Tutto quello che otterremo come risarcimento andrà in beneficenza". Lo ha detto Enzo Cainero, il patron delle tappe friulane del Giro d'Italia, al Messaggero Veneto.
"Sì, lo tenevamo d’occhio da tempo quello – riferisce invece Gilberto Simoni al quotidiano friulano – sembrava solo volersi mettere in mostra, poi quando abbiamo visto che ha affiancato e messo le mani addosso a Fortunato, prima che ci riprovasse con Tratnik, il secondo, lo abbiamo placcato. Ero con mia moglie, mia cognata e tutto il gruppo arrivato dal Trentino per la festa a Tolmezzo e la tappa di sabato".
"Sembrava allucinato – continua il doppio vincitore sul Kaiser nel 2003 e nel 2007 – non ti guardava negli occhi. Era un ciclista aveva il casco". "Accadde anche a me di essere fermato da un tifoso a Loudenvielle, Tour 2003, fui costretto a mettere il piede a terra, vinsi lo stesso la tappa. Quando correvo non dovevo solo guardare davanti, ma anche prevenire le mosse di quel tipo di tifosi".